Secondo Kant la fantasia è "Immaginazione produttiva, che coincide con la funzione delle intuizioni pure di spazio e tempo".Senza andare indietro al tempo della nostra gioventù quando si esaltava troppo la fantasia anche se solo a parole,secondo molti anche oggi, occorrerebbe molta più fantasia in tutte le occasioni anche quelle di tutti i giorni e di piccolo e medio cabotaggio. Senza dubbio occorrerebbe molta più fantasia allorquando le situazioni esterne mutano ed occorre ingegnarci per tentare di trovare altri sbocchi ed altre vie.Ad esempio un manager senza fantasia, a mio avviso , diventa un centro di pura burocrazia che si limita a riempire fogli e fogliacci, magari fornitegli da qualche società di consulenza. Non ho mai ben capito il ruolo di tali società perché mi sono sempre domandato, ovviamente sempre a torto, che se avevano tutte quelle qualità che dicono di avere le userebbero per loro stessi. Un pò come tutti quei manuali che ora stanno arrivando anche da noi, ma più che altro di origine americana, che insegnano metodi e strategie per far soldi o quantomeno per avere ottimi rendimenti sui capitali. Diceva uno dei maggiori investitori mondiali che se quelle società avessero tutte quelle qualità le impiegherebbero per loro e non perderebbero tempo a scrivere libri. E' vero. E' un pò come quando si prende atto solamente delle crisi aziendali esistenti, si dà la colpa alla crisi globale, alle mutate situazioni di mercato che sicuramente hanno il loro grande peso, ma non si esaminano mai le strategie pregresse, le decisioni dei managers, la loro qualità, le loro scelte imposte e mai o poco controllate perchè, per assunto, quello lì deve essere capace al di sopra di ogni sospetto, per forza, quasi per diritto divino.
E non ci domandiamo mai se con un pò più di fantasia non si fosse potuto evitare quella situazione o addirittura essere in quella opposta. Perchè la fantasia porta anche all'empirismo ed in situazioni difficili occorre avere la forza di sperimentare, magari anche cercando di ricordarsi di esperienze simili e lontane nel tempo.Ed ecco che siamo già arrivati all'esperienza. Quello a cui, oggigiorno, viene dato, davvero, poco valore. Anche perchè chi ha esperienza, ha anche una certa età e non è scattante e dinamico come un giovane e, sicuramente, meno bello a vedersi. Nelle vecchie famiglie contadine il nonno, anche se un pò rimbambito, veniva messo sempre a capotavola ed ascoltato attentamente anche se faticava a parlare. Ma allora viene da domandarsi:dalla fantasia all'esperienza o viceversa? Forse, anche questa volta, è il solito cane che si morde la coda. Come il simbolo di questo blog.
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