Voglio chiudere la settimana "rinchiudendomi" nella Montagnola. Sento la necessità di farlo per l'attaccamento alla mia terra ed anzi mi riprometto, tra un pò di tempo, di aprire una sottopagina del blog dedicata alla storia ed ai personaggi che vi hanno vissuto.E non mi vorrei limitare ai personaggi famosi a livello mondiale e, molte volte, dimenticati o sottovalutati da noi (non so perchè... ma qualche ragione ci deve essere) come Baldassarre Peruzzi, il Beccafumi, le famiglie storiche (I Chigi, gli Aldobrandeschi), il papa Chigi (Alessandro VII), ma anche i personaggi più moderni che hanno lavorato anche intellettualmente sulla nostra zona con lavori degni di nota. Voglio citare molti storici che hanno narrato della nostra zona, gli apprezzamenti degli stranieri. Ma anche tanti personaggi comuni che si sono messi in mostra per qualsiasi cosa, anche i più modesti, sempre ricercando l'educazione e la riservatezza che vuole caratterizzare questo blog. Vorrei ricordare anche le opere moderne che parlano della nostra zona. Ed un'opera più moderna, nella quale io, da profano ma nato e cresciuto senza secondi fini in questa terra, ho sempre apprezzato e mi ci sono sempre ritrovato più che in tante altre. Se avessi avuto la capacità di farlo, l'avrei scritta in quel modo e quindi a me è molto cara e la tengo sempre vicino:"Suavis Locus Ille " del Professor Giovanni Boetti. Una bellissima descrizione della nostra terra che rispecchia tutti i sentimenti di chi, come me, vi è nato, vi è vissuto e vi 'è molto attaccato. E che anche a 10000 chilometri di distanza ha sempre ricercato riferimenti a questa Terra. In futuro cercherò di farlo nel migliore dei modi, con l'aiuto di Internet, di Google, di e-book e di tutti quelli che potranno, se vorranno,(speriamo) darmi una mano. Ma io come, su questo punto, andrò avanti comunque con le mie scarse capacità e mezzi , ma senza secondi fini, ma solo e, questo l'assicuro, per l' attaccamento: persino alle piante, agli alberi, alla strada, alle sue curve ed ai suoi ponti ed ai viottoli.
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"Si celebrava un altro grande personaggio del mio Paese, la commemorazione del cinquecentesimo della nascita di Baldassarre Peruzzi avvenuta nel 1981.Anche in quella occasione penso che la gente del Paese fu lasciata un po’ in disparte quantomeno lasciata ai margini. Almeno per me fu così.Penso che certe occasioni dovrebbero essere lasciate organizzare solo dalle persone del Paese che eventualmente invitano, se necessario,alcune personalità.Mi è sempre data l’impressione che i personaggi del mio Paese siano stati come un po’ snobbati dalle Autorità, salvo poi accorgersi, andando per il mondo, della piccineria "locale". Nel caso di Baldassarre Peruzzi me lo sono ritrovato davanti nel Metropolitan Museum di New York. Rimasi circa un’ora davanti a guardare il suo autoritratto in silenzio ed, in quell’occasione, mi passarono per la mente mille cose della mia vita, delle mie esperienze di campagnolo che in quell’occasione si trovava a settemila chilometri di distanza con un personaggio illustre raffigurato nel più importante museo del mondo e dove c’era scritto “Born in Ancaiano- Siena-Italy 1481’. Una guardiana del museo di colore, non troppo giovane e grassoccia, si alzò dalla sedia dove normalmente siedono i guardiani, e mi si avvicinò; si allungò con le spalle per guardarmi in faccia e mi disse” Allokay, sir?”. Risposi di si. Forse pensava che studiassi un piano per un furto al museo. Certo, non poteva pensare che stavo guardardo lo sfondo dell’autoritratto per vedere se riconoscevo qualcosa dei miei posti. Ci ritornai altre due volte a vedere quel quadro.(tratto da "Anchaiano - la porta di Jano" - still unpublished- rights reserv.).
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BUON FINE SETTIMANA E BUONA DOMENICA
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