Come chi mi segue avrà potuto constatare lo stile ed il linguaggio di questo blog cerca di essere sempre moderato ed educato ma quando vedo che anche la stampa più qualificata ed autorevole è più esplicita di me, allora mi viene voglia di sparare un pò . Leggo nel "Sole 24 ore di Sabato 11 Luglio a pagina 13:" la coptazione è il rovescio dell'elezione e il contrario del merito: impedisce il ricambio generazionale e la circolazione delle idee. Le professioni e i posti nei consigli di amministrazione passano di padre in figlio; gli indipendenti vengono emarginati. " Ed ancora:" Nell'Italia delle camarille e delle lobby, la cooptazione è la regola non scritta che governa l'accesso alle cattedre ed alle professioni. Magari declinata in favore di parenti, oltre che dei compagni di banco: alle nostre latitudini il 44% degli architetti ha il padre architetto, il 42% degli avvocati è figlio di avvocati, il 41% dei farmacisti genera altri farmacisti. Serve allora questa forma oligarchica di trasmissione del potere, se desideriamo l'avvento della meritocrazia?. Indubbiamente no, anche perchè il primo problema d'una società ingessata è il rinnovo delle sue classi dirigenti: sotto la cattiva stella della cooptazione, nella Roma repubblicana, soltanto 15 outsider raggiunsero il consolato fino ai tempi di Cicerone. Insomma la cooptazione è come un cerchio magico del potere, dove quasi nessun esterno riesce a penetrare. Se non rompiamo il cerchio, questo Paese non potrà mai ripartire."
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Ma allora a me vengono in mente alcune considerazioni terra terra: quando qualcuno, per motivi patriotici o sportivi, comincia a dire : facciamo tifo siamo tutti italiani .......bisognerebbe chiedere di serie A o di serie B?; poi anche le tasse dovrebbero essere divise per gli italiani di serie A e di serie B o sbaglio?. Ma forse è vero solo un'altra cosa: noi italiani la cooptazione l'abbiamo nel sangue come gli spaghetti, la pasta, la pizza, la famiglia. Ed infatti i nostri figli sono sempre più bravi degli altri per discendenza divina, non sbagliano mai e sono sempre tanto in gamba. e poi ci ritroviamo tutti a tavola a bere un bicchiere di vino con il nonno, la nonna, la cognata e lo zio e siamo contenti perchè quel vino lo fanno gli amici che abitano qui vicino. Quindi inutile fare i moderni: noi siamo così: appena inaguriamo anche un nuovo localetto chiamiamo per primi il sindaco, il farmacista, la persona in vista e ci gongoliamo tutti insieme per dire poi alla mogliettina:" hai visto quanto sono stato bravo?".
Sarò un disilluso, ma è inutile voler fare i moderni...... la verità è un'altra: è difficile cambiare il DNA. E godiamoci i vantaggi di questo Paese: il sole, la pizza, il caffè, la pastasciutta etc, etc senza farci troppe illusioni, anche perchè di queste cose ormai ne sento parlare da 50 anni e non ho visto finora troppe variazioni. A dire il vero fino a tutti gli anni settanta c'era più meritocrazia... io mi diplomai con il massimo dei voti venendo dalla campagna con un unico paio di pantaloni di velluto. Oggi forse sarebbe stato più difficile anche se studiassi con l'intensità di allora.
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