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venerdì 18 novembre 2011

La danza dei vecchi gnomi mentre il gatto caccia il topo!


Premessa: L'uso e l'abuso di un termine e  di una parola che è sempre esistita. Ma era una parola per gli addetti ai lavori. Ed allora, forse, è interessante, non solo per il fatto specifico, capire come una parola straniera, fino ad ieri semisconosciuta dal grande pubblico, possa diventare di uso comune tra la gente.   Un post pazzo e sconclusionato come chi lo scrive.Ma, come dice qualcuno, la sana pazzia sembra l'unica strada per evitare la falsa normalità. Una citazione che meriterebbe di per sè un post che , potendo , farò.
Erano gli anni '80 quando, lavorando nel settore finanziario, si definivano giornalmente gli spread da applicare alla  clientela per ogni cambio base. Era un altro mondo dove accanto al marco tedesco  c'erano valute ormai scomparse, defunte delle quali non ci ricordiamo neppure più. Un pò di nomi dei cari estinti: fiorino olandese, franco belga,marco finlandese, lo scudo portoghese, il franco lussemburghese, la sterlina irlandese, lo scellino austriaco etc..Nella mia esperienza nel mondo dei cambi me l'ero sempre immaginati come degli gnomi, più piccoli o più grandi a seconda della loro robustezza, importanza, frequenza di trattazione. Prendevamo le quotazioni che provenivano dal Centro Cambi la mattina, quotazioni spurie (come le quotazioni all'ingrosso della frutta al mercato ortofrutticolo) ed applicavamo a ciascun gnomo il famoso spread. Ma la cosa era abbastanza complicata. Perché bisognava tenere conto di molti fattori. Gli spread erano da applicare con cura per ogni singolo gnomo perché se lo gnomo era piccolo doveva essere piccolo anche lo spread e viceversa. Poi c'era da considerare il segno: più per l'acquisto e meno per la vendita. I famosi termini "denaro" e "lettera".  La stessa facevamo per i tassi di interesse che ciascun gnomo esprimeva ed anche ai tassi applicavamo gli spread. La cosa era complicata per mille ragioni : perchè gli gnomi erano tanti. Oltre a quelli che ci sono ora c'erano tutti quelli che esistevano prima dell'euro. Ma poi c'era da considerare l'ultimo fattore quello più importante: lo spread non poteva essere lo stesso per tutta la clientela. Ovviamente la clientela migliore doveva avere uno spread più favorevole mentre quella un pò meno buona pagava qualcosa in più. Quella normale o più rischiosa aveva lo spread massimo.Ma allora questa faccenda ci ricorda qualcosa di grande attualità ai nostri giorni. Forse è cambiato meno di quello che si pensa. Forse lo spread è sempre lo stesso. E' rimasto silente e sonnecchiante nel mondo degli gnomi adeguandosi alla loro tristezza per essere rimasti molti in meno come in una comunità che si depaupera. Poi qualcuno lo ha risvegliato dal sonno. Forse non aveva neppure tanta voglia di ritornare agli antichi splendori, ma poi  qualcuno lo ha spinto, quasi per forza, nella mischia. Facendo un parallelo con la Natura mi verrebbe voglia di paragonarlo ad un animale selvatico.Ad esempio il ghiro.    "E' di attività crepuscolare e notturna, e durante il giorno dorme rimanendo nascosto nelle cavità degli alberi, nei nidi artificiali degli uccelli, nelle fessure dei muri e delle rocce. Durante la sua attività notturna si reca alla ricerca di cibo, costituito da foglie, cortecce, frutti con o senza guscio, uova e piccoli uccelli. Durante il periodo autunnale il ghiro accumula nella tana le provviste vegetali che consumerà durante i brevi risvegli che interrompono il letargo invernale."  Si sente sicuro nella sua tana e nelle sue pigre camminate notturne. Ma poi, quando meno se lo aspetta, mentre è al bordo di un viottolo, un agguato mortale: due occhi glaciali arrivano prima di tutto. Dietro di loro un muso affilato ed una lunga coda. Per il ghiro è finita. è arrivata la volpe.E per il ghiro,come per lo spread, la corsa è finita. E piano piano tutto rientrerà nell'ombra ed arrivederci a chissà quando!.
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"In finanza, il termine spread può essere usato con diversi significati:
Honest Maverick prodcutions

enjoy:

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