"Le patatine o patatine fritte sono un alimento a base di patate tagliate a fette di forma allungata e fritte in vari modi nei diversi paesi: in Belgio si usa il grasso bovino "Blanc de bœuf" in una speciale friggitrice, ma in generale sono gli oli vegetali (anche di arachidi) i più diffusi; in Italia e Spagna le patate sono cotte anche al forno finché non assumono la caratteristica croccantezza, e poi servite. Le varietà in commercio sono impacchettate per la vendita, di solito in buste. Le patatine fritte sono uno snack molto importante nel mercato dei Paesi di lingua inglese...........omissis....... (fonte Wikipedia)
A le Halle potevi trovare patate fritte anche alle tre di notte!
Qualche volta potevi trovare anche “moules et frites”. Ma le frites c'erano sempre. Non erano le FrenchFries ma assomigliavano molto più ......proprio alle "frites". Ed erano splendide, colorate d'oro e fritte due volte nello splendido strutto di vacca. Non erano "Creole French Fries" ma erano dorate nella miglior tradizione del Belgio antico. Il primo chiosco delle patate fritte esisteva già nel 1830 con la nascita del Belgio. Si dice ed è riconosciuto da tutti che le patate fritte sono un cibo allegro, un cibo "per" e "alla portata" di tutti. Un cibo che che ti mette sempe di buonumore. Un pò come cercare e trovare i funghi porcini. Le frites sono anche un cibo molto raffinato e non semplice da realizzare. Intanto è obbligatorio cuocerle due volte e poi portarle a "cantare" e questo non è davvero facile. E' una vera e propria arte culinaria. Un segreto parecchio ben conservato. Una vera arte d'altri tempi. Ed infatti ora sta nascendo il museo delle "frites" proprio a Bruges, vicino alla place de la Bourse. Guarda caso una parola che si è diffusa in tutto il mondo e che è molto attuale ai nostri giorni. Come les frites. E la leggenda dice che alcuni secoli fa il Re ordinò, durante una passeggiata, di non svelare alla Regina che lui mangiava patate fritte, ma poi si accorse che anche la Regina, che era rimasta un pò più indietro, mangiava patate fritte e le prendeva dal cartoccio di una dama di compagnia. E pensare che nel Paese di origine delle patate, il Perù le patate vengono importate per poterle friggere. Poi qualcuno oggi ha il coraggio di chiamarlo cibo spazzatura. Junk food. A parte che oggigiorno la parola junk va molto di moda ed è usata impropriamente anche per altri aspetti, ma usarla per le FrenchFries con doppia frittura e cucinate con il metodo belga è un'eresia. Sarebbe come chimare Junk Food le ostriche dei mari del nord appena pescate. Certo non è cibo da mangiare tutti i giorni o quattro volte alla settimana come fanno molti giovani, ma è un cibo genuino, soprattutto se fritto con un ingredienti genuini e naturali. E credo che sia il tipo di olio o di grasso che si usa per friggerle a determinarne la maggiore o minore salubrità. Ma se anche il presidente Jefferson fece arrivare un cuoco da Parigi per poter avere le medesime patate fritte che aveva mangiato a Parigi quando faceva lì l'ambasciatore, credo che non ci siano dubbi sul fascino irresistibile o la bontà di una patata fritta come si deve. Ma ora c'è la globalisation..... anche delle patate fritte. Per prima cosa esse sono ritornate dal luogo dove sono nate come sembra giusto: il Perù. Ma le friteries si diffondono dappertutto: in Giappone, a Jedda, lungo le strad di New York. Forse ci ricordano la cosa più importante: la felicità e la spensieratezza della nostra infanzia. E poi.....
LES FRITES AU KETCHUP? Si mille varianti per gustare la prelibatezza delle FRITES!
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"Les frites, il destino di Poirot Sono il simbolo commestibile di un Paese, più ancora delle enormi casseruole di cozze, del cioccolato e delle favolose birre. Belgio e patate fritte sono concetti inseparabili: i Belgi riescono nella difficile impresa di battere gli Statunitensi quanto a consumo pro capite di queste dorate e croccanti delizie che però, proprio nella loro patria, sono doppiamente in pericolo.
