Thank you, Merci beaucourp, Muchas gracias, Vielen Dank, Большое спасибо; велике спасибі.... TO ALL CITIZENSOFTHIS FINE PLANET TANTI AUGURI DI UN BUON 2014
- è in difficoltà economiche e non arriva a fine mese;
- ,in quest'anno, ne ha passate di tutti i colori;
- a quelli che hanno mille pensieri per la testa;
- a chi si sente inferiore agli altri; - a chi vuol bene un pò anche agli altri............almeno un po'!; - a chi vede il futuro molto scuro o (solamente?) un pò triste;
- a QUELLI che fanno tanto per niente; - ai VOLONTARI di qualsiasi TIPO!;
- a quelli che dovrebbero valorizzare i volontari;
- a quelli che sono poco considerati nel lavoro e nella vita, ma sono bravi;
- a quelli che dovrebbero valorizzare quelli bravi sul lavoro e non lo fanno (un pò meno di auguri);
-a quelli che cercano di fare giustizia anche se questo gli costa parecchio;
-a chi cerca di ricompensare chi se lo merita, senza guardare a nient'altro;
-ai veri generosi; Ma Auguri anche:
-a chi sta sempre sul CARRO DEL VINCITORE e galleggia sempre (un pò meno di auguri); -a chi pensa che SENZA DI LUI .....................................................; -a chi vuole organizzare tutto e tutti.............................................; -agli strafottenti ..........e solo con alcuni (un pò meno di auguri); -ai "finti" non avari; -a quelli un pò presuntuosi,come me(un pò meno di auguri)! -ai modesti ma anche ai falsi modesti che sono di più;
-alle persone (ingiustamente) non valorizzate; -agli "invitati" alle conferenze inutili; -agli organizzatori di conferenze inutili(un pò meno di auguri) -a quelli che sono sempre esclusi;
-ai giovani che non trovano lavoro (tanti tanti auguri di vero cuore);
-a quelli che fanno il mestiere più difficile del mondo: i comici, i clown e gli artisti dei circhi e tutti quelli che devono far ridere e far divertire durante le feste; e soprattutto AUGURI a quelli che sono gli ultimi; a quelli di cui tutti parlano male; agli esclusi, a quelli in difficoltà economica, di salute e morale e a chi, gratuitamente, cerca di dare loro una mano. e quindi, in una PAROLA,
AUGURI UN PO' A TUTTI con i nostri migliori propositi.
Honest Maverick Vi ringrazia per i numerosi accessi (domestici ed International) al blog e Vi porge i MIGLIORI AUGURI di BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO,
dandovi appuntamento nel NUOVO ANNO, dopo le FESTE, e sperando che sia proficuo di buone idee.
BUONE FESTE E BUON 2014 A TUTTI; ANCHE A QUELLI CHE NON SONO STATI CITATI SOPRA.
E, QUINDI, tutto questo significa:
AUGURI per D A V V E R O e NON PER CELIA!
Chiedo silenzio
Ora, lasciatemi tranquillo.
Ora, abituatevi senza di me.
Io chiuderò gli occhi...........omissis (Pablo Neruda)
Un giorno un uomo si recò da Socrate e gli disse: “Ascolta, ti devo dire qualcosa di importante sul tuo amico”…
“Aspetta un attimo” lo interruppe il saggio. “HAI FATTO PASSARE AI
TRE SETACCI QUELLO CHE HAI DA DIRMI?”. “Quali tre setacci?”. “Ascolta
allora bene!
Il primo setaccio è quello della VERITA’. Sei sicuro che quello che
hai da dirmi corrisponda alla piena verità?”. “Per dire il vero: no! Ma
l’ho sentito dire da altri”. “Però almeno dal setaccio della BONTA’
l’hai fatto passare?” L’uomo arrossì e rispose: “Devo ammetterlo: no!”.
