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sabato 4 giugno 2011

I "fardelli" del progresso.

Se ricordo bene..... l'avevamo detto anche qui.Tanto tempo fà.Mi riferisco alle potenzialità della rete e dell'accesso ad Internet come espressione di libertà e di informazione e soprattutto di autoapprendimento. Qualcuno, come si può vedere oltre, si è spinto molto oltre e parla di diritti umani.
Ma quando, fino a poco tempo fa, dicevi che eri appassionato del web, ti guardavano male o meglio con scetticismo, come i redivivi della "galena" senza fili. Spesso si sentiva dire "quello lì perde tempo davanti al computer.........se fosse per me l'abolirei" e frasi concitate di simil fatta. E' il destino delle cose innovative, quelle che ancor prima di essere ben codificate in tutti i loro meandri, si prestano al ludibrio di molti e che hanno sempre bisogno del consenso e del riconoscimento delle persone che contano. Poi all'improvviso c'è anche il riconoscimento ufficiale ed allora tutti ad organizzare corsi, apprendimento anche per le persone anziane con tasti, video e caratteri di dimensioni da "OMG". Perchè allora tutti devono "omologarsi" in fretta. L'ha detto il........progresso.
E' lo stesso concetto di quelli che pensano di sistemarsi col concetto classico di omologazione, e con il classico "aiutino", come se la vita permettesse di sistemarsi una volta per tutte.

Ma ora finalmente è stata data la giusta considerazione ad un mezzo che ha enormemente ampliato la libertà di ciascuno. Se si vogliono vedere i dettagli basta cliccarci sopra.


"I futurologi sbagliano perché pensano che l’innovazione proceda in linea retta. Non e così. Oscilla, rimbalza, sbanda e traballa’ (John Naisbitt). ‘La vera scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel vederli con nuovi occhi’ (Marcel Proust). ‘L’innovazione consiste nel vedere cio’ che hanno visto tutti pensando ciò che non ha pensato nessuno’ (Albert Szent-Gyorgyi)".



H.M. productions

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