Nonostante la lunga e accanita
diatriba con i francesi, pare ormai assodato che le patate fritte
nascano in Belgio. Sulle rive della Mosa, dicono alcuni, dove
l'abitudine di friggere piccoli pesci pescati nel fiume veniva
sostituita, quando in inverno il fiume ghiacciava, dall'uso di tagliare
le patate in dimensioni analoghe e friggerle nello stesso modo. E' la
tesi di Joseph Gerard, storico belga, che attesta l'esistenza delle
patate fritte almeno dal 1680. Ma altri fanno risalire l'uso di friggere
le patate a bastoncini al XVI secolo, dal momento che sembra siano
citate già in Ouverture de cuisine, il ricettario manoscritto di Lancelot de Casteau, di Mons, in Vallonia, vissuto appunto tra '500 e '600.
E dunque, perché nei paesi anglosassoni le patatine fritte prendono il nome di french fries? E' il destino di Poirot, come dicevo, mai rassegnato ad essere considerato francese anziché belga dagli Inglesi con i quali entra in contatto. L'origine del nome viene da alcuni rintracciata durante la Prima Guerra Mondiale, quando soldati americani avrebbero frettolosamente definito francesi quelle squisite pepite dorate che venivano servite da Belgi francofoni, ma in realtà se ne sa ben poco e, come nei più appassionanti romanzi gialli, inclusi quelli che hanno per protagonista Poirot, esistono svariate ipotesi, persino una pista messicana. Il fatto che anche in Messico si parli di papas a la francesa dà da pensare: bisognerebbe appurare se ciò dipenda dall'influsso americano o piuttosto, come suggerisce qualche acuto estimatore delle frites, il percorso sia stato inverso. Non dimentichiamo che nel 1862 l'esercito francese intervenne in Messico stabilendovi poi come regnante Massimiliano d'Asburgo: i Messicani potrebbero aver conosciuto a quei tempi les frites, e averle legate indissolubilmente, nella denominazione, all'esercito invasore. Un piccola notazione per amore del paradosso: Massimiliano aveva sposato Carlotta del Belgio. "************************************************
Si fa presto a dire patatine fritte. Ma la cosa è più complessa. Ma poi per quanto mi riguarda da vicino devo proprio dire che si tratta di un vero cibo democratico. Di quelli che costituivano anche quando eravamo piccoli una delle ragioni per cui voler vivere ad ogni costo. Una bella "leccornia" a portata di mano. Mentre le altre leccornie, (ad esempio i pomi, i gelati, le caramelle etc) bisognava andare a comprarle, le patate fritte erano a portata di mano. Bastava che la mamma avesse voglia di friggerle perchè la materia prima era sempre a portata di mano. O nell'Orto o nella stalla e quei vecchi pomi marroncini con qualche piccolo occhio già cresciuto si trasformavano in una prelibatezza a buon mercato. Ed il tutto forse dipendeva anche dalle materie prime utilizzate per la frittura. Era a discrezione ed in nostre mani: sià che si volesse utilizzare l'olio di oliva dei nostri ulivi di mezza collina, sia che si volesse utilizzare il lardo contenuto nel vecchio vaso di coccio verdolino. Era lardo bianco come il latte. Ce l'aveva dato quel bel suino che si teneva sotto casa e che grugniva contento quando gli si portava le bucce e gli avanzi del pranzo e della cena. Ed il cerchio di completava, in un circolo virtuoso e, più che altro, veramente sostenibile. Ovviamente a scanso di equivoci il maiale aveva la cinta. Ma, povero maiale, non aveva mai assaggiato le patatine fritte. Quelle non avanzavano mai!
Termini universali sulle patatine fritte: French fries, Les Frites, Chips,Hot chips and Packet chips, Crisps ......e, molti molti altri. Perchè le patate sono un cibo universale. Democratico e a Buon Mercato. Un Tartufo a portata di tutti. Vive vive les FrechFries!
http://www.cucchiaio.it/ristoranti/le-vent-du-nord-milano-6-3/
Honest Maverick productions
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