“E hai passato al terzo setaccio e ti sei chiesto se è UTILE raccontarmi
sul tuo amico?”. “Utile? Effettivamente no”. “Vedi”, ribattè il saggio,
“se quello che hai da dirmi non è
VERO
BUONO
UTILE,
allora tienilo per te”.
Prima di parlare degli altri è bene prendersi il tempo di “filtrare” ciò che vogliamo dire..
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Si, perché le parole sono come pietre e, a volte, offendono più di uno schiaffo. A volte dipendono da una scarsa conoscenza, da parte dell'interlocutore, della tua reale situazione. Ed allora, molto spesso, le parole pur non essendo offensive, lo possono diventare nel contesto di un discorso. Quando poi dietro ad un discorso si nota qualcosa di precostituito e/o una argomentazione artificiosa al fine di voler arrivare da qualche parte in modo forzoso, allora le parole, oltre che pietre, possono diventare anche stucchevoli. Anzi stomachevoli. Come quando dove lavoravo ti dovevano consegnare l'annuale scheda di valutazione e qualche dirigente doveva giustificarti o "venderti" una situazione che non era perfettamente né vera né giusta. Ed allora si notavano gli artifizi verbali, le giustificazioni anomale (ad esempio discorsi pomposi e paternalistici) come."nel quadro degli obiettivi dell'azienda occorre procedere anche ad una giusta alternanza per agevolare il ricambio e la doverosa formazione" e mille di questi concioni. Anche se prese una per una le parole non erano offensive, risultava alla fine esserlo l'intero discorso e la situazione contingente se confrontata, oltretutto, con la scarsa competenza dalla quale, negli ultimi tempi, eravamo circondati. E mi fermo qui. Allora verrebbe da dire che è vero che le parole sono come pietre ma è anche vero che i discorsi non supportati dalla verità, da un pò di umanità e dall'utilità possono diventare grossi sassi lanciati da una catapulta medioevale e spalmati con pece bollente. Ed in conclusione vado nel "bel mezzo del mercato dell'ovvio" concludendo che.........ancora una volta Socrate aveva ragione. Bella scoperta Honest Maverick ....forse honest (?) ma poco perspicace! Oltre che dannatamente inutile. Ma questo è un altro film. Un pò come si usa dire ai nostri giorni, nell'alternarsi delle locuzioni di moda. A proposito dov'è andata la filiera? E' andata nella grande raccolta delle parole dimenticate per qualche lustro? Può darsi;..... l'ho vista, da poco, allontanarsi assieme al concione. E...... per gli Auguri ci risentiremo a breve! Ad majora.
Crocevia di strade, di svincoli ferroviari, di smistamento di vie. Un pò come il mio animo in questo periodo. Sento un aggrovigliarsi di sentimenti, alcuni nobili, altri molto meno. Un'anima in pena che non sa bene che strada prendere. E che prova molta invidia per coloro che sanno dove andare, cosa pensare, cosa fare. Ed invece di sento come in un grande crocevia di strade e sento che devo scegliere in fretta quella da prendere.
