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domenica 8 gennaio 2017

Visionari o quasi.



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Chi immagina e ritiene vere cose non rispondenti alla realtà, o elabora disegni inattuabili; sognatore: politiciriformatori v.; e come sost., essere, oessere considerato un v.una v.come puoi credere a quel visionario? 

Cosa sono per me i visionari? Sono quelli che sono riusciti a trasformare le agende elettroniche di qualche anno fa, nei moderni telefonini che sono piccoli gioielli elettronici con le caratteristiche di veri piccoli e sofisticati computer tascabili. Cose inimmaginabili 10 anni fa. Anzi,  cosa sognavamo dieci anni fa quando avevamo un'agenda elettronica con poche ed elementari funzioni ed un telefonino molto semplice?. Sognavamo quello che abbiamo oggi .Ma già non ci ricordiamo quasi più di questo fatto. Come non ci ricordiamo di quando non avevamo neppure il telefonino e dovevamo avere il gettone telefonico ed un cabina per telefonare. Un mondo interconnesso oggi, dove siamo o dovremmo essere,  tutti,  più vicini ed un mondo, quello di ieri, che, teoricamente, doveva essere molto più distante. Che poi molto distante non lo era. Perché, se ricordo bene, riuscivamo a comunicare le cose importanti quasi come adesso. E non mi ricordo neppure come facevamo. Visionari per me  sono quelli che sono riusciti a trasformare, anche attraverso mille difficoltà,  dei sogni e delle cose che sembravano impossibili in vere e proprie realtà. I computer, i processori sempre più potenti, i sistemi operativi  sempre più sofisticati sono processi che hanno richiesto delle vere e proprie storie non solo aziendali ma anche delle storie di vita quasi leggendarie e molte volte traumatiche che, però, hanno trasformato il mondo. Perché nel mondo dei nostri padri era impensabile una simile evoluzione e forse si pensava che non sarebbe mai stato possibile raggiungere questi traguardi. Purtroppo noi umani tendiamo a dimenticare molto spesso le situazioni pregresse. Quando per fare un inventario delle rimanenze a fine anno di un piccolo spaccio alimentare o di qualcosa di simile era utile prendere un quadretto a quadretti ed un lapis e una gomma e fare moltiplicazioni e divisioni, molte volte, a memoria. Perché le calcolatrici, quando c'erano, erano ingombranti, con i tasti molto scomodi e la manovella da spingere per ogni digitazione. Calcolatrici di  concezione prettamente meccanica. Ma visionari sono anche coloro che sono capaci di sfruttare al meglio le nuove possibilità per il godimento di tutti. Ed allora, per me, sono  visionari anche quelli che realizzano, con le nuove tecnologie a disposizione, musei virtuali per diffondere la conoscenza e le pecularietà del proprio territorio come hanno realizzato in molte parti anche della nostra Regione, facendo conoscere sia le caratteristiche del proprio territorio che i personaggi più rappresentativi. Ed i bisogni  e le necessità del territorio come le opere d'arte ed i monumenti che hanno bisogno di manutenzione. Quelli che, assieme ai musei virtuali a basso costo, hanno realizzato anche spazi da sfruttare sia come meeting-room che come centri culturali e centri di lettura. Si, proprio come i vecchi centri di lettura che il nostro maestro delle scuole elementari aveva faticosamente messo in piedi nell'aula che, la mattina, funzionava come aula scolastica e la sera, sia da scuola serale per i lavoratori ed i pensionati, che come centro culturale. Qualche scaffale con un centinaio di libri  vecchi e, a volte, sgualciti. Ma che aveva una doppia funzione. Di miglioramento culturale e di vera socialità. Ed allora voglio tentare di essere visionario anch'io: i soliti banchi di allora, la solita lavagna nera con i gessetti bianchi.....ma sopra i banchi dei personal computer di nuovissima generazione ed alle pareti  dei grandi schermi da 50 pollici dove passeranno sia opere d'arte di pittori famosi, opere di architettura di pittura del nostro Grande Maestro ed anche tutti i testi dei libri che possano interessare.  Perché il nostro essere visionari ci aveva portato sino a lì. Visionari? In questo caso non troppo. Perché abbiamo sognato cose possibili. Per realizzarle basterebbe la volontà. E la volontà da sola non riesce mai a rendere veri visionari. E se poi a Milano si parla già di "crowdfunding civico" ci rendiamo conto, di colpo, che, forse, non siamo altro che  visionari per hobby.
Ad majora.  
Honest Maverick Productions





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