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lunedì 12 luglio 2010

Il nostro "deserto dei tartari" in miniatura!

Sogno ed introspezione. Solitudine e ricerca del contatto per poi ritornare soli. Questo credo che sia la vita di molti, tutti i giorni. Ed infatti la nostra vita è spesso quella dell'"assurdo-reale", " ovvero di quell'assurdo che diviene realtà sotto gli occhi di chi, vivendo, scruta ogni piega della propria esistenza e di ciò che lo circonda"."E ancora, la montagna che diviene spesso personaggio, la solitudine che accomuna e divide l'intera umanità…".Ed allora io mi ci ritrovo pienamente. Altri forse sono come me, ma si sforzano invece di andare avanti. Altri, credo che purtroppo non se rendano neppure conto presi come sono nell'apparire "normali" e, forse, anche un pò superiori, anche se hanno sempre bisogno di qualcuno su cui lanciare i loro poveri strali. Un esempio? Proviamo ad andare in spiaggia in qualsiasi momento. Il deserto è all'apice del suo splendore. Proviamo a scrutare gli atteggiamenti e soprattutto le conversazioni. Il deserto è al culmine. Si nota il mettere in gioco il proprio essere, il proprio status ma in modo riservato.Socialità, ma con distacco!. Tutti, io per primo. Il primo bambino che gioca disturba, tantissimo.Contraddizione dell'essere umano dei nostri tempi. Il voler apparire senza dire quello che siamo!.Ma questo, ovviamente, non solo in spiaggia. Andiamo al bar ed è la stessa cosa. Incontriamo seduta al tavolino la persona che cinque minuti abbiamo incontrato per strada ed anche salutato. Ma ora con il giornale al tavolino ed il suo status è diverso. Discute di calcio o di qualche altro argomento ed il suo status diventa tremendamente serio.Ed io allora preferisco il mio piccolo e personale deserto dei tartari: mi affaccio in giardino e, la prima cosa che vedo, è una farfalla che ne rincorre un'altra, forse pensando che il fiore della sua amica è più bello e quindi si affretta a rincorrerla molto gelosa; il gatto Menelao che se la dorme alla grande sotto la pianta di lavanda, forse inebriato dal profumo "francese" che ha come brand "nature". Poi, più in là, un bel merlo col becco giallo che saltella pericolosamente qua e là forse alla ricerca di un pò d'ombra in questo assolatissimo pomeriggio o, forse, solo un pò d'acqua. E c'è persino una novità. Un piccolo porcospino attraversa il viottolo abbastanza velocemente. Mi viene in mente che vicino ci possa essere anche la madre.Ma i porcospini vivranno in famiglia?. Appena posso mi informerò sul web.Arriva un altro gatto rosso, sornione. Sembra affaticato anche lui. Si avvicina un pò a Menelao, lo scruta ma poi tira diritto. Il merlo è già salito sulla pianta di alloro su cui probabilmente ha fatto il nido. Il piccolo porcospino è già entrato dentro la siepe. Solo le farfalle continuano a svolazzare tranquille. Una lucertola attraversa il viottolo, noncurante di tutto, come se appartenesse ad un altro Pianeta. La sigaretta che stavo fumando è quasi già finita; chiudo la persiana pensando: come mi piaci, piccolo deserto dei tartari in miniatura.!

Arrivederci a dopo domani.

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