Tra gli effetti "non negativi" della crisi economica mondiale, in special modo per i paesi in via di sviluppo, c' è la riduzione dei prezzi, durante la seconda parte del 2008 ed i primi mesi del 2009, dei prodotti per l'alimentazione di base.
Le popolazioni con i più bassi redditi forse hanno avuto una piccola boccata di ossigeno dalla riduzione dei prezzi dei prodotti di base.
Speriamo che tale situazione positiva, tra le tante negative, si consolidi anche per il prossimo futuro. Se a questo si aggiunge il fatto delle considerazioni che fà Dambisa Moyo nel suo libro "Dead Aid" e che il continente africano ha avuto una crescita del 7% negli anni dal 2000 in poi che il FMI continua a stimare una crescita del 3% in tutta l'Africa, nonostante il calo dei prezzi delle materie prime e la riduzione degli investimenti dalla Cina, allora è proprio il caso di dire che l'altra faccia della medaglia sembra essere molto migliore e che la ricchezza prodotta, a volte, trova da sola le giuste vie da seguire.
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