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lunedì 7 dicembre 2009

Quanto pesa l'anima? Un numero perfetto.

"Il dottor M.D. Duncan MacDougall, dell'Università del Massachussets compì una serie di ricerche al termine delle quali si disse certo di aver scoperto che il corpo umano, alla sua morte, sperimenta un'immediata perdita di peso di 21 grammi, cosa che, secondo il dottore, sarebbe il risultato della fuoriuscita dell'anima dal corpo.

La differenza di peso tra l'uomo vivo e l'uomo morto sarebbe dunque di circa lo 0,025%, e questa sarebbe la 'sostanza' misteriosa di quella 'cosa' che chiamiamo anima.

Da allora, si è molto discusso sull'argomento, e, chiaramente, filosofi della scienza hanno fatto notare che se l'anima è qualcosa per definizione im-materiale, non dovrebbe avere nessuna consistenza, neanche quella dei famosi 21 grammi.

Ma Duncan MacDouglas avrebbe obiettato di aver compiuto gli stessi accurati esperimenti anche su alcuni cani, senza trovare tracce di quel 'cambio di peso' inspiegabile.

Dunque, il mistero prosegue. E mi meraviglio che non ci sia qualcuno che al giorno d'oggi si prenda la briga di ripetere - con i mezzi più sofisticati che oggi sono disponibili - gli esperimenti di MacDouglas e di confutarli."

(21 grammi è anche un film statunitense del 2003 diretto da A. Gonzales Inarritu)
Uno studio del 1907 (che se interessa potete vedere cliccando qui) stabilì che il peso dell'anima era di 21 grammi. A parte la curiosità si stanno diffondendo nuove teorie sulla misurazione dell'immateriale, ad esempio prendendo come spunto il carico psicosomatico che ciascuna azione può provocare. Nel 1967 T. H. Holmes, Rahe, Masuda, Wyler, Harmon e altri, di Seattle, hanno proposto la S.R.R.S. (Social Readjustment Rating Scale) che dovrebbe misurare il «valore stressante degli eventi» o almeno di un elenco di 43, ricavate statisticamente da inchieste campione - variano da un minimo di 40 a un massimo di 1.080. Ad esempio fidanzarsi provoca un carico di 100, innamorarsi un carico di 300 e così via. Ma allora se possiamo pesare l'anima, valutare quanto incidono gli eventi sul nostro organismo e via di seguito, viene spontaneo pensare che tutto dipende da:

"In ogni aspetto della vita e dello
universo, si nasconde un numero.
Frattali, materia... C'è sempre
un numero che ci urla qualcosa.
Quello che cerco di far
capire ai miei studenti
è che i numeri danno accesso
alla comprensione di un mistero...
che è più grande di noi."

Christina: "Come accade che due
sconosciuti si incontrino?"

Lui: C'è una poesia di uno scrittore
venezuelano che inizia così:
"La Terra girò per renderci più vicini,
girò su se stessa e su di noi,
finché ci riunì in questo sogno."

Devono accadere tante cose
affinché due persone si incontrino.
Insomma, la matematica è tutto questo".

Ma forse c'è da dire anche che l'anima molti giorni può essere molto leggera, altri molto pesante e così nei vari passaggi della vita. Forse dipende dal giorno....ma anche quello è contrassegnato da un numero. E devono capitare tante cose insieme perché due persone si incontrino, e quindi quando questo succede dovrebbe essere un evento salutato con molta gioia.
Quante cose noi, piccoli uomini, dobbiamo forse ancora imparare.............
Arrivederci a domani l'altro
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