Stamani parlavo con un vecchio muratore in pensione, mentre ero intento a studiare come potevo rifare una vecchia aiuola intorno ad ulivo. Erano diversi giorni che la studiavo ad occhio ed ero indeciso se farla tondeggiante , quadrata, o rettangolare. Anche l'amico muratore non si esprimeva. Poi, ad un tratto, mi è venuto in mente un vecchio post che avevo fatto nel mese di Marzo di quest'anno ed ho esclamato ad alta voce.:"la faccio secondo la proporzione Aurea" dimostrando un tono di autoconpiacimento per aver risolto il problema. Assieme all'amico muratore c'era anche un pensionato anziano che tutte le mattine viene a trovarmi. Era un vecchio amico anche di mio babbo e, quindi, basta quello per trattarlo con riguardo. Loro si sono guardati ed hanno sogghignato, mentre io li scrutavo senza farmene accorgere. Il pensionato, che molte volte si definisce tuttologo, mi ha detto: "o codesta"?." L'ho fatto anch'io il muratore, sai bellino e codesta cosa non l'ho mai sentita neppure dal geometra". L'altro muratore era più guardingo. Poi mi ha detto che una volta, quando lavorava in città, gli sembrava che un ingegnere avesse detto qualcosa del genere. Ho cercato di abbozzare. Ma poi, poiché l'anziano , che forse non mi ha mai dato troppa fiducia per queste cose di mestola e piccone (perché secondo lui la penna è molto più leggera) insisteva, gli ho detto di girarsi e di guardare Cetinale che era proprio davanti a noi. Vedi Guido gli ho detto: quello è un esempio di proporzione aurea.Lui si è girato, ha guardato il muratore che sorrideva e ha esclamato: "Auuuuu, un ci siamo proprio. Se lo sapesse il tu babbo!!"
Ed ecco il vecchio post del Marzo di quest'anno.
Un italiano illustre, ma un pò dimenticato da noi è Fibonacci. La sua opera principale il Liber Abbaci è del 1202 che contiene un'esposizione della numerazione posizionale, il modo di eseguire le quattro operazioni, metodi di estrazione delle radici quadrate e cubiche, le progressioni, la regola del tre e, in conclusione, il trattato di algebra che svolse un ruolo fondamentale nella storia della matematica europea. Già in questo trattato c'erano applicazioni molto utili a scopo commerciale ed il prototipo dei manuali di aritmetica pratica mercantile ad uso dei commercianti dell'epoca. Nel 1225 scrisse il Liber Quadratorum nel quale è contenuta la famosa "serie di Fibonacci" ossia dei numeri naturali. Gli scritti e gli studi di Fibonacci ebbero sviluppo successivo nelle discipline matematiche, ma quello che più conta è che la sua serie viene adoperata ancora oggi in importanti applicazioni scientifiche. Ed infatti il processore contenuto nel computer dal quale scrivo, per la risoluzione dei numerosi algoritmi, utilizza la famosa serie ed altri principi scoperti 808 anni prima. Ma non è finita: con i suoi numeri si possono anche fare le previsioni in borsa ( le famose onde di Elliot) e, dulcis in fundo, i suoi studi portarono anche ad un'altra applicazione tuttora sorprendentemente attuale: la definizione dei criteri della bellezza. L'autore la chiamò "sezione aurea" ed è costituita da un rapporto che qui non riferisco, onde evitare la noia di numerose misurazioni anche delle parti del proprio corpo. Ma lo stesso Keplero assicurava di trovare le proporzioni di Fibonacci nelle orbite dei corpi celesti e gli studi dell'inglese Clark dimostrarono che Leonardo aveva disegnato la Gioconda seguendo la proporzione aurea.
Dunque ricordare Leonardo Fibonacci significa restituire attenzione alle cose che la meritano davvero. A proposito un ultima cosa: se volete sapere la proporzione è molto facile: basta andare dalle nostre parti e misurare lo scarto dello sperone di una delle nostre torri medioevali in rapporto alla parte verticale. Perché allora facevano le cose sul serio o forse, semplicemente, le facevano fare a chi se lo meritava davvero.
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