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mercoledì 8 luglio 2009

Limiti dello spirito umano-Bornes de l'esprit humain





"Questi limiti sono ovunque, povero il mio sapiente. Vuoi forse sapere come mai il tuo braccio ed il tuo piede obbediscono alla tua volontà ed il tuo fegato no? Cerchi in qual modo si formi il pensiero nel tuo intelletto o il bambino dell'utero della donna? Ti do tutto il tempo che vuoi per rispondermi.
E che cos'è la materia? I tuoi colleghi hanno scritto diecimila volumi sull'argomento, e hanno trovato certe qualità di questa sostanza; i bambini sanno che c'è come lo sai tu. Ma questa sostanza, che cosa è poi? E che cos'è ciò che tu hai chiamato spirito, da una parola latina che vuol dire respiro, non potendo far di meglio perchè non ne hai l'idea?. Guarda questo chicco di grano che getto in terra, e dimmi come mai germina per produrre uno stelo con su una spiga. Spiegami perchè il medesimo terreno produce un pomo sulla cima di quella pianta, e una castagna sulla pianta vicina. Io potrei farti un volume in fo-lio tutto di queste domande, alle quali tu dovresti rispondere solo con queste quattro parole: non ne sò nulla. E tuttavia tu hai preso la tua laurea,................e credi di aver acquistato il diritto di giudicare ciò che non capisci.
Il motto di Montaigne era"Che so io?" ed il tuo invece è .Che cos'è che io non so?."
(Voltaire- diz. Filosofico)
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Le parole giuste e crude di Voltaire fanno fare un bel bagno.... nel mare della "modestia".
Se effettivamente non riesco a capire di cos'è fatta la materia sulla quale cammino, faccio l'orto, scavo una buca e non capisco per bene neppure come si forma un'oliva matura e che influenza ha la natura, il sole e la luna ed i pianeti su tutto quello che mi circonda, cosa mi dovrebbe importare di guardare e giudicare il mio prossimo, criticarlo od invidiarlo. Lui è un povero diavolo come me, che vive questo lasso di tempo meglio che può ma, come me, non sà da dove viene e dove stà andando. Forse a mala pena sappiamo cosa facciamo nel presente. E poi sono le cinque, poi le sette, poi le undici ed andiamo a dormire e domani quel mistero cosmico dell'alba riapre questo grande e splendido treatro di cui siamo attori o meglio comparse ma il Grande Regista fa sempre intuire la sua magnifica Potenza. Ed allora ci sarà l'attore migliore, quello che recita meglio, quello che fà finta di recitare......ma sempre piccole comparse restiamo. Anche quelli che prendono appunti, con aria affancendata, nelle tante riunioni e pare che, senza loro, il mondo fatichi ad andare avanti.


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