Le nuove teorie pedagogiche moderne vorrebbero riportare il concetto di avvicinamento dell'uomo alla natura e quindi alle pulsazioni del nostro pianeta
che non è un corpo estraneo ma vive, sussulta e vive come noi.
L'educazione alla natura è importante fin da piccoli. E' quindi importante abbattere i muri tra le aule scolastiche e la natura, il paesaggio che ci circonda. Il paesaggio è il "pianeta" dove ci siano trovati a vivere (senza sapere bene da dove arriviamo) mentre gli edifici, i muri e le aule sono qualcosa di artificioso in sostituzione delle vecchie caverne.
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Dice Albert Einstein: [...] Un essere umano è parte di un intero chiamato Universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i suoi sentimenti come qualcosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Questa illusione è una specie di prigione. Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione attraverso l’allargamento del nostro circolo di conoscenza e di comprensione, sino a includere tutte le creature viventi e l’interezza della natura nella sua bellezza. [...].
Già, perché non dimentichiamo mai che tutto ciò che esiste intorno a noi potrebbe, anzi, sta purtroppo venendo meno ed è nostro dovere custodire con cura quel che ancora resta di ciò che ci è stato affidato. Ma per fare questo occorre prima di tutto imparare di nuovo ad apprezzare il valore di tutte le creature che vivono al nostro fianco.
Mentre è molto più facile amare un gatto o un cane, è più difficile pensare che un muschio, un albero o un fiore meritino lo stesso rispetto, attenzione e cura.
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Una volta che avremo imparato quanto sopra forse non esisterà neppure i concetti di laicità e religiosità intesi come ad oggi.
Infatti la natura non è opera dell'uomo che non riesce a creare neppure il più povero fiore di campo e quindi.........
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