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venerdì 27 aprile 2012

Praxeology....c'è logica nelle azioni? E nelle decisioni?

first lecture - praxeology

(TEORIE DELL'AZIONE E DELLA DECISIONE)

Ne so veramente poco ed allora, forse, è il caso di approfondire qualcosa anche se, come faccio  di solito, abbastanza superficialmente. Ma forse è meglio sapere superficialmente che non sapere per niente. Tempo per approfondire, eventualmente, lo possiamo sempre trovare. Anche perché, credo, che il nostro tempo ci richieda proprio di capire alcuni principi, almeno i più elementari, che stanno alla base di alcune azioni e di molte decisioni degli uomini della nostra epoca. Perché, pur sforzandoci di restare il più neutrali possibile, alcune decisioni del nostro tempo, sia a livello di grande importanza strategica che alcune di ben più basso lignaggio avrebbero bisogno, davvero, di un "bagno praxeologico" o qualcosa del genere. Ma allora sarebbe importante capire quanto possono influire, in generale, alcune micro-decisioni che prendiamo quotidianamente nel nostro ambiente piccolo e delimitato.  Finiscono lì o, forse, hanno, o possono avere, una concatenazione molto più generale e contribuire, anche inconsapevolmente, a formare un'opinione più grande e generale dalla quale possono scaturire decisioni ed azioni molto importanti  per tutti.  Una sorta di catena senza interruzioni? Anzi una sequela di catene senza interruzioni che, da qualche parte, si intersecano e si completano. Ma quali sono le logiche che portano ad agire e a decidere questo è il compito degli studiosi e lo possiamo approfondire tutti anche  su: http://praxeology.net/praxeo.htm. Ma forse converrebbe farlo in fretta visto che ai nostri tempi  viviamo un clima (ma forse è solo  una sensazione) che alcune basi della "buona praxeologia" siano andate disperse. O forse  siano, più semplicemente, disconosciute. Quali sono i sentimenti che portano ad agire gli uomini del nostro tempo?. In tempi di incertezza e di paura per il futuro credo che sia abbastanza normale l'agire in modo più brusco, un pò primitivo, diretto all'essenziale. Idealismi sì, ma improntati alle problematiche economiche e quotidiane. E questo più o meno  giustamente. Ma si potrebbe utilizzare qualche aspetto di questa teoria per scoprire se esistono anche alcune scappatoie per risolvere i problemi più grossi del nostro tempo: crisi economica, lavoro, e la famosa crescita. Forse è partendo dal capire le decisioni dei consumatori finali che potremmo contribuire a creare nuove "intraprese" per creare lavoro. Ma per questi aspetti voglio fermarmi qui.  Perché credo che per questi problemi esista una scienza più esatta: l'economia e le sue teorie.O forse basta non dimenticarcene nessuna e ripassarle tutte. E mentre ci ripassiamo le vecchie teorie economiche proviamo anche con quelle nuove.......non si mai ......Un pò come diceva quella splendida canzone che includo alla fine. Anche se in quella si provava con Qualcuno  molto, ma molto.....di gran lunga  più  importante. Ed allora proviamo anche con queste nuove teorie per cercare di vedere:

 - il mondo in modo più positivo;

 - nel ricercare anche la propria colpa in tutto quello che non va; 

- nel cercare di riconsiderare i torti subiti; e mettere in risalto quelli fatti; 

- nel voler contribuire a dare una mano per risolvere, nelle nostre piccole possibilità, i problemi di questo Paese, al quale siamo, comunque, attaccati;

 - anche se sentiamo, giustamente o meno, che nel bilancio della vita il saldo è tutto sotto le righe, nelle partite da ricevere e crediti da svalutare, perché inesigibili.

E comunque proviamo .....anche con "action theory".............non si mai......!!!!!

