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giovedì 28 gennaio 2010

Whatever fever .... scusi, ha qualcosa di antico?


Sarà senz'altro dovuta alla mia impressione o al mio senso innato di contraddizione, ma alcune cose per me vanno così. Senz'altro,però, saranno soltanto impressioni personali da tenere in scarsa considerazione. Dal primi giorni del nuovo anno lotto con l' influenza, la bronchite, la tosse e chi più ne ha più ne metta. Anzi io, che, quasi mai, ho avuto la febbre, tendo ad avere la sera qualche linea. Ma sono la tosse e la costipazione ad avere la meglio. E questo sin da ottobre.L'unica consolazione, se così si può dire, è che in casa mia sembra il Lazzaretto del Manzoni. Mia figlia è dovuta stare 10 giorni in ospedale per un broncopolmonite e, mia moglie, che molesta sempre per il fumo, essendo accanita "antifumatrice" è caduta lo stesso nel perimetro dello stesso virus anche se in forma, forse, meno acuta. Ma torniamo a me ed alle mie tribolazioni: forse con un senso di piccola preveggenza, questo blog, l'anno scorso, aveva fatto molti articoli sulla "pork fever", fin dal suo primo apparire in Messico, sempre in forma scherzosa. Ma, da persona comune, e a mio personalissimo avviso, qualcosa nel virus di quest'anno, o che sia di origine suina o di altro tipo e questo non lo so , sembra avere davvero qualche caratteristica più accentuata. Almeno questa è la mia impressione da comune cittadino non troppo intelligente, ma comunque costipato. Prima di tutto, almeno nel mio caso, l'influenza sembra più persistente, con fasi ricorrenti; un giorno sembra quasi passata e poi il giorno dopo la tosse ed il mal di gola ritornano. Fosse stato riscontrato solo su di me che sono un accanito fumatore, poco male; la causa sarebbe quella: il maledetto fumo. Ma altre persone a me vicine hanno suppergiù gli stessi sintomi. Un mio amico, vedendomi in questo stato, mi ha detto che lui, su consiglio del farmacista, fin da settembre fa una cura a base di pasticche da prendere per circa un mese. Mi riprometto di consultare il farmacista, ma ormai per il prossimo anno. Io presi una bruttissima broncopolmonite nel 57, quando ero piccolissimo, e quasi ci lasciai le penne. Per giorni ebbi la febbre a 40. Fu il bravissimo medico di famiglia, da solo, a diagnosticarla dopo un'accurata visita, e prendersi la responsabilità di curarmi a casa con gli antiobitici di allora che erano in piccole confezioni di vetro con il tappo di gomma rossa. Li ho ben presenti, anche perchè efficaci come uno sciroppo, non troppo gradevole al gusto, ma che faceva passare la tosse. Ora è da settembre che "urlo" che ho la bronchite, ho preso sciroppi, su consiglio medico e non, pasticche, una forma di antibiotici (l'unica a cui non sono allergico, perchè nel frattempo sono diventato allergico a quasi tutto), antipiretici e mille altre cose. Niente, tutte medicine nuove, quasi sempre di produttori almeno a me poco conosciuti ma certamente non di grande fama internazionale, con nomi strani che prima non esistevano, con foglietti chiari per l'uso e con mille controindicazioni. L'unica cosa in comune: almeno a me, non mi hanno fatto proprio nulla. Ho chiesto personalmente i farmaci di automedicazione di 50 anni fà: alcuni hanno cambiato nome e non ci sono più: qualcuno l'ho trovato, ho riassaporato il gusto di allora ed almeno il mal di gola me lo hanno fatto passare. Alla barba del principio attivo!. Basterebbe, forse, ritrovare anche quel vecchio sciroppo schifoso ma tanto efficace. Non mi ricordo il nome ed allora mi tengo la bronchite oppure.......vado al pronto soccorso. Porca miseria......potessi avere la macchina del tempo!.
Forse per alcune cose, sceglierei il tasto "backwards" e terrei il dito ben pigiato per diverso tempo.


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