http://www.fao.org/news/story/it/item/343631/icode/
Detail Video | FAO | Food and Agriculture Organization of the United Nations
Una miniera d'oro dell'alimentazione umana e fino ad ora sottovalutata e che noi, di una certa età, conosciamo bene sin dalla nostra infanzia vissuta nel secondo dopoguerra.
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Ma che, quest'anno, sarà rivalutata, perché il 2016 è l' "Anno Internazionale dei Legumi". Infatti l'ONU ha deciso che il 2016 sarà dedicato alla conoscenza specifica di questa tipologia di alimenti che è sempre stata considerata un pò la "carne" dei poveri. All'uopo ha incaricato la FAO di avviare una serie di iniziative per far conoscere il valore di questi alimenti. L' Onu li ha definiti i "semi nutrienti per un futuro sostenibile" e la Fao ha aggiunto che " il loro valore nutrizionale non viene generalmente riconosciuto ed è spesso sottovalutato".
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E questo è stato vero fino ai nostri giorni anche se, ora, alcuni nutrizionisti molto illuminati stanno puntando proprio sui legumi per diete che non siano solo dimagranti ma che tendono, principalmente, ad un miglioramento di vita e della salute delle persone. Incentivare la produzione ed il consumo dei legumi non vuol dire solo sviluppare coltivazioni con alto contenuto proteico, ma anche con un alto indice di sviluppo sostenibile in quanto hanno vantaggi molto evidenti, quali rese due o tre volte maggiori dei cereali ma anche un pregio fondamentale in più, in quanto la loro coltivazione produce automaticamente la fertilizzazione naturale dei terreni coltivati a tali specie. Forse sarà proprio per merito dei legumi il fatto di poter sconfiggere, nel tempo, la malnutrizione di larga parte del Pianeta. E combattere anche le piaghe della fame in quanto la diffusione capillare delle numerose varietà di questa specie forse permetterà, nel lungo periodo, quella bellissima "vittoria sulla fame" del Pianeta da anni perseguita ma mai raggiunta. E poiché tali vegetali sono poveri anche di grassi aiuterà anche a correggere gli squilibri dell'alimentazione dei Paesi cosiddetti sviluppati ed contrastare l'obesità molto presente in tali Paesi. Quindi viva i legumi in tutte le loro forme. I nostri contadini, nostri bisnonni ed anche nonni, mangiavano molto spesso la minestra con le fave. E forse era anche questa, nella sua accezione più parca, un aspetto molto importante della dieta mediterranea, tanto conclamata, ma forse mai ben definita in tutte le sue molteplici varietà. Senz'altro l'uso dei legumi più comuni erano di uso quotidiano nelle cucine "rustiche e belle" e capienti dei nostri avi: la pasta con i fagioli e con i ceci erano comunissime e diventati, poi, piatti speciali dei nostri giorni. Forse loro sapevano davvero come nutrirsi e come vivere bene, forse meno a lungo, ma molto meglio come indice relativo di qualità e di salute in vita .
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Ma che, quest'anno, sarà rivalutata, perché il 2016 è l' "Anno Internazionale dei Legumi". Infatti l'ONU ha deciso che il 2016 sarà dedicato alla conoscenza specifica di questa tipologia di alimenti che è sempre stata considerata un pò la "carne" dei poveri. All'uopo ha incaricato la FAO di avviare una serie di iniziative per far conoscere il valore di questi alimenti. L' Onu li ha definiti i "semi nutrienti per un futuro sostenibile" e la Fao ha aggiunto che " il loro valore nutrizionale non viene generalmente riconosciuto ed è spesso sottovalutato".
