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sabato 21 giugno 2025

Passatempi utili? Oltre l'orto cè di più!

 




Agricoltura “eroica”

Si fa tanto parlare di salvaguardia dell’ambiente, di tutela del territorio,  di agricoltura sostenibile ed allora ogni tanto bisogna parlare anche di agricoltura “eroica”. Come quella delle terrazze con le viti delle Cinque Terre per la produzione dello Sciacchetrà. Per quanto mi riguarda, invece, voglio indicare quell’ agricoltura fatta in modo casereccio per tenere coltivato un piccolo pezzetto di terra,  senza tante ambizioni, se non quella di andare oltre il biologico perché normalmente, in questo caso, si coltiva per avere le cose le più genuine possibile. In genere il terreno da coltivare è un lascito familiare con qualche pianta che serviva ai progenitori ad incrementare il desco. Oggi invece è quasi una passione, un hobby perché, se calcolassimo le spese ed i ricavi, il bilancio avrebbe sicuramente il segno meno. Tanto più nella raccolta delle olive che tra poco occuperà qualche nostra giornata. Per me è un bell’impegno anche perché le piante sono in terreni scoscesi o prospicienti alla strada. Ed allora bisogna costruire, a volte, persino un specie di pontile per poter sprecare meno olive possibile. Proprio per mandare avanti una tradizione familiare che si protrae sicuramente da qualche secolo. E non voglio essere io ad interromperla. Anche se per portare avanti  questa tradizione occorre tanta pazienza. E poi ora sta ritornando di moda, opportunamente spronato anche dalla TV, una cura per la piccola agricoltura praticata anche dai giovani che trovano in questo settore, oltre una opportunità di crescita professionale, la possibilità di esercitare tutta la loro fantasia anche nella sperimentazione delle nuove coltivazioni in perfetta sintonia sia con l’agricoltura a chilometri zero, anche per una rinnovata voglia di essere e restare in perfetta sintonia con la natura ed il territorio. Una scelta impegnativa ma che può essere foriera di nuove e grandi soddisfazioni. Anche per l’osannato ambiente. Infatti con la cura delle piante si salvaguardia  il micro ed anche il macro cosmo. Ed allora cerchiamo di fare tutti l’hobby farmer (l’orto a tempi persi). Contribuisce anche quello al benessere del Territorio.

 

mercoledì 16 aprile 2025

Intelligenza Artificiale e Pesonaggi Storici


Immagine da A.I. Gemini . Il Maestro nel suo luogo natio.


 Credo che non si possa sfidare l'Intlligenza Artificiale in nessun modo e tantomeno nella storia.

Quindi ho provato a "sfidarla" domandandogli una Sua opinione sul  nostro Grande Maestro  ed eccola 

di seguito:

