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venerdì 20 gennaio 2012

Si vince o si perde da uomini.... non è un dettaglio! Ed è solo una questione di centimetri!


« Si vince o si perde, resta da vedere se si vince o si perde da uomini. »
(Tony D'Amato / Al Pacino)
"Sapete con il tempo, con l'età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri... Perché... il margine di errore è ridottissimo. Mezzo passo fatto in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate... Ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi... ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra ci massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste" (dal film ogni maledetta domenica di Oliver Stone).


Non è rivolto ai tragici fatti di questa settimana ai quali si potrebbe attagliare molto bene, ma il post era stato impostato già prima. Ma, casualmente, si adatta anche a questa situazione. Il senso della vita dovrebbe essere quello descritto dal copione sopra citato del famoso film. Essere professionisti della vita, o meglio apparire professionisti della vita a tutti i costi, oppure essere falsi dilettanti. Personalmente preferisco la seconda soluzione. Ma forse non è questo il punto. Forse quanto scritto sopra si adatterebbe molto di più in una società che dà molto di più peso al merito, una società che graffia sempre  la vernice di superficie per vedere sempre cosa c'è sotto. Altrimenti forse tutto degrada e non si ha più voglia, non solo di aggrapparsi all'ultimo centimetro, ma neppure all'ultimo metro o chilometro e, purtroppo, si vede, non solo nelle grandi cose ma anche nelle piccole. E voglio raccontare proprio una piccola cosa che mi è capitata ieri. Piccola ma che, forse, rende bene, nella sua semplicità, il senso di  "decadence" che stiamo vivendo tutti. E' da diverso tempo che volevo cambiare il mio cordless da tavolo perché ne ho uno vetusto, che molte volte gracchia. Finalmente mi è capitata l'occasione perché ero a pochi metri da un bel negozio di elettronica e, quindi, pur non avendone una grande voglia, mi sono detto: voglio prendere l'occasione per vedere se ne trovo uno che mi piace. Sono entrato e mi sono attardato a scrutare alcuni notebook che erano lì esposti. Per curiosità e per passione. Subito è arrivato un addetto ad offrire informazioni.Ho detto che ero solo incuriosito e che, semmai, ero interessato ad un cordless. Subito l'espressione nella sua faccia ed il suo sorriso sono cambiati e stancamente mi ha indicato il  banco (pardon il desk) dove vendevano i cordless. Al quale banco c'era effettivamente una grande scelta di simili oggetti ed un addetto che stava finendo di servire un cliente. Mi è piaciuto un modello che costava in linea con i prezzi di tali oggetti cioè poco: 19,90 euro. Ho domandato all'addetto se potevo prendere il modello esposto, ma lui mi ha risposto :" assolutamente no!. La roba esposta non di può prendere. Devo prenderlo dal magazzino". Ma l'ha detto con aria che ti fa capire che il magazzino è lontano, l'oggetto costa poco e lui era indaffarato a servire altre persone che forse avrebbero comprato oggetti più costosi. O almeno io l'ho interpretata così. "Va bene" ho detto, faccio un salto al reparto elettrodomestici e poi ritorno. E così ho fatto, ma quando sono ritornato lui mi ha guardato  non proprio bene e mi ha fatto passare avanti un altro cliente invitandomi a prendere il numerino. Per farla breve non ho comprato il cordless. Forse lo comprerò tra qualche mese, forse da qualche altra parte, forse nel web. Figurarsi dirà qualcuno per 19,90 euro. Ma poi tornando a casa ho riflettuto tra me e me. Quanto è costato a quel negozio quel mancato acquisto. Parecchio perché ovviamente non andrò lì a comprare neppure la nuova lavatrice. Ma quanto è costata all'intera economia quel mio mancato acquisto. Tanto più di quei 19,90 euro. Perché per l'effetto moltiplicatore quei pochi 19,90 euro mancheranno per la sua parte allo Stato per le tasse, al reddito del negozio e nei nuovi ordini della ditta produttrice. E' che forse tutti abbiamo perso la cultura delle piccole cose, dando peso solo agli oggetti di grande valore. Chi acquista piccoli oggetti viene guardato come un sempliciotto. Chi ci ha inculcato questa maledetta cultura? Non lo so, ma soprattutto non lo voglio sviscerare in questo post. E non riusciamo neppure più a capire che grandi imprese, anche nazionali ed internazionali, hanno fatto una fortuna vendendo oggetti di piccolo valore unitario, addirittura che costano 2 o 3 euro. Ed ho pensato, forse sbagliando, che siamo diventati tutti smargiassi, non guardiamo più al centimetro, puntiamo subito al metro. E molte volte, purtroppo, non riusciamo a prendere né il centimetro né il metro. E molto spesso restiamo solo a metà come piccoli uomini che non hanno perso ma neppure vinto. E quando vincono, molto spesso, non ne gioiscono. Forse anche perché non sanno valutare bene quanto hanno meritato quella vittoria. 

"Uomini fino all'ultimo centimetro: Tra i tanti,quelli della Smit Sauvages che sono già pronti a svuotare il carburante!  Ma anche per quelle tante cose che hanno fatto prima E, pur avendo tanta gloria passata sulle spalle, non si notano quasi mai! Ed ovviamente i nostri Pompieri. Uomini di vero e grandissimo valore. E tutti gli altri Soccorritori, molti dei quali silenziosi . E quest'ultimi sono uomini fino all'ultimo millimetro." 


Ed ora qualcuno che conta dice: premiare il Merito. Speriamo che, dopo mezzo secolo, sia Vero. E non sia il solito Teatrino del '"Facite Ammuina" o, per dirla in toscano, del " Fumo negli occhi".


Honest Maverick productions

                       

enjoy:

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