Finiamo il fine settimana con pensieri positivi. Ne abbiamo proprio bisogno tutti. Però ci sono molte speranze se tutti noi riuscissimo a sfruttare il rimanente 90 per cento della parte del cervello inutilizzata. No,non è uno scherzo ma è la pura e la vera realtà, come possiamo vedere cliccando il link sottostante. Riusciamo infatti a malapena a sfruttare il 10 per cento scarso delle nostre potenzialità intellettive. Ed anzi doti che in alcuni oggetti ci sembrano straordinarie non sono altro che la pratica e l'aver imparato a sfruttare tutte le risorse. Sembrano che gli strumenti siano molto semplici: concentrazione, saper usare gli occhi e le dita. I terminali nervosi direttamente collegati con il cervello. E con questi strumenti, dicono gli studiosi, che riusciamo persino a potenziare il proprio carisma, il carisma quello vero che, credo, sia poi soprattutto aumentare la propria autorevolezza e il capacità di convincimento. E sembra che siano poteri alla portata di tutti, poteri naturali quindi, senza artifici vari e strani. Tutto quanto sopra lo asserisce, tra gli altri, uno scienziato americano di nome Robert B. Stone molto conosciuto negli USA che , tra l'altro, ha scritto numerosi libri sull'argomento per migliorare, attraverso l'apprendimento di metodi per lo sfruttamento di quasi tutte le capacità intellettive che ciascuno di noi ha, la qualità della nostra vita, attraverso anche l'uso di tutte le positività che sono in noi. E poichè ogni individuo è una molecola dell'umanità, ci rendiamo conto che, molto probabilmente, l'umanità è chiamata in un prossimo futuro ad un salto di qualità che potrebbe portare a splendidi traguardi.
Alcuni dei quali?. Senza andare troppo lontano ne cito solo due:
- saper ben sfruttare l'energia solare;
- non essere costretti a fare buchi profondi nella nostra terra o nei nostri mari per trovare quel liquido nero tanto comodo e benefico per noi quando l'abbiamo trovato, ma che può fare mille disastri se utilizzato male;
- ma, soprattutto, saper come riuscire a riparare un buco, fatto da una macchina inventata dall'uomo, a 1500 metri di profondità nell'oceano. Perché questa volta l'uomo è passato velocemente dalla gioa di aver trovato l'oro nero alla disperazione di non saper più come riparare al proprio stesso intervento. Forse, chissà, occorrerebbe saper sfruttare un ulteriore 60 per cento delle nostre capacità intellettive per riparare anche a questo guasto. E poi se sapessimo utilizzare anche il rimanente 30 per cento, forse non avremmo avuto neppure la necessità di fare quel buco. Ma anche la nostra evoluzione va per gradi, e quindi è inutile forzare le tappe.Ed allora ci rendiamo conto, se parliamo con la dovuta modestia, che riusciamo (o meglio alcuni uomini che io ammiro) a far miracoli anche solo con il 10 per cento. Credo proprio, come ho detto nel post precedente, che siamo proprio dei magnifici robots.
Il potere della mente umana
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