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mercoledì 30 giugno 2010

Pomodori a colazione?

Qualcuno, che mi conosce bene, mi ha accusato di essere troppo complicato e pedante nei miei post. Pazienza è un modo di esprimersi, di viaggiare secondo propri canoni nel lungo e difficile cammino della vita. Comunque dietro ad ogni frase cerco di mettere un significato: quando ieri parlavo di "Architettura a colazione" prendevo a spunto uno dei bellissimi romanzi americani di letteratura moderna di Pamela Moore, da cui è stato tratto anche un bel film. Si intitola "Cioccolata a colazione" e mi ricordo di averlo letto da adolescente tanti e tanti anni fa in edizione economica "pocket" da 500 lire. Ma oggi cambiamo completamente argomento ed andiamo su un aspetto molto più importante per la salute di tutti i giorni. Il tema: la frutta e la verdura colorata sono fonte di salute per quasi tutti gli aspetti. Volete una prova: il pomodoro!.Ad esempio quello san marzano bello maturo che si taglia in due e che viene anche pubblicizzato ironicamente in uno dei pochi simpatici spot televisivi. Ha mille proprietà benefiche perchè ricco di licopene. Il licopene è il carotenoide predominante nel plasma umano, in cui le concentrazioni variano da 0.22 a 1.06 nmoli/ml. La concentrazione media di licopene nel plasma varia ampiamente nelle diverse popolazioni, riflettendo il consumo di pomodoro e suoi derivati. Ed infatti il nome scientifico del pomodoro è solanum lycopersicum. Come si vede nulla viene per caso: oltre al licopene c'è sempre il Sole di mezzo. Quel Sole che ci sveglia ogni mattina, ci dà energia gratuita e ci dice: puoi andare avanti anche oggi. Male che vada ci sono sempre io a darti fiducia e forza per tirare avanti.
Pomodori a colazione?






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martedì 29 giugno 2010

Come in un romanzo:"architecture" a colazione!....ed in mezzo all'orto.

(Allegory of Prudence-Los Angeles County Museum of Art )Click to see image

Guardavamo il panorama io e il mio amico pensionato. Lui aveva sentito alla TV che il 60 per cento del patrimonio artistico mondiale è nel nostro Paese e che è una ricchezza inestimabile. Molto di più di un concorso di bellezza o di ballo o di una sfilata di moda. Su questo, penso, che quasi tutti possiamo essere d'accordo. Io, da campione mondiale della polemica, ma sempre onesta, perchè indirizzata solo alla ricerca di una irraggiungibile verità, stamani non avevo voglia di polemizzare.Ma lui, conoscendomi, non c'aveva tanta soddisfazione perché non avevo reagito come si aspettava. Poi, ad un tratto, non ho potuto più resistere e gli ho detto:" Guido, voltati, guarda il campanile della Chiesa". "Cosa sono quelle belle piante sopra il tetto, forse un giardino pensile?". "No", mi ha risposto lui "sono solo i numerosi piccioni che, forse, c'hanno portato dei semi di fico e poi sono cresciute le piante che vivono nel guano dei piccioni". "Bene", ho risposto io " quella Chiesa è famosa in tutto il mondo, la si trova su Wikipedia, su Google, su Yahoo". E lui ovviamente "strabuzza" gli occhi. "E' un'opera giovanile del Peruzzi che, prima di andare a lavorare per abbellire il nostro Paese, dandone molti meriti gratuiti anche agli altri, disegnò quella Chiesa perché era del suo paese natale. Ed infatti Chiese a lui attribuite e simili si trovano in città, alle Volte Alte ed in molte altre zone. E guarda quel numero scritto sopra la cupola. E' l'anno 1519 quando il grande architetto aveva 38 anni, ma lui l'aveva disegnata diversi anni prima. Poi fu restaurata nel 1600 su volere di Alessandro VII, perché era stata danneggiata dalle truppe imperiali nel 1554". "Ed ora è così poco curata", mi replica lui. Io, non avendo proprio voglia di andare a fondo alla questione, mi sono limitato solo a dire"ma forse potrebbe assumere, così com'è messa ora, un tono di "ancient architecture" e poi non è così tanto male". "Oltretutto, qualcuno di quelli che "conticchiano" una volta mi redarguì perchè mi disse che il Peruzzi non c'entrava niente, che aveva fatto tutto un altro architetto (senza dirmi il nome) e che io dovevo fare il mio mestiere e che, forse, avevo tanti problemi anche lì." Io non risposi allora, ma sul mio mestiere avrei voluto dirgliene quattro. Ma pensai :" non ti curar di loro(lui) ma guarda e passa e, poi, in fondo l'architettura delle mie zone la voglio anche con un pò di fantasia. Mi piace che mi faccia anche sognare, simpatico bellinbusto da esportazione!". Poi quel tizio l'ho ritrovato tante volte abbracciato ai potentati locali." Era felice, si vedeva dagli occhi, si dimenava mentre prendeva il caffè, forse si congratulava e, allo stesso tempo, aspettava congratulazioni. Forse è un mondo a cui non sono più abituato, sono molto sorpassato come dice Guido. Poi, come se fosse stata una cosa "architettata" ad arte tre piccioni sono passati davanti a me. Avevano degli stecchi in bocca e mi sembravano contenti anche loro. Forse perché, questa volta, si sentivano un pò protagonisti anche loro senza neppure andare in padella.

