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martedì 16 giugno 2009

Reality check point





Allarme caldo in Italia - (allarmi ed incertezze):

Allarme caldo a Roma, Perugia, Firenze ...e mi verrebe voglia di dire: ed in campagna e in pianura?
I media fanno vedere già molti bagnanti a prendere il sole al mare: a questo punto verrebbe in mente di dire subito, ma...... allora dov'è la crisi?
Poi c'è l'allarme della peste suina che però sembra essere non particolarmente virulenta: ad essere onesti un giorno è pericolosa, l'altro un pò meno, almeno per quello che ho capito io.
Poi il "ritornello" della crisi economica: anche questa ha un andamento ondifago: c'è tanta crisi fino al venerdì e poi il sabato e la domenica ci fanno vedere che le autostrade sono affollate e le pizzerie idem.
E i paesi sono mezzi vuoti dal venerdì fino alla domenica sera già dai primi giorni di giugno (l'estate dura tre mesi e questo ce lo fa vedere anche la TV che a metà giugno chiude tutti i palinsesti interessanti e i talk show e li riapre a metà settembre, come se tutta l'estate fosse una stagione di "letargo"). Gli orsi ci vanno in inverno, noi ci andiamo d'estate. Il mondo è bello perchè è vario.

poi peggiorare(click the word)
poi di nuovo migliorare(click the word)

A mio parere ci si dovrebbe decidere: se la crisi è tanto seria, come negli anni cinquanta, o come il grande crollo, come a volte si sente dire: allora si stava a casa e non c'era tempo da spendere per rilassamenti del week end, se non per bere qualche chinotto e stare insieme a prendere il fresco. Altrimenti esageriamo e facciamo i soliti "gattini lamentevoli" del lunedì mattina. E questo è quello che vedo senza intendimenti di secondo fine. Lo giuro. Se non è vero ditemelo. Se poi si parla di crisi "relativa" e si confronta alle "vacche grasse" ed agli eccessi degli anni ottanta e novanta .....allora è chiaro che c'è. Ed è profonda. A proposito allora c'era un altro tipo di febbre "quella del sabato sera". A mio modesto parere dovremmo cercare con obiettività ed serenità tutti i casi che hanno veramente necessità e bisogno di essere aiutati e quelli aiutarli fino in fondo. Forse ne guadagneremo tutti .
E così via per tanti argomenti: ritirati fuori all'occorrenza come i vestiti al cambio di stagione.
Forse dovremmo abolire la parola "allarme", perchè a volte si tratta, come il caldo, di qualcosa che più o meno è sempre venuto: mi ricordo quando si mettevano le bottiglie dell'acqua in cantina per vedere se diventavano un pò fresche e non c'era verso. L'acqua, se andava bene, rimaneva tiepida. Non solo, le cicale cantavavano fino a mezzanotte. Quelle almeno non ci sono più. Come quell'altro termine che ha imperversato per 2-3 anni che che tutti utilizzavano anche a sproposito e che ora, finalmente, appare in disuso: "la filiera".

Allora c'era "filiera" anche alla Posta per pagare la bolletta della luce.

L'allarme del giorno ora è il caldo (click here if interested).

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