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domenica 2 marzo 2014

Panem et circenses di oltre 50 anni fa!


 


Era il tempo di quando eravamo molto più semplici di ora e ci accontentavamo delle cose giuste e genuine. Cose semplici come gli alberi di ginepro, le loro preziose bacche, l'unica muta da calcio (pantaloncini e maglietta stinta) e le preziose scarpe a cui tenevamo moltissimo e la nostra semplice vita quotidiana che però molto spesso rimpingiamo e che non esiste più svanita in un ricordo in bianco e nero. Poi uno scoppio improvviso di gioia, mondanità e si aprivano mille sentimenti di curiosità, di voglia di novità, di passione e di mille speranze. Speranze di divertimento ma soprattutto di vedere un mondo di novità, gente di mondo più avanti di noi che aveva visto tante cose. Prendevamo il meglio da questi  nuovi sentimenti e passavano dei giorni di gioia mista ad aspettative di un mondo migliore che rimanevano, anche dopo, quali speranze di mondi belli ed immaginari. E nessuno ci diceva che il vero mondo da sognare, da abbracciare e da preservare con cura era quello che avevamo. Un mondo bello per mille cose: il pane fatto in casa, la gioia di vivere in simbiosi  e quello spirito di comunione che era il bene più prezioso e che forse, ai nostri giorni, si è perso nei meandri del molto e del nulla. E tra le tantissime cose che si sono perse c'è anche quell'atmosfera bellissima che riuscivano a creare i piccoli circhi di Paese che poi, magari, hanno fatto anche successo, ma che, allora, creavano un'atmosfera unica ed una clima di aggregazione tra le persone che ora sono andati totalmente perduti. Erano i tempi della guerra fredda, tempi di divisioni artificiali specialmente in campagna. E in quelle splendide sere di spettacolo, anche di vero spettacolo, c'era anche la magia di verificare che quelle divisioni che sospettavamo parecchio forzate almeno in un piccolo Paese, venivano annullate da un ottimo spettacolo circense. C'erano tutti in quel tendone: i rossi, i bianchi ed i turchini.Tutti ad ammirare i grandissimi numeri dei mitici fratelli Caroli, grandi   artisti circensi della storia del circo internazionale.      
Honest Maverick productions.

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Eravamo già a Cetinale , quasi al pari del Leccio Bello, quando sentimmo un rumore inusuale ed intravedemmo una lunga fila di camion bianchi che non finiva più.
“Ragazzi, arriva il circo “ disse Vaschino con un’aria mista a contentezza e meraviglia.
Era domenica, si stava per andare a pranzo ed arrivava il circo.
Quante cose c’erano da fare quella domenica. Si voleva andare a vedere la partita della Coppa Brenna, c’era da fare l’inventario della cooperativa ed arrivava il Circo.
Troppe cose in una sola domenica.
Il circo Caroli  era un bel circo, di quelli che da noi non si erano mai visti. A mala pena entrava nella piazza della Chiesa. Noi ragazzi eravamo sempre laggiù, perché durante il giorno ci avevano i biliardini su cui si poteva giocare. Mi sembrava troppo in un colpo solo, la sera lo spettacolo con tutte quelle luci, il giorno i giochini. Poi quando fosse andato via,  ci sarebbe sembrato d’un tratto di nuovo tutto vuoto. Ci piacevano le ragazzine del circo, si faceva loro la corte e la sera si ammiravano lavorare e fare acrobazie. Gli spettacoli della sera erano sempre pieni di gente, il Paese era tutto riunito li. Ci avevano anche i leoni ed un cantante uomo che si trasformava da donna.
Un grande spettacolo in un grande paese. Prima dello spettacolo, la sera, mettevano la musica e  ricordo che  mettevano sempre la canzone “Si è spento il sole …..”. Tutte le volte che sento quella canzone penso al circo Caroli. Il Circo Caroli riunì tutto il paese, li sotto a quel grande tendone dipinto di stelle, non c’erano più differenze ideologiche. C’erano quelli di sinistra e quelli di destra, c’erano i notabili del paese e la gente comune, uomini e donne, ragazzi e bambine, tutti riuniti, in un misto di allegria ed ammirazione.
Forse se l’aria  che si respirava sotto quel tendone, ci fosse stata tutto l’anno, tutti ci avremmo guadagnato moltissimo.(Tratto da Ancajano- la porta di Jano- unpublished- rights reserved)
Honest Maverick productions
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