Cinque giorni fà mia figlia torna a casa con un raffreddore tremendo, tosse e starnuti a volontà. Dentro di me pensai ecco ci sono. Come quando lavoravo, appena qualcuno aveva un virus influenzale il primo a beccarlo ero io. Poi dentro di me il virus sembrava avere una grande fonte di ispirazione, un habitat come minimo confacente e faceva tutto il suo corso in maniera molto più potente che in quello che me lo aveva attaccato. Forse dipende che da piccolo ho avuto due volte il broncopolmonite, forse che sono un fumatore, forse che il mio organismo si lascia aggredire in modo particolare e l'insetto si trova particolarmente bene nel mio ormai collaudato e malmesso corpo. Ma questa volta ognuno è più guardingo ed anch'io ho ascoltato tutti i sintomi di questa nuova bestiola. Subito mi è apparso differente, più potente in alcune forme sinusidoidi, nel mal di testa e specialmente nella bronchite. Ed infatti mi ha lasciato una brutta bronchite e stasera devo fare una corsa dal medico che mi aveva ordinato delle analisi che io ho fatto quando ero influenzato; poi siccome c'è qualche valore sballato devo ritornare a ripeterle dopo che mi è passata la bronchite per curare la quale devo prendere altri medicinali e fare degli accertamenti, passati i quali ne devo fare degli altri per altri motivi e poi dei raggi rx. Al vecchio dottore di quando ero ragazzo che mi aveva diagnosticato due volte il broncopolmonite e che, poi, mi salvò la vita diagnosticandomi in tempo una brutta peritonite, bastava un visita accurata ed un'occhiata sullo stato generale del paziente per vedere di cosa si trattava e raramente si bagliava. Ora è tutto un dilemma, dappertutto tu ti rivolga: ah dimenticavo: sarà stata l'influenza normale o quella "del suino" a lasciarmi questo scombussolamento generale e visto che sembra che la mia Regione abbia i vaccini "suini" dovrò farmela visto che in passato ho avuto patologie croniche? Mi verrebbe la voglia di andare a fare una bella dormita invece di andare all'ambulatorio. Ma devo andarci altrimenti in casa mi dicono che io non mi curo mai e che lo devo fare non solo per me stesso ma anche per chi mi sta vicino.
Intanto vengono fuori nuove notizie sull'influenza. Mi verrebbe la voglia di definirla quest'anno l'influenza "del passo double", come il famoso ballo che veniva eseguito nelle più prestigiose balere. Speriamo che nel frattempo, a forza di incavolarsi, non venga fuori anche qualche sintomo di "ballo di San Vito", così potremo andare più saltellanti nel cerchio infernale alla ricerca della propria salute che, a volte, a mio giudizio, si rischia di perderla solo per curarla.
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