A design for an organ case

H.M. productions- Int. Site of Montagnola_Intell. rights reserved(Little is still better than nothing or not?)

Ps: preso da tanta arsura e, dopo attento esame, ho stabilito e deciso, ma solo su me stesso, un fatto importante: nel periodo estivo i post non avranno cadenza giornaliera, ma solo saltuaria durante qualche giorno della settimana. Come si conviene, per molte cose, in "the summer time". (H.M.)

lunedì 28 giugno 2010

Come la faccio? Secondo la proporzione aurea.

Stamani parlavo con un vecchio muratore in pensione, mentre ero intento a studiare come potevo rifare una vecchia aiuola intorno ad ulivo. Erano diversi giorni che la studiavo ad occhio ed ero indeciso se farla tondeggiante , quadrata, o rettangolare. Anche l'amico muratore non si esprimeva. Poi, ad un tratto, mi è venuto in mente un vecchio post che avevo fatto nel mese di Marzo di quest'anno ed ho esclamato ad alta voce.:"la faccio secondo la proporzione Aurea" dimostrando un tono di autoconpiacimento per aver risolto il problema. Assieme all'amico muratore c'era anche un pensionato anziano che tutte le mattine viene a trovarmi. Era un vecchio amico anche di mio babbo e, quindi, basta quello per trattarlo con riguardo. Loro si sono guardati ed hanno sogghignato, mentre io li scrutavo senza farmene accorgere. Il pensionato, che molte volte si definisce tuttologo, mi ha detto: "o codesta"?." L'ho fatto anch'io il muratore, sai bellino e codesta cosa non l'ho mai sentita neppure dal geometra". L'altro muratore era più guardingo. Poi mi ha detto che una volta, quando lavorava in città, gli sembrava che un ingegnere avesse detto qualcosa del genere. Ho cercato di abbozzare. Ma poi, poiché l'anziano , che forse non mi ha mai dato troppa fiducia per queste cose di mestola e piccone (perché secondo lui la penna è molto più leggera) insisteva, gli ho detto di girarsi e di guardare Cetinale che era proprio davanti a noi. Vedi Guido gli ho detto: quello è un esempio di proporzione aurea.Lui si è girato, ha guardato il muratore che sorrideva e ha esclamato: "Auuuuu, un ci siamo proprio. Se lo sapesse il tu babbo!!"
Ed ecco il vecchio post del Marzo di quest'anno.
Un italiano illustre, ma un pò dimenticato da noi è Fibonacci. La sua opera principale il Liber Abbaci è del 1202 che contiene un'esposizione della numerazione posizionale, il modo di eseguire le quattro operazioni, metodi di estrazione delle radici quadrate e cubiche, le progressioni, la regola del tre e, in conclusione, il trattato di algebra che svolse un ruolo fondamentale nella storia della matematica europea. Già in questo trattato c'erano applicazioni molto utili a scopo commerciale ed il prototipo dei manuali di aritmetica pratica mercantile ad uso dei commercianti dell'epoca. Nel 1225 scrisse il Liber Quadratorum nel quale è contenuta la famosa "serie di Fibonacci" ossia dei numeri naturali. Gli scritti e gli studi di Fibonacci ebbero sviluppo successivo nelle discipline