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venerdì 20 luglio 2012

SOCIAL INFLUENCE.?.......psss non sbilanciamoci!



References amd suggestions:
http://www.brandeis.edu/ethics/ethicalinquiry/2010/february.html
http://www.linkiesta.it/blogs/ollmr-comunicazione-business-ed-etica-sul-web/numeri-o-antropologia-le-nuove-tecniche-misurare
http://www.psypress.com/social-influence-1553-4510
http://www.sociologyencyclopedia.com/fragr_image/media/social
http://www.ch.unich.it/facolta/psicologia/contributi/04/influenza.pdf
http://www.conformismo.it/public/influenzasociale.php
http://www.ateneonline.it/pedon/studenti/isbn6430-4_influenza_sociale.pdf
http://www.iovalgo.com/influenza-sociale-1007.html

"Ma ci sono ancora alcune considerazioni da fare. Se in genere il processo d'influenza sociale comporta che il destinatario (o "bersaglio", come viene chiamato in gergo) faccia proprio il comportamento, le idee e i sentimenti di un altro (chiamato "fonte o agente di influenza"), modificando il proprio comportamento, le proprie idee e i propri sentimenti, in certi casi può verificarsi che tale processo non produca il suo esito, anzi produca un effetto boomerang, ossia un effetto di segno opposto, con il quale il soggetto reagisce alla situazione invocando un margine di libertà, di autonomia (tale fenomeno è spesso posto a base dell'anticonformismo e prende il nome di "reattanza") [Mucchi Faina op. cit., p.134].L'influenza sociale inoltre non conduce necessa-riamente al cambiamento del proprio modo di essere. Talvolta, infatti, finisce per frenare quelle persone che desiderano cambiare, e ciò rappresenta l'altra faccia della stessa medaglia. Basti pensare a quella situazione in cui, all'interno di una comitiva di amici, un individuo si è sempre trovato in sintonia con le opinioni degli altri, ma adesso che ha cambiato idee non trova più il coraggio di esprimere se stesso, per il timore di essere giudicato negativamente o, peggio ancora, tagliato fuori dalle relazioni con gli altri membri del gruppo.Ciò può dar luogo a processi conformistici, che analizzeremo approfonditamente più avanti."


"Social influence occurs when one's emotions, opinions, or behaviors are affected by others.[1] Social influence takes many forms and can be seen in conformitysocialization,peer pressureobedienceleadershippersuasionsales, and marketing. In 1958, Harvard psychologist, Herbert Kelman identified three broad varieties of social influence.[2]
  1. Compliance is when people appear to agree with others, but actually keep their dissenting opinions private.
  2. Identification is when people are influenced by someone who is liked and respected, such as a famous celebrity.
  3. Internalization is when people accept a belief or behavior and agree both publicly and privately.
Morton Deutsch and Harold Gerard described two psychological needs that lead humans to conform to the expectations of others. These include our need to be right (informational social influence), and our need to be liked (normative social influence).[3] Informational influence (or social proof) is an influence to accept information from another as evidence about reality. Informational influence comes into play when people are uncertain, either because stimuli are intrinsically ambiguous or because there is social disagreement. Normative influence is an influence to conform to the positive expectations of others. In terms of Kelman's typology, normative influence leads to public compliance, whereas informational influence leads to private acceptance".
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"In questi ultimi giorni mi è capitato di rivedere delle persone che conosco. Mi ha sorpreso vederli uguali a se stessi.Cerco di spiegarmi meglio. Queste sono persone che si sono sempre atteggiate a sentirsi superiori, più fighi, belli, intelligenti… qualcosa più di me, te e tutti. Trattano male gli altri, si considerano migliori, e pensano di avere diritti speciali. Magari hanno una posizione privilegiata grazie a fortuna, stato sociale oppure sono davvero più intelligenti.Li riconosci, sono quelli che ti fanno sentire (e con il tuo aiuto ci riescono) a disagio, ti mettono in qualche forma di soggezione.Rivederli nel tempo è sempre bello, quasi terapeutico. Solitamente loro sono uguali. Certo sono invecchiati, lo vedi dai capelli bianchi, dalle occhiaie e dalle rughe. Ma nel resto sono uguali. Fedeli a se stessi, al personaggio che interpretano e alle convinzioni a cui sono legati per paura di scoprire la verità.Se li guardi bene, con gli occhi di chi è cambiato e cresciuto vedi la paura e la pochezza. Tu hai affrontato i tuoi limiti. Alcuni li hai anche superati, altri li hai solo visti e accettati. Hai avuto coraggio e questo ti ha premiato. Ti sei messo in gioco, hai sbagliato, chiesto scusa, imparato e continuato.Certo non sarai mai al loro livello (io per lo meno no), loro sono superiori. Se hai letto un libro, loro ne hanno letti dieci. Se hai fatto un corso, loro erano in prima fila e poi hanno pranzato con il relatore. Se hai fatto un cammino spirituale, loro hanno parlato a quattr’occhi con il Maestro. Hanno sempre fatto qualcosa più di te.Strano però che siano ancora lì. Allo stesso posto. A pensare e fare le stesse cose.La cosa più bella è che nel rivederli te ne rendi conto. Per il principio del contrasto ti rendi conto di quanto tu sia cambiato. E ora con occhi nuovi ti sembrano personaggi da film, quelle commedie all’italiana che sono un mix di comicità e dramma. Sì, fanno ridere, forse fanno tenerezza, che spesso arriva alla compassione.
Ed ora, se permettete, DICO ANCHE LA MIA, da perfetto Honest Maverick:

