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sabato 12 novembre 2011

Prendiamola con un sorriso:un pò di economia? Si, quanto basta per metterci di buonumore!

Volevo trattenermi ma poi ho detto tra me e me: lo voglio dire anche se la butto in barzelletta! Tanto se le cose non vanno come vorremmo, possiamo farci ben poco. Ed allora ho pensato buttiamola un attimo sullo scherzo per sorridere. Od almeno per tentare di farlo. E speriamo di riuscirci. Perché il buonumore è importante per la  salute. Così dicono gli specialisti. Mi sono accorto, con mia grande soddisfazione, che siamo diventati tutti esperti di borsa,  di finanza e di economia. Tutti ma proprio tutti tutti. E dappertutto. Anche al supermercato. Lo spread e la curva del BPT sono diventati all'ordine del giorno. Se ne parla dal salumiere come dal barbiere. La massaia della porta accanto è diventata una "senior analist". La Signora del palazzo di fronte dice che ha sentito dire alla televisione che la borsa sale e Giuseppina controbatte dalla finestra: " ma non dovrebbe scendere se lo spread sale.....non ci sarà mica un'inversione della curva." Esco di casa, sorridendo, vado dal tabaccaio ed incontro un conoscente che mi ferma e mi dice " che ne dici di un pronto contro termine al 4,23% a 3 mesi". Mi azzardo a controbattere che mi sembra un tantino troppo alto ma non finisco di parlare che quello mi dice che è buono, gliel' ha detto il su' cognato. Ho sempre creduto nei benefici  di  una più diffusa dialettica economica. Per un solo motivo: interrompere, qualche volta, le interminabili discussioni di calcio e parlare di qualche altra cosa. Ma ora mi sembra che siamo già andati in quella direzione oltre ogni più che ragionevole aspettativa. Si parla di curve, di spread, roll-over, duration con la stessa dimestichezza del fatto se è tardi  o no per cogliere le olive. E pensare che forse  la cosa è molto più semplice: quando i debiti sono tanti coloro che devono riscuotere hanno paura  di non venire rimborsati. Allora le cose sono due, come in una famiglia: o diminuire le spese o guadagnare di più. La seconda scelta sarebbe la più bella, ma è anche la più difficile.Tutti gli altri termini sono un corollario tecnicistico al  problema principale. Mi  mi sono ricordato di tanti tanti anni fa, quando per una nuova quotazione (ipo) di una società italiana la gente si mise in fila per il collocamento. Una fila lunghissima e fecero nottata. In attesa che lo sportello bancario riaprisse la mattina dopo. Non dico come andò a finire dopo qualche mese perché è facilmente intuibile e qualcuno forse se lo ricorda pure.Allora mi domando perché tra una partita di burraco ed un ballo latino americano, non viene organizzato  anche qualche piccolo corso di finanza. Di quella facilmente intuibile. Perché, a mio modesto parere, bisogna partire dalle cose più semplici per andare avanti sempre di più. E poi, sorridendo, se non si vogliono fare i  corsi, dico che la cosa è molto semplice. Scherzosamente lo spiega bene una vignetta che ho trovato da qualche parte. Ovviamente è uno scherzo!. Ma può essere un buon approccio per iniziare ad entrare in quell'acquario dove ci sono tanti pesci di specie e dimensioni diverse. E poi, ogni tanto, bisogna anche sdrammatizzare, altrimenti rischiamo di fare come quei due tipi che si presero a botte, durante la notte, in quella lunga fila per accaparrarsi prima quel titolo che prometteva tanto. Anzi allora sembrava che i primi fossero i più fortunati. Potevano accaparrarsi l'emissione più fresca. Di giornata. Come le uova del pollivendolo che aveva la bottega  li di fronte!.   



Honest Maverick productions

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