matematiche, ma quello che più conta è che la sua serie viene adoperata ancora oggi in importanti applicazioni scientifiche. Ed infatti il processore contenuto nel computer dal quale scrivo, per la risoluzione dei numerosi algoritmi, utilizza la famosa serie ed altri principi scoperti 808 anni prima. Ma non è finita: con i suoi numeri si possono anche fare le previsioni in borsa ( le famose onde di Elliot) e, dulcis in fundo, i suoi studi portarono anche ad un'altra applicazione tuttora sorprendentemente attuale: la definizione dei criteri della bellezza. L'autore la chiamò "sezione aurea" ed è costituita da un rapporto che qui non riferisco, onde evitare la noia di numerose misurazioni anche delle parti del proprio corpo. Ma lo stesso Keplero assicurava di trovare le proporzioni di Fibonacci nelle orbite dei corpi celesti e gli studi dell'inglese Clark dimostrarono che Leonardo aveva disegnato la Gioconda seguendo la proporzione aurea.
Dunque ricordare Leonardo Fibonacci significa restituire attenzione alle cose che la meritano davvero. A proposito un ultima cosa: se volete sapere la proporzione è molto facile: basta andare dalle nostre parti e misurare lo scarto dello sperone di una delle nostre torri medioevali in rapporto alla parte verticale. Perché allora facevano le cose sul serio o forse, semplicemente, le facevano fare a chi se lo meritava davvero.
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venerdì 25 giugno 2010

Spazi tra le note

Erano i favolosi anni sessanta e, tra i molti altri, si formò anche quello strepitoso gruppo chiamato i Pink Floyd. La loro musica riesce a far accapponare la pelle delle braccia ancora oggi. A volte fà pensare, sognare atmosfere magiche. Potrei citare molti album e molti titoli. Per quanto mi riguarda preferisco alcuni brani. Ma ora è stato fatto anche un bel documentario intitolato "The making of the Dark Side of the Moon" dove viene spiegato uno dei segreti del loro universale successo. E qui è proprio il caso di dire che la parola universale si riferisce allo spazio ed al tempo.Uno dei leader del gruppo ha spiegato, tanto tempo fà, che:"Bisogna lasciare spazi tra le note in cui si possa infilare l'immaginazione di chi ascolta". E poi "nella musica non c'è niente di artificiale, nulla di forzato. La musica è guidata solo dalle emozioni". Due frasi che dicono tutto e che potrebbero essere applicate anche ad altri campi oltre la musica. Far partecipare, anche con l'immaginazione e la speranza, anche gli altri. E lasciar loro la possibilità di esprimere emozioni. Forse questa ricetta varrebbe anche nel campo sociale e non solo. Ed ora, anche se non è il mio brano preferito allego il video di "The wall". Quello a cui si riferivano i Pink Floyd è crollato, ma molti altri sono stati eretti. Magari non si riescono a vedere ma si percepiscono molto bene. E sbatterci contro fa male come sbattere sul cemento.

Buon week end - Enjoy Sunday.

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