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E questo è stato vero fino ai nostri giorni anche se, ora, alcuni nutrizionisti molto illuminati stanno puntando proprio sui legumi per diete che non siano solo dimagranti ma che tendono, principalmente, ad un miglioramento di vita e della salute delle persone. Incentivare la produzione ed il consumo dei legumi non vuol dire solo sviluppare coltivazioni con alto contenuto proteico, ma anche con un alto indice di sviluppo sostenibile in quanto hanno vantaggi molto evidenti, quali rese due o tre volte maggiori dei cereali ma anche un pregio fondamentale in più, in quanto la loro coltivazione produce automaticamente la fertilizzazione naturale dei terreni coltivati a tali specie. Forse sarà proprio per merito dei legumi il fatto di poter sconfiggere, nel tempo, la malnutrizione di larga parte del Pianeta. E combattere anche le piaghe della fame in quanto la diffusione capillare delle numerose varietà di questa specie forse permetterà, nel lungo periodo, quella bellissima "vittoria sulla fame" del Pianeta da anni perseguita ma mai raggiunta. E poiché tali vegetali sono poveri anche di grassi aiuterà anche a correggere gli squilibri dell'alimentazione dei Paesi cosiddetti sviluppati ed contrastare l'obesità molto presente in tali Paesi. Quindi viva i legumi in tutte le loro forme. I nostri contadini, nostri bisnonni ed anche nonni, mangiavano molto spesso la minestra con le fave. E forse era anche questa, nella sua accezione più parca, un aspetto molto importante della dieta mediterranea, tanto conclamata, ma forse mai ben definita in tutte le sue molteplici varietà. Senz'altro l'uso dei legumi più comuni erano di uso quotidiano nelle cucine "rustiche e belle" e capienti dei nostri avi: la pasta con i fagioli e con i ceci erano comunissime e diventati, poi, piatti speciali dei nostri giorni. Forse loro sapevano davvero come nutrirsi e come vivere bene, forse meno a lungo, ma molto meglio come indice relativo di qualità e di salute in vita .
Le varietà di legumi coltivate in tutto il mondo sono tantissime.
Qui di seguito si elencano brevemente solo le più comuni ed anche alcune più recenti per la nutrizione dell'Uomo.
Fagioli
E' una pianta originaria dell'America Centrale, importata in Europa con la scoperta dell'America. La classica pasta e fagioli ha fatto la storia dei nostri avi ed anche la nostra storia, specialmente del primo dopoguerra, quando questo prezioso alimento ha contribuito a sfamare intere generazioni dei nostri padri ed anche di alcuni di noi.
Ci sono di tantissime tipologie; tra i più comuni ci sono i fagioli borlotti, seguiti dai fagioli neri, i fagioli rossi e i cannellini. Varianti meno conosciute, ma dalle proprietà superiori, sono i fagioli dall’occhio, i mung e gli azuki.
Qui di seguito si elencano brevemente solo le più comuni ed anche alcune più recenti per la nutrizione dell'Uomo.
Fagioli
E' una pianta originaria dell'America Centrale, importata in Europa con la scoperta dell'America. La classica pasta e fagioli ha fatto la storia dei nostri avi ed anche la nostra storia, specialmente del primo dopoguerra, quando questo prezioso alimento ha contribuito a sfamare intere generazioni dei nostri padri ed anche di alcuni di noi.
Ci sono di tantissime tipologie; tra i più comuni ci sono i fagioli borlotti, seguiti dai fagioli neri, i fagioli rossi e i cannellini. Varianti meno conosciute, ma dalle proprietà superiori, sono i fagioli dall’occhio, i mung e gli azuki.
Lenticchie
Le lenticchie sono ricche di proteine, calcio e ferro. Si tratta dei legumi coltivati sin dall'antichità e tra i più facilmente digeribili, soprattutto nella variante rossa decorticata. Sono anche ricche di fibre che contribuiscono al corretto e regolare funzionamento dell'intestino. Definite da sempre la carne dei poveri sembra che le prime coltivazioni si perdano nella notte dei tempi ed hanno anche un significato bene augurante quando il loro consumo, nella notte dell'ultimo giorno dell'anno, propizierà, secondo la leggenda, l'arrivo di denaro nell'anno nuovo.
