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martedì 30 marzo 2010

Il lusso di esistere.

A volte sembra una società spersonalizzata, dove si esiste solo con i numeri. Prendi un caffè e per il barista sei solo l'89esimo caffè della mattinata. Vai a votare e sei solo il 162 votante della tua sezione.Vai al ristorante e diventi un tavolo numerato.Bella soddisfazione.Vai sul web e vedi tante tante lamentele per mille motivi. Ora, ad esempio, ho trovato sulla rete quelle di una ragazza universitaria che è in crisi per il suo percorso di studi universitario.Un breve stralcio:
" Parto dal presupposto che purtroppo da qualche mese è arrivata la presa di coscienza di aver sbagliato totalmente ad intraprendere la strada della psicologia, perchè non sono tagliata per il percorso lungo e difficile che mi attende dopo la laurea, ormai vicinissima (4 mesi). Non mi riconosco più nella ragazza che per tanti anni ha pensato solo allo studio mettendo a tacere tutti gli altri bisogni della sua mente e del suo corpo, non ho più voglia di studiare, non me ne frega più di niente....troppe opportunità ho perso, troppo poco ho goduto, sento di aver seguito una strada che non è la mia, che non fa per me, che è troppo per me....forse per compiacere aspettative di genitori e parenti e professori. Ora sento che sto solo perdendo tempo, che non sto facendo nulla di utile........vorrei lavorare, vorrei costruirmi un'indipendenza...vorrei cambiare vita......omissis."
Credo sia una delle facce del lusso di esistere, di darsi da fare per emergere, per saltare tutti gli ostacoli che ti vengono messi davanti. A volte la gente cede non ce la fà, in tutti i campi. Io che sono di un'altra generazione ho mille altri problemi, ma sento che mi portano, piano piano, alla stessa crisi esistenziale. Dove ti rigiri vedi un mondo rivolto solo ed esclusivamente alle cose materiali, dove la cultura non conta quasi più niente e dove si tende a non approfondire i problemi. I problemi si elencano, quando va bene, ma non si ha la voglia o la capacità di cercare le soluzioni. Allora, oggi, Martedì Santo del 2010 la voglio fare proprio breve: cosa facevamo 50 anni fà a quest'ora?.Si sceglievano le uova e si mettevano da parte per fare la schiacciata; poi si ripuliva il forno, si andava a fare un pò di legna per il fuoco e si preparava il succo di cipolla per colorare le uova di Pasqua delle galline. Oggi si viaggia in rete e si vede qua e là : last minute, vacanze pasquali, prezzi convenienti. Per ritemprarsi il corpo, le membra e farsi qualche sauna. Basta ho capito già tutto. Per oggi mi fermo qui.Anzi devo correre dal tabaccaio a giocare il superenalotto. Se vinco faccio 365 saune all'anno, tutti i giorni. Ma, poi, sarei proprio sicuro di esistere davvero?

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