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domenica 6 settembre 2009

L'esteta di....... campagna







"L'estetica nacque "ufficialmente" nel 1750 con la pubblicazione del libro "Aesthetica" da parte di Alexander Gottlieb Baumgarten, e da questi intesa come "scienza del Bello, delle arti liberali e gnoseologia inferiore, sorella della Logica". In pratica, preposta allo studio dei concetti di Bello come categoria a sé stante e con propri criteri di valore; delle arti liberali, ovvero delle attività oggi definite come artistiche, ad esempio la pittura o la danza; infine, "gnoseologia inferiore" in quanto intesa come studio delle percezioni sensibili, della conoscenza ottenibile attraverso i sensi opposta e complementare a quella ottenibile attraverso la mente: il termine greco "aisthesis", difatti, indica le informazioni ricevute attraverso i sensi e il corpo, e da questo termine Baumgarten deriverà il neologismo "aesthetica"."

Non sono amante del bello di per sé, nè un grande intenditore di arte o di architettura.(ma non buttiamoci troppo giù quando la gente si tira sù). Ma il bello si nota subito e mi riferisco solo alle cose create dall'uomo. Non parlo delle cose bellissime ma che l'uomo ha trovato.A volte tenta in qualche modo di modificarle ma ci riesce a fatica e a volte farebbe bene a lasciarle stare. Mi riferisco ad esempio alla natura, ai fiumi, ai laghi, al mare ed ......alla donna. La perfezione di queste creature non dipende da noi e ci conviene ammirare e fare poco più. Mi riferisco a cose molto più semplici, come l'arte che è già un'espressione raffinata ma non solo, ma, ad esempio, all'architettura di tutti i giorni ed alle costruzioni del passato. Ieri ad esempio mi fermai al cimitero ed alzai gli occhi. Sopra ci sono dei campi con delle prese che scalano la collina e l'occhio mi si soffermò su quei muretti antichi pieni di borraccina dalla quale venivano fuori delle pietre biancastre e grigie. Erano muri antichi e costruiti a secco, fatti in modo semplice ma gridavano il "bello". Non si sa bene di che epoca sono nè da chi furono costruiti ma nel loro costruttore era presente, per forza, un senso estetico non indifferente. Cosa che, a mio avviso, si riscontra raramente nelle costruzioni moderne e sono sicuro che non è solo questione di costi ma solo di fantasia e di progettare con "genio e fantasia" e, quindi, parlare al futuro. Ad esempio una longarina messa ad architrave e tinteggiata di rosso può dare un senso artistico anche ad una costruzione modesta: pur non esendo un esperto di architettura anche se ne sono sempre stato appassionato, ritengo che l'accoppiamento, fatto bene, tra il moderno e l'antico, in un'opera di restauro, come si vede a volte in certe metropoli nordiche, possa, a volte, contribuire a creare il bello nel vecchio e nel moderno. Il bello non è per forza esclusivo di alcuni grattacieli sontuosi che sono stati costruiti di recente in giro per il mondo, ma, a volte, è fatto di cose semplici messe in modo appropriato.
Un pò come la vita ed i muretti dei campi che reggono le prese ormai da secoli.


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