Piccola storia del nostro Maestro secondo
A.I. GroK
Presentazione di Baldassarre Peruzzi
Baldassarre Tommaso Peruzzi (Ancaiano, 7 marzo 1481 – Roma, 6 gennaio 1536) è stato un architetto, pittore e scenografo italiano del Rinascimento, considerato un "uomo universale" per la sua versatilità, al pari di maestri come Raffaello e Michelangelo. Nato vicino a Siena, si formò con Pinturicchio e Francesco di Giorgio Martini, iniziando la sua carriera come pittore e sviluppando presto un interesse per l’architettura. Trasferitosi a Roma nel 1503, grazie al banchiere senese Agostino Chigi, lavorò con grandi maestri come Bramante e Raffaello, contribuendo a progetti iconici come la Basilica di San Pietro. Dopo il Sacco di Roma (1527), tornò a Siena, dove fu architetto della Repubblica, per poi rientrare a Roma, dove morì e fu sepolto nel Pantheon accanto a Raffaello.
Peruzzi è celebre per il suo approccio innovativo all’architettura, che anticipa il Manierismo, rompendo con le regole classiche per sperimentare soluzioni dinamiche e illusionistiche. Fu anche un pioniere nella progettazione moderna, utilizzando piante, prospetti e sezioni per risolvere i problemi architettonici in anticipo rispetto al cantiere.
Immagine di Baldassarre Peruzzi
Non esistono ritratti certi di Peruzzi, ma un disegno attribuito a lui, conservato agli Uffizi, potrebbe rappresentare un autoritratto. Per un’immagine, si può fare riferimento a stampe artistiche o ricostruzioni ideali del suo volto disponibili su siti che offrono riproduzioni delle sue opere e riferimenti alla sua figura.
Descrizione delle opere più importanti
Villa Farnesina (Roma, 1506-1511)
Commissionata da Agostino Chigi, la Villa Farnesina (originariamente Villa Chigi) è uno dei capolavori di Peruzzi. Situata a Trastevere, lungo il Tevere, rappresenta un’innovativa villa suburbana con una pianta a U, composta da un corpo centrale con logge sovrapposte e due ali laterali asimmetriche. La facciata, decorata con fregi e pilastri, è oggi in parte perduta, ma documentata da disegni. Peruzzi contribuì anche agli affreschi interni:
Sala delle Prospettive: Un capolavoro di illusione prospettica, con un finto loggiato che sembra aprirsi su paesaggi romani, confondendo realtà e finzione.
Sala di Galatea: Il soffitto a volta presenta un complesso schema astrologico, interpretato come l’oroscopo di Chigi.
La villa, decorata anche da Raffaello e altri, è un esempio di armonia rinascimentale tra architettura, pittura e natura.
Palazzo Massimo alle Colonne (Roma, 1532-1536)
Considerata una delle opere architettoniche più innovative di Peruzzi, questo palazzo manierista fu costruito per la famiglia Massimo sulle rovine dell’Odeon romano. La facciata curva, che segue la conformazione della strada, anticipa il dinamismo barocco. Al pianterreno, un colonnato dorico introduce un vestibolo all’antica, mentre il piano nobile presenta finestre a edicola e una fascia convessa che crea un effetto chiaroscurale. Gli ultimi piani, con finestre a mezzanino, accentuano il movimento della facciata. L’opera, lasciata incompiuta, è un esempio di sperimentazione architettonica.
Affreschi in Santa Maria della Pace (Roma, circa 1516)
Peruzzi realizzò importanti affreschi nella cappella Ponzetti, tra cui la Presentazione di Maria al Tempio e la Madonna con le Sante Brigida e Caterina e il cardinale Ferdinando Ponzetti. Queste opere mostrano la sua abilità nel combinare prospettiva scenografica e richiami classici, con fondali che ricordano città antiche. La mutevolezza stilistica riflette influenze di Raffaello e Sodoma, adattate al suo gusto senese.
Fortificazioni e opere militari a Siena (1527-1532)
Dopo il Sacco di Roma, Peruzzi tornò a Siena come architetto della Repubblica, contribuendo alla modernizzazione delle fortificazioni. Applicò studi innovativi sulla “fortificazione alla moderna”, adattando le difese alle nuove armi da fuoco. Progettò bastioni e rafforzamenti per la città e le terre senesi, lasciando un segno nella storia dell’ingegneria militare.
Cappella di San Giovanni, Duomo di Siena (1501 e successivi)
Tra le sue prime opere, Peruzzi dipinse affreschi nella cappella, tra cui lo Zodiaco sulla volta, probabilmente completando un progetto di Francesco di Giorgio Martini. Queste opere giovanili mostrano il suo talento pittorico e il legame con la tradizione senese.
Conclusione
Baldassarre Peruzzi fu un artista poliedrico, capace di eccellere in architettura, pittura e scenografia. Le sue opere, come la Villa Farnesina e Palazzo Massimo alle Colonne, combinano eleganza classica, sperimentazione manierista e soluzioni illusionistiche, influenzando profondamente il Rinascimento italiano. La sua eredità è visibile nelle sue architetture innovative e nei disegni conservati in musei come gli Uffizi, che testimoniano la sua passione per l’antichità e la progettazione.
maggiori dettagli su Villa Farnesina
Immagine da A.I. Gemini Il Maestro e le Sue opere.


domenica 9 febbraio 2025

Studio per il colonnato in prospettiva

 Il nostro Grande Maestro e la prospettiva.

Facendo seguito al nostro post del 19-1-2013 vogliamo rapprsentare qui lo studio  per  un colonnato in prospettiva.

 https://www.metmuseum.org/art/collection/search/390185

https://honestmaverick.blogspot.com/search?q=prospettiva



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