Alla Barba della mancata democrazia dal basso ed alla scarsa trasparenza nelle candidature.
Un barbone candidato a Sindaco. Sembrerebbe una barzelletta se qualcuno non avesse candidato davvero il barbone Antonio a Sindaco di Foggia. Tutto è riportato, programma compreso, nel blog
Anche se la sua è una candidatura fittizia, fantasma, quasi inventata. Perché la legge italiana è piuttosto rigida in merito e prevede che un senzafissadimora privo di identità e di residenza anagrafica non esiste. Non conta.
Il suo blog è :
E' interessante, intanto prendere qualche spunto dal suddetto blog:
"I senzafissadimora di Foggia presentano per la prima volta un loro candidato alla poltrona di sindaco, una loro guida verso lo scranno più alto di Palazzo di Città. Si tratta di Antonio Barbone, clochard da una vita, che ha deciso di alzare la voce e di far sentire tutte le problematiche che ogni giorno i suoi compagni vivono di strada sulla propria pelle. Ed Antonio Barbone ha stilato un suo programma, piccolo e contenuto, in cui ha segnato tutti gli interventi che un bravo primo cittadino dovrebbe mettere in campo per facilitare la vita di quanti dormono per strada, nei vagoni abbandonati, sotto i porticati, sulle panchine pubbliche.
I Fratelli della Stazione e Avvocati di Strada abbiamo spinto molto per far deliberare la “Via per i poveri”, la strada fittizia (come il sindaco povero che si candida) che restituisce i diritti ai senzatetto: diritto al voto, all’assistenza sanitaria, al sussidio. E soprattutto, per questo come redazione di FogliodiVia abbiamo pensato di stringere nell’immaginario e sognante Antonio Barbone i tanti pensieri che ogni sera ci sussurrano i poveri che incontriamo alle panchine. Antonio Barbone Sindaco di Foggia. Vota Antonio! Vota Antonio!"
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Forse ci avviciniamo davvero al 2012.....finalmente.
E che ci sia bisogno subito del 2012 lo conferma la notizia dell'ultima ora sulla peste suina; spero che non sia vero.Il virus "suino" creato per errore in laboratorio.....ditemi che non è vero., altrimenti la PANDEMIA c'è, ma nel cervello dell'uomo moderno.
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