Il martedì grasso – Pankake Day-Mardi Gras. La fine dei sette giorni “grassi”
Mi ricordo che, da piccolo, era un giorno di vera festa perché allora per essere contenti bastava poco.
Ed il Martedì grasso per quello che allora era disponibile non ci si faceva mancare niente.
Fin dal primo mattino la nonna e la mamma che non avevano pigrizia e mai stanchezza avevano già preparato un catino di ceramica dipinto di verde con le striature bianche, riempito di farina. Veniva fatta una piccola buca nella farina e ci venivano messe i tuorli d’uova.
Poi la sera, nel primo pomeriggio, veniva acceso il fuoco nel camino grande e il rito prendeva forma: venivano prima fatti i “cenci” e dopo i “frati” che erano bomboloni appetitosi e ricoperti di zucchero.
Ne venivano mangiati parecchi in quanto non c’erano problemi di dieta; dopo infatti si faceva una bella corsa per i campi.
La sera c’era sempre una festa in casa di qualche contadino vicino di casa che aveva la casa molto grande con la musica che usciva fuori da una fisarmonica luccicante. E prima di mezzanotte tutti a nanna perché arrivava la Quaresima che allora si rispettava davvero.
Ed infatti il Martedì grasso celava un ombra di tristezza perché più le ore passavano e più finiva la festa.(Blog Editor)
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