"Benjamin Franklin
Fulmini e saette!
Un libriccino piccolo piccolo che appare e poi, magicamente, sparisce dalla mia vista e, in questo momento, lo cerco disperatamente. Ma dovrò farne a meno mentre scrivo e quindi cerco di ricordare e, forse, è la cosa migliore. Le sue massime restano valide anche oggi, almeno come consigli per una forma di risparmio molto semplice, ma, in buona sostanza, fornisce anche un consiglio di vita molto importante che potrebbe portare molti vantaggi a tutti: evitare le spese superflue. Anche se la sua "strategia finanziaria" piuttosto semplice è molto simile a quella che attuavano le nostre famiglie negli anni del dopoguerra quando i soldi ce n'erano davvero pochi. Ma, forse, oggi, non è più di moda ed anacronistico perché, noi tutti, pensiamo, nel nostro mondo teso al consumo, più al reddito che al risparmio. E non vanno più di moda il senso di sacrificio e la privazione del risparmiare "lira su lira" e neppure il maialino di coccio. Sarebbe anche fuori moda (o forse no?), oggigiorno, riproporre le giornate del risparmio alla stessa maniera di quelle di cinquant'anni fa quando il maestro delle elementari spiegava la "sacralità" del risparmio che derivava dal lavoro e dal sudore dei nostri genitori (anche perché nel nostro territorio i nostri padri facevano il cavatore nelle cave di marmo giallo, i carbonai, i contadini od altri mestieri molto tosti) e puntava anche il dito sulla sua funzione sociale come previsto anche dalla Costituzione. Il senso di sacrificio del risparmiare per mandare avanti l'economia del Paese e quella virtuosa cinghia di trasmissione per la quale i tuoi sacrifici valgono il doppio: sicurezza per te stesso e possibilità di intraprendere per gli altri. Il tuo sacrificio ricompensato con il benessere di tutti. Piccola ma fondamentale premessa dell'economia di base. Molto valida per ulteriori sviluppi dell'economia più moderna. Anche perché, oggigiorno, nei diversi settori del vivere giornaliero (alimentazione, stile di vita etc), magnifichiamo spesso le abitudini dei nostri padri e dei nostri nonni e desideriamo tornare, ad esempio, alla "pasta con le fave" della dieta mediterranea tanto citata ai nostri giorni. Così, forse, per un periodo di tempo, potremmo ricordare i valori semplici di un passato non troppo lontano e presto dimenticato.
Perché il denaro risparmiato evitando una spesa inutile e/o superflua potrebbe fruttare cose positive (anche investimenti) in futuro per tutti. O meglio potrebbe offrire anche occasioni molto proficue per tanti altri. Quindi, tra le tante cose da valorizzare , è l'aspetto virtuoso del risparmio e non solo gli aspetti negativi per gli eccessi. Perché non sono denari fermi ma a disposizione di altri per lo sviluppo della società. Nel Poor Richard's Almanack si danno anche tanti altri consigli di saggezza "finanziaria" e di comportamento "sociale" nelle diverse occasioni che si possano presentare nella vita di tutti i giorni. E si enfatizza il potente motore di trasmissione tra risparmio ed investimento che, alla fine, si autoalimenta. Nozioni semplici ed elementari, ma che tante volte, dimentichiamo. Un chicco di grano di oggi potrebbe diventare tanti chilogrammi di pane in un domani più o meno lontano. D'altra parte come diceva qualcuno:" il noce che ti da i suoi frutti e l'ombra oggi, è stato piantato da qualcuno che non si poneva il problema di chi se lo fosse goduto in futuro". Ma l'economia non è così semplice e presenta sempre l'altra faccia della medaglia e mi verrebbe da pensare che ho capito tutto, anche il vero spirito di tutto il post: infatti voglio andare a fare shopping! E così, poi, grazie anche alle mie spese, potrà risparmiare molto meglio il negoziante. Credo di aver capito bene l'essenza di tutto quanto sopra! Per favore datemi qualche conferma anche voi che è proprio così. Basta scrivere una e-mail all'indirizzo del blog. E comunque attendo le Vostre opinioni ..........prima di uscire di casa .
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