SOCIAL INFLUENCE..........bisogna partecipare e conformarsi ....per raggiungere sempre un noioso consenso!
Ma questo non fa per me. Non mi è mai piaciuto! Anche da piccolo quando qualcuno mi voleva per forza insegnare un modo migliore di trattare con la gente! Mi rimbombano anche ora nelle orecchie le raccomandazioni: bisogna essere compiacenti con i personaggi del "piccolo Paese"  che contano, fare qualche complimento! Ed io che ho sempre sentito una grande voglia di grandi spazi fisici e diventare campione di voli pindarici o metaforici, sentivo addensarmi su di me cirri e nembi di nuvole scure. Mi sentivo oppresso e mi domandavo subito:perchè devo essere legato a fare queste cose che non sento. Non è più giusto ed anche più semplice fare solo quello che si sente di fare da dentro, sinceramente e, se non proprio spontaneamente, almeno senza secondi fini immediati. Poi, immancabilmente, la vita ha dato la sua lezione. Ma a volte non credo che sia solo la vita. Ma anche il Paese ed il contesto sociale dove siamo nati e cresciuti. Le abitudini e le usanze. La castizzazione della società. La voglia irrefrenabile di farsi apprezzare da qualcuno che conta più di noi. E questa prassi è cresciuta in modo esponenziale dalla metà degli 80 del secolo scorso. Ma ritorniamo a noi stessi. Social Influence da noi vuol dire anche mantenere un certo look e,subito dopo, avere una bella macchina da mostrare. Specialmente nei giorni di festa. Si questo era un vezzo anche per me, ma quando ero giovane fino ai trent' anni, quando mi piaceva, ma quasi sempre con spirito "burlesque", mostrare la mia Mini Cooper a tutti gli  amici. Ma poi credevo che questa cosa fosse finita, passata una certa età, modificata la situazione familiare e via di seguito. Ma si sono accorto che, ancora una volta,  mi sbagliavo. No! il look è sempre importante. in ogni luogo, momento, età e situazione. Anzi anche nelle persone della mia non più verde età continua a costituire un fattore strategico importante. Qualcosa che decide la .......Social Influence. Per tanti e tanti anni ho fatto un lavoro "white collar" dove, ogni giorno, ero vestito con abiti completi e giacca e cravatta. Quasi che le idee e le strategie dipendessero da quello. Ed in qualsiasi luogo, dal tabaccaio, al bar, all'edicola eri rispettato, se non ossequiato. Da quando sono "retired" (come dicono  in America), qualche volta mi è venuta voglia di vestirmi da "manovale" o da  "operaio agricolo" ma di quelli di una volta e magari sono stato negli stessi luoghi dove ero andato poco tempo prima vestito da "aspirante manager.... senza scala". Beh credo che la reazione spieghi abbastanza bene il concetto di social influence. La commessa del bar che non sa che pesci prendere sia nei miei confronti nè, sopratutto, nei confronti degli altri clienti che hanno mantenuto il look, lo stile di vita, la classe di prima. Un attimo di incertezza e poi un lampo di genio:lasciamo perdere questo "mezzo fallito" sociale e prendiamoci cura, anzi maggiore dedizione agli altri, cercando di far loro dimenticare questo "nuovo povero da strapazzo", questo aspirante clochard o meglio parvenu all'incontrario. Chissà cos'ha combinato per ridursi così?. Anzi la barista ha voglia di riscatto sociale anche nei miei confronti. Ha voglia di parole straniere. Me la vuole far pagare d'esser diventato peggio di lei e quindi di essere stata costretta a farmi reverenze inutili per tanti anni. Scusi,signor Rossi lei il caffè lo prende corretto al Brandy, vero? Da quando in quà, io l'ho sempre preso corretto con la Sambuca. Mi viene da sorridere e siccome ho già pagato, guardo un'ultima volta, quella ragazza e raggiungo la mia vecchia macchina polverosa. Ma mi viene un piccolo dubbio. Forse qualche ragione l'hanno davvero!  A parte la Social Influence ma........ almeno lavare la macchina...... quello, davvero, lo potrei fare!
Honest Maverick productions
  


enjoy:

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