All'inizio sono partito con il caos perchè è caos la voglia di conoscere, di vedere, di scoprire quel mistero meraviglioso che è la vita. E' il caos delle corse in bicicletta della giovinezza, di scoprire veramente tutto; il cibo, gli elementi fondamentali come l'acqua, il fuoco, il sapore della terra. Il caos dell'adolescenza, con i mille tumulti e quella voglia di godersi la vita con il disordine entro i limiti. Poi i primi obblighi, la scuola, l'educazione civica e la religione e, piano piano, entra nella vita il concetto di ordine che si accetta malvolentieri, perchè ordine presuppone limitazione. Ed allora bisogna trovare un compromesso tra il caos e l'ordine che è, almeno nella mia accezione, necessario ma limitativo se non altro della fantasia. Mi ricordo, nei miei lunghi anni da impiegato, i colleghi maniaci dell'ordine che non sopportavano il disordine della mia scrivania, quelle vecchie pratiche consunte messe alla rinfusa e non potevano capire come facessi a ritrovare tutto. Certo questo fatto poteva dare il senso di "negligenza", non faceva look, era contro i principi delle scrivanie linde e pulite come tavoli operatori delle scrivanie della maggior parte dei managers , ma che a me facevano tanta tristezza e che mi davano tanto senso di vuoto. Scrivo questo anche perché non ho mai capito se avevo ragione io o avevano ragione loro. Poi ho letto alcune cose sulla spinta propulsiva del caos e mi sono molto rincuorato. E forse il disordine serve per dare un pò di colore alla vita, alle cose, alle giornate. Ma solo con quello si rischia di vagare senza meta.Ed allora mi sono chiesto che, forse, anche in questo caso bisognava trovare un compromesso tra una montagna di carte alla rinfusa ed un tavolo vuoto che sembrava dire "ho poche idee, mi baso sull'abitudine". E' la metafora della vita:adeguarsi sempre all'abitudine o cercare di crearla noi la nostra vera abitudine.
Non lo so, ma credo di pensarla un pò come Henri Adams, anche se riconosco che l'ordine, molte volte, è una buona strada per la volontà di fare e costruire le cose. Ma se prima non c'è stato il caos nella nostra mente la costruzione rischia, a mio parere, di essere molto povera e forse un pò instabile.
Il caos spesso genera la vita, laddove l'ordine spesso genera l'abitudine. | ||
Henri Adams
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