Mi piace lavorare anche materialmente ma adoro anche scrivere post un pò sconclusionati come questo. Mi guardo attorno e vedo gente che ha già scelto. O fanno una vita attiva o si dedicano alla vita sedentaria. Hanno deciso. Io, invece. mi sento come diviso a metà senza una direzione ben definita. E mi semba che gli altri sappiamo fare le cose molto meglio di me, con più decisione, con più determinazione ed anche con migliori risultati. Ma spesso mi domando anche: perchè confrontarsi con gli altri? E' un controsenso. Devi imparare ad accettare la vita come viene ed anche te stesso come sei. Riconosco che è molto giusto anche perchè lo dicono illustri psichiatri ed esperti della materia. Ma mi viene anche da pensare: se non mi confronto mai con gli altri, allora rimango sempre da solo con me stesso. Tanto vale fare l'eremita come nel Medioevo, anche se devo dire che l'idea a me mi stuzzica. Per mille motivi forse caratteriali, ma forse non tutti dipendenti da me! E' da almeno trent'anni che si vive in un mare di speranze, di voglia di fare anche per la socialità (anche se pochino), di ricerca di relazioni semplici e gratificanti. Ma mi accorgo di non esserci riuscito. Riconosco in me i mille difetti che hanno anche molte altre persone: vittimismo, ipocrisia, a volte menefreghismo e mancanza di sincerità. Riconosco anche di avere qualche pregio come mille altri ma i buoni sentimenti devono riuscire a varcare il grande crocevia. E' un crocevia molto complicato dove, a volte, passano i buoni e, molte altre più volte, passano i cattivi. Ovviamente si parla di sentimenti. Anche i miei sono rimasti bloccati. In questa fase della mia vita sono bloccati tutti i buoni e sono passati quasi tutti i cattivi. Con una velocità frenetica come succede ogni giorno nel grande crocevia di Fulton Street. Ps: sta piovendo .....per forza ....è Novembre .....................ed allora...............
Mille cose mi fanno arrabbiare. Molte volte con ragione, altre mi arrabbio solo forse perché ero già arrabbiato prima per ragioni più o meno giustificate. Ma tra le mille fisime del mondo di oggi che io non capisco, è il fatto che bisogna arrabbiarsi in silenzio. altrimenti si passa male. Altrimenti potresti fomentare e giustificare le malelingue che sparlano sempre su ti te! Quello di fare tutto in silenzio credo che sia uno dei malesseri della nostra società. E' vero che i nostri "vecchi" dicevano che i panni sporchi si lavano in famiglia, ma poi non si astenevano, la sera dopo, il lavoro, ad esprimere apertamente le loro idee anche con forti discussioni che, a volte, sembravano lasciare il poco tempo che trovavano. Ed allora di tempo a disposizione ce n'era davvero poco perché la mattina dopo un bel blocco di marmo o un campo infuocato di grano ti attendevano ed avevi a disposizione solo una falce fenaia, un martello ed uno scalpello. Ma ora che rimane? Le discussioni in TV, ma le fanno gli altri, gli esperti e tu solo come come un "bischero" con la sola arma del telecomando. E poi neanche quello perché ti è già venuto a noia girare e rigirare in cerca di qualcosa di meglio. Il progresso c'è stato, è vero. Televisioni a colori con mille canali in alta definizione o quasi. Ma forse si tratta solo di progresso elettronico: forse non una grande cosa se poi tu sei rimasto solo. Solo a discutere con quelli dello schermo, a contraddire e non avere voglia di alzarti dal divano per dire qualcosa col social network. Tanto non ti ascolta nessuno neppure lì. I tuoi commenti restano lettera morta. Rimangono lì a trasmissione finita senza una risposta.Ti sei appena svegliato da un breve dormiveglia. E ti viene in mente quelle discussioni di 50 anni fa. Non erano poi mica tanto male. Forse a volte si andava più in profondità. Ma forse è solamente nostalgia di uno avanti con gli anni. Dall'altra parte comincia un nuovo talk show. Di cui , ti dici, questa volta sarai un grande protagonista. Anche se solo in modo virtuale. Ma anche questa volta non riesci neppure ad essere un "piccolo" partecipante virtuale. Non ne hai voglia perché tutto si perde nell'etere. O solo nell'aria. Chissa? Francamente non lo so e non mi interessa neppure più. Forse è una dimensione che comincia a stufarmi. Forse perchè gridare in silenzio non ti dà molta soddisfazione. Altra cosa sarebbe gridare al Silenzio. Ma questa cosa, forse, è molto difficile. A me non riesce più. O forse non mi è concessa. Ed allora non mi resta che dire: ad majora e sperare in meglio. Anche se non ne sono troppo convinto. Honest Maverick productions.