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mercoledì 22 luglio 2009

Il destino




"Il gufo che si nutre di topi nel suo rifugio, disse all'usignolo:"smettila di cantare fra le tue belle fronde, e vieni qua nel mio buco, affinchè io ti mangi" e l'usignolo rispose:" io sono nato per cantare qui, e per farmi beffe di te". Non abbiate paura, signori: noi avremo sempre passioni e pregiudizi, poichè il nostro destino è di essere sottomessi alle passioni ed ai pregiudizi: avremo un bel sapere che non dipende da noi avere meriti e talenti più che non dipenda dalla nostra volontà avere bei capelli e belle mani, o essere convinti che non bisogna vantarsi di nulla: continueremo tuttavia ad essere ambiziosi.
Ma spesso il savio soccombe al suo destino, invece di farselo; ed è il destino che fa fare a certi uomini la figura dei savi."(Voltaire - estratto da dizionario flosofico)
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E poi Voltaire continua anche dicendo "un contadino crede che sia grandinato per caso sulla sua vigna; ma il filosofo sa che il caso non esiste, e che era impossibile, data la costituzione di questo mondo, che non grandinasse in quel giorno su quel tal posto".
Ed allora, leggendo quanto sopra, mi è venuto in mente che dovrei vivere ancora più tranquillamente ed in pace con me stesso senza rimuginare spesso sul passato e su vicende che ho accettato a malincuore o pensando a presunte ingiustizie subite o fatte. Io, essendo un microscopico pezzettino dell'ordine di questo mondo, sono stato (e spero di essere ancora un pò) utile così per far sì di non intralciare il supremo disegno che ci soverchia.
Ed anche qualche altro attore del momento saprà, prima o poi, che la sua parte ed il suo copione sta per terminare ma se legge Voltaire non si dovrà rammaricare perchè è stato anche lui molto utile così com'è stato.
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