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martedì 26 gennaio 2010

Quando Archimede si vendicò


In un famoso giornale economico italiano ( il più famoso in Italia) è riportata, sabato scorso, la notizia che una nota azienda tedesca produrrà in joint venture con una società italiana il cuore delle centrali solari del futuro. Quello che stupisce di più in questo contesto non è che, finalmente, si va verso una fonte primaria di energia, la più naturale possibile sia perchè ecologica e pulita sia perchè è sempre stata lì a dirci: non lo vedi sono qui, prendimi. Ma piuttosto i principi secondo i quali vengono realizzate queste nuove tecnologie che potenziano l'energia solare e che anzi portano la temperatura, prima di azionare le turbine, a 550 gradi centigradi. I principi sono dati dalle idee del premio Nobel Prof. Rubbia ed , addirittura, si rifanno a quelli dello scienziato dell'antichità Archimede. La tecnica denominata"energia solare termodinamica a concentrazione" è quella che concentra il calore del sole facendo ricorso a specchi. Il principio fu individuato da Archimede, ucciso nell'assedio di Siracusa da parte dei Romani. Ed ora mi è venuto in mente quando ero sui banchi di scuola delle elementari e quando il Maestro ci diceva che gli specchi messi da Archimede riuscivano ad incendiare le navi romane al largo. Ed io andavo a casa,prendevo lo specchietto che il mi babbo utilizzava per fare la barba e provavo il principio con un piccolo gruzzolo di foglie messo nell'orto. Ed allora mi viene da dire: quanto sarebbe corto il rapporto spazio/tempo se non ci fossero generazioni di individui che riescono a dilatarlo perchè si credono troppo furbi e, per forza, innovatori! E con questa nuova tecnica forse,un giorno, avremo tanta energia da sfruttare anche per quel piccolo scoiattolo che potete vedere cliccando qui.


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