Visualizzazioni totali

lunedì 3 maggio 2010

Un mondo troppo efficiente, senza bailout!

Con un mio vecchio amico di famiglia mi sono messo a parlare l'altro giorno, quando era bel tempo, delle api. Lo spunto da un piccolo gruppo di api operaie che volavano da una grossa margherita arancione all'altra. E venni a scoprire proprio da lui, vecchio factotum, del magico mondo delle api, perché, a suo dire, tra i tanti mestieri che aveva tentato di fare nella sua vita, c'era anche quello di apicoltore. Ed allora provo a ridire quello che lui, con dovizia di particolari, mi raccontò di quel mondo fantastico e perfetto. La prima caratteristica e parola che venne fuori e ripetuta per tante volte fu mettere in evidenza la perfetta organizzazione di quel mondo. A me, da buon uomo mediterraneo, pieno di fantasia ma scarso nell'organizzazione e nella precisione, mi faceva quasi rabbia che potesse esistere in natura un mondo tanto perfetto, rigido e pieno di ruoli da rispettare.
Ecco l'altra caratteristica fondamentale. i ruoli rigidi, tutti indirizzati ad un unico fine: la produzione del miele. Organizzazione perfetta e gerarchica, sembra quasi senza sentimento. Il ruolo più importante all'apparenza: l'ape regina, l'unica femmina fertile del gruppo; è più grossa delle altre api e può vivere fino a 4 -5 anni. Dipende da lei il futuro e il rinnovo del ciclo. Quindi è circondata da mille attenzioni. Le viene portato da mangiare, come ad una regina, da alcune api addette al compito di "donne" anzi api di servizio. Nella mia immaginazione me le raffiguro con il grembiulino bianco, sopra un vestitino di raso nero, che spicca particolarmente sul loro ciuffo di capelli radi ma biondi. Ma c'è subito un mondo dedicato alla produzione: arriva l'ape operaia, dal corpo snello e versatile. Nella comunità chiamata "alveare" ne esistono circa diecimila, lavorano fino allo sfinimento ed infatti non vivono neppure una stagione. Passano l'inverno, lavorano quasi tutta l'estate e poi hanno esaurito le loro forze, il loro compito e lasciano il campo a forze fresche . Loro hanno esaurito la loro missione per cui sono state create. Hanno dato tutto per la società, ricevendo una piccola parte di quello hanno dato. Il ciclo continua. Sono dotate anche di sistemi "elettronici" di ultima generazione e possono allontanarsi e ritornare all'alveare entro un arco di 5 chilometri dallo stesso. Un sistema di navigazione satellitare di ultima generazione li guida al fine di poter scoprire i fiori più belli. Ma esiste anche le api addette al servizio segreto. Controllano l'alveare, ma soprattutto girano nell'ambiente circostante per individuare dei luoghi che siano adatti ad un improvviso, eventuale e necessario trasferimento. Il ruolo di meno responsabilità ed più adatto alle sue caratteristiche è dato al maschio, detto fuco. Serve essenzialmente e solo per fecondare la regina. Non c'è da farci troppo affidamento se non per questo compito e quindi ne vengono tenuti in vita una decina per ricavarne l'esemplare più sano e bello. Questo ovviamente sarà scelto dalla regina per farsi fecondare. Ma poiché nello stesso momento in cui ha fecondato la regina ha esaurito il suo compito perché saprebbe solo mangiare e poltrire, viene fatto in modo che tutto il suo apparato sessuale si distacchi al momento della fine del rapporto sessuale. E quindi per ironia della sorte, muore subito dopo, oltretutto castrato. Gli altri fuchi, tenuti per riserva e come esemplari, fanno una peggiore fine. Vengono eliminati dalle api killer ed oltretutto senza neppure aver potuto gustare i piaceri ed i favori della regina. Sembra che la regina rimanga fecondata per lungo tempo ed allora comincia a controllare le cellette dove poter deporre le uova. Ne deposita circa 10.000. Sceglie le celle di dimensioni normali per creare le api operaie (femmine) ed alcune di dimensioni più grandi per creare i fuchi. Ma l'organizzazione è ancora più complessa: ed infatti la raccolta e la deposizione del polline viene svolta da due figure diverse : l'ape bottinatrice, atta a viaggiare tra l'alveare e i fiori per cedere, appena arriva, il suo prezioso carico all'ape magazziniera che deposita il polline con cura nelle celle, ma soprattutto per permettere alla bottinatrice di effettuare subito un altro viaggio. Poi esistono anche le api "ramazziere" adibite a tenere pulito l'alveare, alcune api "ventilatrici" per mantenere fresca la temperatura dell'alveare e le api guardiane per scacciare alcune malintenzionate di qualche altro alveare che vorrebbero appropriarsi del bottino, proprio come succede da noi. Ovviamente in un alveare può esistere solo una regina, come succede da noi. E dopo il suo ciclo di vita e quando è improduttiva viene scacciata da una nuova, più giovane e bella. Nessun privilegio a vita. I suoi privilegi ed i suoi poteri erano solo funzionali a qualcosa di Superiore, che ha molto di filosofico e ci riguarda tutti e che noi, a stento, riusciamo a capire: la Continuità. Capiamo bene, in questo mondo modernissimo in miniatura, che tutti questi esseri sono funzionali a qualche altro Principio. E tutta l'alterigia, il potere e l'importanza della Regina svanisce di colpo, come gli erano stati dati dalla sorte. E forse anche lei si accorge che era solo una funzione di qualcos'altro. Solo una cosa è certa. In un mondo così non è possibile che ci siano "bailouts", anche se io preferisco 100 bailouts ad un mondo così.
Per maggiori e più sicuri ragguagli cliccla qui: Mondoapi

H.M. productions-Int. Site of Montagnola- Intell. rights reserved(locally silent wherever)

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi

Elenco dei blog seguiti