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lunedì 29 marzo 2010

Ci meritiamo tutto quello che abbiamo trovato?

Sono stato, come al solito, in campagna ma stamani era una mattinata speciale: era un concerto di suoni, non c'era più il silenzio delle stagioni fredde. I suoni li facevano gli uccelli, di tutti i i tipi,rondini, rondoni, passerotti, persino i piccioni. Quelli selvatici. Era davvero un'orchestra con una musica insistente che si librava nell'aria e poi in terra c'erano i fiori selvatici. Un vero risveglio, un vero concerto, un'aria salubre, mite che corroborava anche me che non sono proprio in forma perfetta. Ma mancavano le persone, i cosiddetti cristiani, non c'era un'anima.Vengo a casa ed accendo la televisione. Da una parte c'è la frenesia dei risultati elettorali, dall'altra una sfilata di moda con tutte le modelle piene di profumo, di charme, di vestiti meravigliosi. Altre persone che sono a fare shopping, almeno lo dice la tv, per le festività pasquali.Tutto in città dove la gente brulica e dove la gente richiama altra gente. La gente vuole lottare e confrontarsi con altri suoi simili nel luogo più comodo possibile, tra le luci delle vetrine, nella confusione più sfrenata. Perchè dove c'è confusione l'uomo si trova bene, non sopporta il silenzio del cosmo, i canti degli animali. Perché non li capisce e perché lo fanno pensare. E questo succede anche a me. Quando ero in contatto per lunghissime ore tutto il giorno con altre persone nella frenesia del lavoro e del confronto, mi sembrava di essere invincibile perché, in quelle condizioni, non viene mai in mente di essere piccoli esseri in un ambiente che non capiamo che ci abbiamo trovato, che non ha fatto nessuna istituzione o personaggio umano.Questo cambia il rapporto tra uomo ed il resto. E non basta, poi, che dopo il pranzo di Pasqua, dopo essere sazi, fare i "cowboys" della domenica per smaltire i bagordi. Allora si sposta il baricentro: dalla città alla campagna ma portando, per un giorno, i problemi di quest'ultima in campagna, giusto per non pensare e per prendere la prima abbronzatura.E poi,di nuovo, tutti nella bolgia civilizzata.Mentre sto scrivendo ascolto un programma alla TV, parlano ancora di San Remo, della protesta finta dell'orchestra e c'è la presentatrice che sembra molto sicura di trattare argomenti di grande importanza. Bene, molto bene; allora viva il concerto dell'Orchestra Naturale che ho ascoltato stamani mattina.

H.M. productions-Int. Site of Montagnola- Intell.rights reserved.(Little better than nothing).

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