honest maverick: Le grandi imprese degli yes men!!! E i contrarian? Dei "Don Chisciotte" da strapazzo!

venerdì 2 dicembre 2011

Le grandi imprese degli yes men!!! E i contrarian? Dei "Don Chisciotte" da strapazzo!

"Nella mischia, sarai solo un numero. Nella solitudine, sarai sempre unico perché saprai distinguerti.."

La-Logica-Del-Cappellaio-Matto

E' vero .....................Ma:

Avete mai provato, in una riunione di lavoro, di associazione, di partito o quant'altro, a mettervi contro il capetto o il capone di turno. Credo in pochi perché è la cosa più perdente che ci possa essere: ma io, a volte, l'ho fatto. Non me ne vanto perché non è da furbi. E' da coglioni perché perdi sempre. L'ho fatto quando non sopportavo più di ascoltare cose palesemente sbagliate, dovute soprattutto a mancanza di preparazione o a preparazione molto superficiale. Stile lezioncina imparata lì per lì, a memoria, e ripetuta quasi a pappagallo con le parole che venivano fuori a rallentatore come gli ultimi spiccioli di una slot-machine. Ma avete notato la reazione e l'aria che si respira appena succede un fatto del genere. E' divertente raccontarla. Meno a viverla. La stragrande maggioranza delle persone presenti strabuzzano gli occhi, si guardano l'uno con l'altro, ammiccano, fanno dei risolini con delle facce attonite. Il capo o capetto riprende vigore, acquista fiducia, cambia il tono della voce e si appresta a fare una rampogna pesante a quello che ha osato non rispettare la condizione precostituita dello "yes men" ed ha osato ribellarsi. A dire la verità lui l'aveva sempre sospettato che tra la folla c'era qualche "testa calda". Era stato anche più bravo perché l'aveva individuato per comportamenti ed informazioni pregresse, ma sperava che la "hothead" soprassedesse come avviene nella maggiore parte delle circostanze. Perchè fare l"hothead" comporta molto molto sacrificio e poca, pochissima gratificazione. Per prima cosa gli "hothead" fanno questo perchè quasi sempre sono premonitori di una situazione che potrebbe succedere. Perché nel loro campo sono preparati. Magari peccano in mille altre cose. Hanno un caratteraccio, sono scorbutici, antipatici, pignoli e puntigliosi . Non vogliono essere graditi ad ogni costo. Ma quando si parla delle loro cose la sanno lunga. Ed il capo/capetto di turno questa faccenda non la sopporta. La considera una pedina impazzita, molto pericolosa per il suo ruolo ed il suo prestigio che deve essere fermata ad ogni costo. A costo di farci rimettere l'istituzione che rappresenta pur di salvare il suo prestigio. Siamo al punto. Ecco la pericolosità degli yes men. Permettono sempre al loro superiore di fare quello che più gli aggrada. Perché a loro, come a lui, interessa una cosa sola: salvare e gratificare loro stessi. Anche quei pochi che capiscono che le cose dette non sono perfettamente giuste adempiono comunque alla loro funzione di yes men, magari bisbigliando sottovoce al suo compagno qualche velata critica. Poi ci sono quelli che, a malapena, capiscono i concetti del capetto ed allora non possono fare altro che annuire. Fare lo yes men al 101 per cento. La teoria dello yesmen è il contrario della pratica del brainstorming. Le idee si appiattiscono, affiora qualche sbadiglio e si tira a campare. Ma questo è pericoloso e controproducente per tutti. Cose che lo "hothead" aveva detto alcuni anni prima puntualmente si verificano, con tutte le loro pesanti ricadute, all'improvviso. Con pesanti conseguenze perché impreviste ed improvvise. Ovviamente il popolo degli yes men si sveglia all'improvviso, si agita confusamente come dei pesci a cui sta mancando l'acqua. Non sanno più che pesci prendere. Appunto!. Perché il capetto è "sparito", magari promosso in qualche altra posizione. E dello " hothead" si sono dimenticati tutti. Di quello che aveva fatto e di quello che aveva detto. Era un tipo antipatico ed un bastian contrario. Il miglior epiteto: un Don Chisciotte mancato. Ma poi aveva anche mille difetti! Fortuna che c'è il nuovo capetto che è arrivato ora ora. Oltretutto è alto, giovane e belloccio.