L'usanza degli antichi romani di regalare una "scarsella" piena di lenticchie con la speranza che potessero trasformarsi in denaro suonante è arrivata fino ai nostri tempi. E poi dicono che non siamo dipendenti dal nostro passato!
L'usanza degli antichi romani di regalare una "scarsella" piena di lenticchie con la speranza che potessero trasformarsi in denaro suonante è arrivata fino ai nostri tempi. E poi dicono che non siamo dipendenti dal nostro passato!
Piselli
In cucina sono tra i legumi più versatili e conosciuti in tutto il mondo. Ma sembra che abbiamo contribuito anche a definire, date le loro caratteristiche, le prime leggi sulla genetica. Contengono carboidrati, proteine, fibre e sali minerali come potassio, fosforo, magnesio e ferro e vitamine in particolare quelle del gruppo B. Come gli altri legumi sono sazianti in quanto contengono fibre.
Ceci
Oggi è tra i legumi più consumati ed apprezzati al Mondo. Ottimi per preparare zuppe e minestre, ma anche salse gustose come l'hummus, burger vegetali e falafel. Ma ottima anche la "cecina" realizzata con la farina di ceci. Piatti deliziosi e completi! Sono ricchi di magnesio, calcio, fosforo, ferro e potassio. Contengono inoltre rame, zinco e vitamina A ed Omega3 e folato. Un tesoro di alimento fatto di materie preziose!
Fave
Hanno fatto la storia della miseria. Una minestra con le fave e la mattina dopo si ripartiva con energia ad arare il campo o a vangare le viti.E non mancavano mai neppure nelle tavole dei Romani.Contengono ferro, vitamine e minerali. L'alto contenuto proteico e la facilità della coltivazione ne hanno fatto, per lungo tempo, il classico cibo per i poveri.
Si trovano fresche in primavera ma le possiamo consumare anche nel resto dell’anno quando si trovano facilmente nella variante secca.
Lupini
Anche il lupino per molto tempo ha fatto parte dell'alimentazione povera. Una bella zuppa di lupini e si ripartiva come "razzi". L’alto valore calorico rende i lupini un ottimo alimento energizzante mentre l’elevato apporto di proteine offre una possibile alternativa alla carne in una dieta vegetariana o vegana.
La presenza all’interno dei lupini di omega-3 e omega-6 li rende inoltre un ottimo alleato contro il colesterolo cattivo LDL, favorendo quindi una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, mentre la presenza di fibre contribuisce a regolarizzare l’attività intestinale.
Cicerchia e Roveja
Li potremmo definire i "Legumi ritrovati". Tra i legumi meno utilizzati ma sicuramente da riscoprire c’è la cicerchia, uno dei legumi più antichi le cui coltivazioni in Puglia, in Umbria, nel Lazio, nelle Marche e in Molise. Ricordiamo infine la roveja, anch'esso un legume antico, una sorta di pisello con cui si può realizzare una tradizionale zuppa dell’alimentazione povera.
I legumi tutti (e ce ne sono ancora tantissimi che qui non abbiamo menzionato), li possiamo considerare un vero e proprio dono che la Natura ha fatto all'Uomo per la sua alimentazione sostenibile. Nel 2016 non facciamoci mancare sulla nostra tavola questi alimenti tanto buoni e salutari. E da quest'anno consumiamoli tutti i giorni da soli o come piatto principale e il contorno, eventualmente, facciamolo fare ad altre "cose".
Buon appetito ed un Saluto alla Salute nell'anno internazionale dei........fagioli, piselli e dei ceci e di tanti altri loro compagni! E forse con loro ci sentiremo anche un pò più al sicuro! Energia e sprint in tutta leggerezza e sicurezza!
Honest Maverick productionsFAO- Video "What are pulses and why are they important crops for food security"(click here)
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