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mercoledì 22 giugno 2011

A lezione dalle Cudere!

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Stando appoggiato ad un muretto di un campo ad ammirare il panorama mi sono sentito "informicolire" un braccio. Distolgo lo sguardo e vedo che il braccio era invaso da numerose formiche, di quelle particolari con il sedere nero ed il capo rosso. Le "cudere"!. Guardo sul muro per un decina di metri e vedo un microcosmo che mi era familiare da piccolo, cinquant'anni fa. Ma ho voluto guardare meglio cosa succedeva cinquant'anni dopo in quella lunga ed interminabile processione a due sensi di marcia di questi scatenati insetti. Andavano in doppio senso di marcia, in due o tre file parallele; alcune si salutavano per un momento e poi ripartivano. Ma una su dieci portava un granello, un filo o qualcosa del genere. Quelle che portavano il carico andavano però in un solo senso di marcia. Ed allora ho guardato meglio. Quelle che ritornavano avevano già portato il carico e ripartivano in cerca di qualcosa. Mi sono concentrato su quelle che avevano ancora da scaricare e le ho seguite fino alla meta finale. Piccola delusione o meglio insegnamento. Mi credevo chissà che cosa ed invece tutte andavano in un piccolo buco nel muro largo circa un centimetro. Entravano ed uscivano tutte da lì. Ho provato a chiedere a voce alta "provviste per l'inverno?". Mi è parso che qualcuna si sia fermata per un momento. Ma anche se lo ha fatto è stato solo un secondo con uno sguardo di molta sufficienza ed è ripartita frenetica senza degnarmi di particolare attenzione!.Forse, per loro, non ero abbastanza frenetico?. Benedetto microcosmo!

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Honest maverick productions- (wild life)

giovedì 16 giugno 2011

Quando Virginia e Palmira facevano il pane!



Erano donne del tardo Ottocento, quelle che negli anni 30 avevano cinquant'anni. Palmira era mia nonna. Non aveva mai visto il mare ma se ne faceva una ragione. Il suo mondo era accudire la famiglia cercando di trovare, day by day, la soluzione alla prima "problematica" che si affacciava tutte le mattine alle prime luci dell'alba. Mettere qualcosa sotto i denti durante il giorno per tutta la famiglia. Me la ricordo benissimo mia nonna, con le sue vesti lunghe e scure. Ma me la ricordo quando aveva ottant'anni e nonostante questo mi portava a fare le passeggiate nel bosco. Io ero felice perché mi permetteva di trainare il mio vecchio camioncino di legno. Ero veramente un "gran signore" allora. Mi sentivo così perché con mia nonna ed il camioncino mi sembrava di essere il ragazzetto più felice del mondo. Virginia me la ricordo appena perché stava vicino a mia nonna quando non ero ancora nato. Era la nonna di un mio amico di infanzia. Ma spesso in famiglia anche i miei genitori e mia nonna stessa ogni tanto ricordavano Virginia. Ma tutto è ritornato in mente l'altra sera quando il babbo del mio amico di infanzia, un signore piuttosto anziano e cara conoscenza di famiglia, con una sua frase ha fatto "rivivere" un film, un vecchio film e sembrava che si materializzasse, per un momento, un vecchio quadretto familiare di altri tempi, di gioia e di tranquillità. Eravamo lui, io e mia sorella ed ad un certo momento, ricordando i vecchi tempi, ha esclamato: " quando Virginia e Palmira facevano il pane noi ragazzi si saltava di gioia. C'era un profumo di legna, di scopi bruciate ma anche di pane, di lievito e quando ci si svegliava sembrava d'essere in un altro mondo con tutto quel profumo. Qualche volta, lo sai che la notte prima non si dormiva neppure a pensare che il giorno dopo qualche ciambella a noi ragazzi ci sarebbe toccata senz'altro. E poi Virginia e Palmira il pane lo sapevano fare davvero. Per non parlare della schiacciata. Perché quella era un'opera d'arte. A cominciare dalla pasta lievitata. Ci mettevano l'anima." Io e mia sorella ci guardammo un momento. Un piccolo brivido mi scivolò lungo la schiena. Ma subito scomparve perché davanti a me c'era un formo a legna ben caldo, con tante fastella intorno. Poi mentre me ne andavo mi prese un pò di ansia perchè non sapevo rispondere ad una domanda che mi rimbalzava nella mente: ma tutte quelle persone, quella vita affannata ma felice, quell'aria, quelle parole e quelle preoccupazioni di allora devono essere, per forza, da qualche parte. Per forza devono essere in qualche vecchio cassetto. Da qualche parte ci deve essere una vecchia pellicola. Forse basta metterla in macchina e rigirarla al contrario. Altrimenti ditemi voi che senso ha girare la pellicola sempre per un verso solo. Quello verso il futuro. Che poi a dire il vero non mi sembra neppure che ne valga tanto la pena. Non sarà che quella pellicola l'abbiamo venduta per un cotoletta, un hamburger, un paio di jeans e qualche carretto di latta fatto un pò meglio?. Anche allora eravamo per lo slow-food. Tanto non c'era tempo per mangiare velocemente! Qualcuno, forse ora, capirà perché tutti i giorni mi piace ritornare sul set dove fu girato quel film. Mancano purtroppo gli attori ma la scenografia è rimasta là. E non è cambiata neppure tanto!.




