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venerdì 9 dicembre 2011

Il pettirosso si guardò intorno e pensò:questa volta, forse, ho sbagliato strada!



E' arrivato da un mesetto e mi gironzola intorno tutte le mattine nell'orto. Si tiene a debita distanza ma sembra (anzi sono sicuro) che mi riconosca e  che voglia dirmi qualcosa. Io lo guardo ammirato ma non mi azzardo ad avvicinarmi perché, ancora,  la confidenza non è tale che lui possa sopportarne il rischio. Ma pur essendo un simpatico visitatore di tutti gli anni che caratterizza questo splendido periodo pre-natalizio,  sembra che quest'anno l 'atmosfera sia diversa. Non che manchi niente per carità. Ogni volta che zappetto o sistemo un'aiuola, lui, subito dopo, si avvicina e gusta il pasto vermicida. Saltella contento nelle prime ore del mattino, quando la rugiada mattutina e qualche folata di vento del Nord rendono la temperatura più rigida: lui allora sembra a suo agio. Perché pensa di non aver sbagliato strada. Ha fatto un lungo viaggio, ma la rotta era la stessa degli scorsi anni . Ha attraversato la foresta nera, poi le solite grandi montagne piene di neve, ha fatto altri  500 chilometri ed ha ritrovato il solito posto. Sì perché lui al posto preciso, nel terreno, si tiene particolarmente, anzi lo delimita in maniera precisa ed in quei pochi metri quadrati, ma tanti per lui, diventa il re assoluto. Guai se qualche altro compagno di viaggio si azzarda ad invadere il suo territorio. Diventa aggressivo con l'aspirante invasore e lo riporta a più miti consigli. Si, perché lui ragiona così: quando si alza in volo, il cielo è di tutti perché l'aria non ha confini, ma la terra no, quella è un'altra cosa. Quella va divisa, come fa l'uomo del quale ha tanta fiducia ed al quale si avvicina il più possibile. Ma durante la mattinata inoltrata, quando il sole matura, si vede che lui è sconcertato. Ha lasciato quelle terre brulle del Nord che, in questi mesi, promettono troppo gelo, per trovare un inverno più mite. Ma questa temperatura non è per lui! E' quasi caldo e questo è un fatto strano. Lui sa che siamo vicino a  Natale, gli alberi dovrebbero essere pieni di rugiada che li fa risplendere nella nebbia secca del vero Dicembre. Mi guarda un pò quando siamo intorno alle undici, saltella con frenesia qua e la e poi si nasconde nella pianta di pomo che lo ripara, all'ombra dell'ultime grandi foglie con la bella sfumatura tra l'arancio e il rosso. E a me viene da pensare tutte le mattine: eh si, pettirosso il mondo è diventato strano. Lo penso anch'io. Mi  fa venire in mente una scenetta antica d'altri tempi. Quando da ragazzino di otto anni, con i pantaloni corti di fustagno, si metteva nella neve, ragazzi incoscienti di altri tempi e molto diversi, qualche tagliola per acchiappare i suoi antenati. Ma quei brutti aggeggi erano sempre ricoperti di neve! E che il mondo è diventato strano lo testimonia anche quel gatto randagio che da circa un mese viene sempre da me. Sembra ben nutrito e tenta, in ogni modo, di fare amicizia ma non ha vinto ancora la sua atavica diffidenza felina. Ogni giorno facciamo un pezzettino di amicizia in più. Ma lentamente, un pochino per volta, quasi si trattasse di una lunga e progressiva sperimentazione giornaliera. Sta sempre nello stesso posto al sole e mi guarda tutta la mattina. Stamani gli ho dato qualcosa da mangiare. Di cibo moderno e lui, con calma, dopo alcune tipiche cerimonie, lo ha annusato e poi l'ha mangiato.Il pettirosso saltella da un'ora,  cinguettando  a cinque metri di distanza tra me e lui. Ma il gatto continua a guardare me ed il sole che lo riscalda. Si disinteressa di lui, sembra che lo consideri una parte integrante del copione di una sceneggiatura naturale, con il Regista che si nasconde. Ma che si sente, comunque, che dirige le scene. E tutte le mattine mi viene da pensare la stessa cosa: il mondo è proprio cambiato! Non avrà mica ragione quella trasmissione che parla sempre del 2012!   
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"Il pettirosso è un piccolo uccello cantore europeo molto comune. Pur avendo dimensioni ridotte è conosciuto per il suo comportamento spavaldo. È di aspetto paffuto e senza collo. Gli adulti hanno il petto e la fronte colorati di arancio. Il resto del piumaggio è di colore bruno oliva. Ai giovani manca la colorazione arancione e sono fortemente macchiettati. Il comportamento è confidente rispetto all'uomo ed ha attitudini vivaci note a tutti. Spesso quando si lavora in giardino e si rigira la terra il pettirosso si avvicina molto all'uomo per ricercare vermi o insetti venuti alla luce. È presente in Italia tutto l'anno, insettivoro, migratore a breve raggio, territoriale anche durante lo svernamento" ( fonte wikipedia).(clicca sopra per maggiori dettagli).
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Un animaletto bello  antico e leggendario:
Un auspicio fortunato: un pettirosso che entra in casa!  
La leggenda sulla macchia rossa!
Erithacus rubecula!





Honest Maverick productions



Enjoy:

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