Honest Maverick productions

http://en.wikipedia.org/wiki/Praxeology
http://users.libero.it/prof.lazzarini/convegno_cidi_2008/materiali/Diapositive%20prof.%20Domingo%20Paola%20(univ.%20Genova)/Sentire%20la%20matematica%20grazie%20alle%20nuove%20tecnolo
http://www.facebook.com/pages/Praxeologia/105992359431042
http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/sociologia/La-sociologia--metodi-e-teorie/Le-teorie/Teorie-dell-azione.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Homo_oeconomicus
http://cje.oxfordjournals.org/content/31/2/255.abstract
http://mises.org/page/1448/About-The-Mises-Institute

Praxeology is a science that studies the logic of human action. It is qualitatively distinct from Psychology, Ethics, Technology and History. It is the newest of all sciences (biochemistry or neurobiology are just new branches of the old science of biology). This is because of the specific knowledge which had to be understood before Praxeology could be formulated. Understanding Praxeology reveals powerful conclusions about what must happen when a person acts.

http://www.youtube.com/user/praxgirl?feature=watch
http://en.wikipedia.org/wiki/Alfred_Espinas

Honest Maverick productions





venerdì 20 aprile 2012

Un semplice pollaio? Oh no, my darling, ...un pollaio quasi da Re!

AnatraFoto - Gallo sultano puro uova fertili

http://www.schlosshof.at/cms-it/index.php?page=tiere-am-meierhof
http://www.italypet.com/annunci/polli-ornamentali.html
http://www.polliornamentali.it/
http://pollidaornamento.blogspot.it/

L'avevo solo sentito dire, ma mai visto da vicino. Sono capitato in un piccolo ristorantino di campagna dove ho mangiato molto bene. Ma quello che mi ha stupito veramente in quella bella natura  semi- selvaggia è la cura con cui era stato allestito un bellissimo pollaio ornamentale. Ma la parola "pollaio" mal si addice a quel contesto in quanto l'ampiezza, la suddivisione dei reticolati e tutta l'organizzazione lo faceva assomigliare più ad un piccolo zoo ben organizzato. E la grande varietà delle razze e delle specie avicole rappresentate attiravano quasi tutti i bambini con i loro nonni. Erano tutti molto interessati e le domande ai poveri nonni si sprecavano. E rincresceva vedere quest'ultimi spesso in difficoltà nelle risposte perché quelle specie non erano affatto comuni  e, quasi sempre, risultavano impreparati a rispondere alle continue domande. Oltre ad una coppia di pavoni, dove alla bellezza e prosopopea del maschio si contrapponeva la non appariscenza della femmina, quasi in antitesi al resto della Natura che normalmente si comporta in modo antitetico, c'erano molte  altre specie di  Fasianidi. Anche se  tra i gallinacei, i pavoni sono quelli di più grande valore. Ma c'erano anche tante altre specie di galline e di galli, alcuni molto strani, altri  della specie Gallus stanley Gray e Lafayetti. Ma quello che si metteva più in mostra era uno splendido esemplare di Gallo Brahma Perniciato a maglie blu con le zampe quasi completamente ricoperte di piume. Era come uno show continuo dove le varie specie si avvicinavano lentamente alla rete quasi per mettersi in mostraE poi arrivava lo show delle faraone. Alcune erano domestiche ma altre erano di specie non comuni come, ad esempio, la faraona volturina.  E poi  anatre, fagiani, oche, tacchini e più chi ne ha, più ne metta. Di tutte le specie. In quello sfavillare di colori e di forme diverse, parecchi occhi si rivolgevano anche ad un piccolo recinto dove solo soletto c'era un giovane maiale di cinta senese. Ma era particolare anche quello perché, a differenza di molti elementi della sua razza, lui era molto paffuto, grasso e si avvicinava alla rete quasi a voler familiarizzare in un modo molto più umano delle altre specie. Quasi a voler rivendicare un lignaggio di stampo superiore, un'intelligenza molto più avanzata. Ma un maschio di fagiano di Lady Amherst con la sua bellissima coda grigia strisciata di blu si avvicinava sempre più quasi a voler rivendicare la giusta attenzione. Anche se fu  un' anatra muta Papi che si avvicinava sorniona che fece esclamare ad una bellissima bambina paffutella che era lì vicino: " nonno....ma è questo il pollaio del Re?". Ci fece fare una bella risata a tutti,  mentre c'era il sole e pioveva e non si intuiva ancora chi potesse prendere il sopravvento. Mi venne in mente una famosa novella di Hans Christian Andersen, ma non ero sicuro che c'entrasse con quella situazione. "Perchè non lo fate anche tu e la nonna?" proseguì quella bambina. "Ci penseremo" disse il vecchio e ritornarono piano piano verso il ristorante. L'anatra muta si allontanò ed anche quell'altezzoso fagiano si indirizzò da un'altra parte. Rimase solo il piccolo maiale, vicino alla rete. Quasi a voler dire:" avete visto che, dopotutto, oltre che modesto,  sono anche il più educato!"

