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lunedì 2 marzo 2009

Un Mondo pieno di ansia





Fino a poco tempo fà si parlava che, nel nostro mondo industrializzato, ci si ammalava  da ansia e da stress  per il troppo benessere; poteva dipendere da crisi di prestazione in qualsiasi campo (lavorativo, sessuale) ma molte volte si parlava di ansia per emulazione e cioè per raggiungere ciò che gli altri avevano in più 
( l'auto più bella, il gioiello, la casa con la piscina).
Anche il nostro mondo sta cambiando il tipo di ansia chesi avvicina di più a quella dei Paesi più modesti:
- mantenere il posto di lavoro;
- ansia per la situazione economica che non capiamo in tutte le sue possibli conseguenze;
- il maggiore nervosimo che riscontriamo nel posto di lavoro.
- mille altre cause, anche comuni, ma che si aggravano con la situazione generale che vediamo fuori.  
In una rivista economica americana, ad esempio, ho trovato un articolo nel quale si asserisce che  il 90% delle persone che non sono state licenziate si ammalano seriamente di stress e ansia nell'arco di sei mesi. Non c'è scritto di quelle che sono già state licenziate.
Il grande Albert Ellis, uno dei più grandi psicoterapeuti del xx secolo,in uno degli 11  punti che causano l'ansia ha indicato, come possibile causa (idea irrazionale):

"Tutte le cose devono assolutamente andare (sempre) come piacerebbe a me, come mi sembra giusto che vadano altrimenti è inaccettabile, intollerabile,insopportabile".

Credo che in futuro la nostra ansia si aggraverà.

H-M. productions - the int. site of "Montagnola- Suavis Locus Ille".  
   

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