Honest Maverick productions


sabato 4 giugno 2011

I "fardelli" del progresso.

Se ricordo bene..... l'avevamo detto anche qui.Tanto tempo fà.Mi riferisco alle potenzialità della rete e dell'accesso ad Internet come espressione di libertà e di informazione e soprattutto di autoapprendimento. Qualcuno, come si può vedere oltre, si è spinto molto oltre e parla di diritti umani.
Ma quando, fino a poco tempo fa, dicevi che eri appassionato del web, ti guardavano male o meglio con scetticismo, come i redivivi della "galena" senza fili. Spesso si sentiva dire "quello lì perde tempo davanti al computer.........se fosse per me l'abolirei" e frasi concitate di simil fatta. E' il destino delle cose innovative, quelle che ancor prima di essere ben codificate in tutti i loro meandri, si prestano al ludibrio di molti e che hanno sempre bisogno del consenso e del riconoscimento delle persone che contano. Poi all'improvviso c'è anche il riconoscimento ufficiale ed allora tutti ad organizzare corsi, apprendimento anche per le persone anziane con tasti, video e caratteri di dimensioni da "OMG". Perchè allora tutti devono "omologarsi" in fretta. L'ha detto il........progresso.
E' lo stesso concetto di quelli che pensano di sistemarsi col concetto classico di omologazione, e con il classico "aiutino", come se la vita permettesse di sistemarsi una volta per tutte.

Ma ora finalmente è stata data la giusta considerazione ad un mezzo che ha enormemente ampliato la libertà di ciascuno. Se si vogliono vedere i dettagli basta cliccarci sopra.


"I futurologi sbagliano perché pensano che l’innovazione proceda in linea retta. Non e così. Oscilla, rimbalza, sbanda e traballa’ (John Naisbitt). ‘La vera scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel vederli con nuovi occhi’ (Marcel Proust). ‘L’innovazione consiste nel vedere cio’ che hanno visto tutti pensando ciò che non ha pensato nessuno’ (Albert Szent-Gyorgyi)".



H.M. productions

mercoledì 1 giugno 2011

Per dimagrire bisogna.......mangiare?


Mille discussioni tra esperti in tv di "come" perdere peso. Qualche offesa anche tra di loro per quello che, nel nostro mondo, sembra una delle cose più importanti:l'immagine, il look,l'eterna giovinezza.
Ma se oltre a riottenere la forma perduta, questo può far bene anche alla salute, allora viva l'immagine. In forma ed in perfetta salute. Questa è la vera ricchezza, oltre ogni migliore fortuna.
Ed allora guardiamo insieme un bellissimo articolo che ci dice cosa mangiare. Non so quanto sia esaustivo, ma gli alimenti che suggerisce a me sembrano Okay. Non fosse altro per l'olio di oliva.



Ad Majora

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