Honest Maverick productions       

http://www.ilpollaiodelre.com/


Enjoy:

venerdì 6 aprile 2012

Spring Bunny.... un essere speciale ....anche per il pudore!



Si allevavano quando ero piccolo e mi ricordo le loro piccole gabbie fatte di legno. Animaletti simpatici, sempre in movimento, anche con la bocca, e di indole mansueta. Si difendevano solamente quando li  prendevi per le orecchie, molto lunghe, e loro, solo allora, adoperavano la loro arma preferita. Le lunghe zampe posteriori ben fornite di grandi artigli che potevano procurarti profondi e dolorosi graffi. Ma il loro bel pelo, dai più fantasiosi colori, e il loro simpatico aspetto, attiravano la curiosità di noi ragazzi. Ed un dei divertimenti più grossi era giocare con loro con dei fili d'erba attraverso la rete della gabbia. A noi ragazzi ci davano anche qualche piccola soddisfazione economica, oltre ad essere una importante risorsa alimentare per la famiglia. Le loro preziose pelli, seccate al sole, venivano vendute per 10 lire l'una all'ambulante (che noi si chiamava cenciaiolo) e che passava ogni 10-15 giorni. E tutte quelle monetine venivano raccolte in un salvadanaio di coccio, molto particolare, dal quale era molto facile, come si direbbe oggi, avere  molta flessibilità in uscita. Le motivazioni  per tale flessibilità , nel nostro piccolo e nella limitatezza dei beni, erano comunque allettanti e troppo forti: qualche gelato, bibite analcoliche di allora, qualche fru fru e l'immancabile chinotto. E tutto questo si doveva a quel grande animaletto che, oltre a contribuire alle modeste esigenze familiari, forniva anche le risorse per i piccoli vizi. Era un essere prezioso, che amava il suo nucleo familiare molto numeroso in quanto, da sempre, era famoso anche per la sua  prolificità. Ma era anche molto ingenuo e sempre immerso nel suo piccolo mondo di  semplicità. Forse, ma non solo, per tutte queste motivazioni, tutte positive, che nei Paesi di lingua tedesca e anche negli Usa  si è venuto a  creare "Easter Bunny", il coniglietto fantastico e mitologico che lascia i doni per i bambini a Pasqua o in Primavera. E poiché le due cose coincidono, questa figura sta assumendo sempre più importanza anche da noi. Personalmente non posso che esserne contento vista l'importanza che tale bestiola ha sempre avuto, anche se non troppo ricambiata in termini di fama e di significati simbolici e popolari. "Non fare il coniglio", "Hai il coraggio di un coniglio" e via di questo passo quasi a volere esaltarne soprattutto le false "dicerie" e ponendolo spesso ad esempio di codardia. Anche perché, visti i tempi che viviamo, non possiamo troppo permetterci di attribuire epiteti  e dicerie a destra e a manca e soprattutto ad un piccolo essere che non se lo merita e che non può difendersi. E che, oltretutto, come spesso avviene, sono dicerie quasi tutte sbagliate come si può vedere dal link "La voce dei conigli". Pare, invece, che siano animali anche molto intelligenti e molto socievoli anche se, a volte, tutte queste qualità, loro per primi, non le vogliono mettere in mostra. Forse, anche per quella virtù che loro hanno mantenuto, e che noi, invece, abbiamo ampiamente disperso: un pò di.... pudore. Ma, a noi, in questo periodo, interessano tutte le altre qualità che tale bestiola rappresenta: la mitezza, la modestia, la simpatia, la non aggressività, la pacatezza. Insomma, per farla breve, una bestiola che rappresenta la pace. Ed allora chi meglio di Easter Bunny può rappresentare un simbolo in questo bellissimo periodo dell'anno, da qualsiasi punto di vista lo si guardi. E siccome mi pare di aver parlato anche troppo sul simpatico "coniglietto di Primavera" penso che, a  questo punto, non mi restano da fare che due semplici cose:

1) proporre una piccola filastrocca:

























e fare un grande Augurio a Tutti di:


  
 e che la Pace non resti spesso solo una parola.

A presto, dopo un piccolo periodo di "stand by", per ricaricare le pile.
Un grazie di cuore a tutti i lettori di questo blog.

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