Quanto sopra mi è stato chiesto da mio cugino, "vecchio" agricoltore della prima ora, quando fare il contadino voleva dire faticare senza quasi mai riposare. Voleva dire trebbiare con le manne ed i pagliai e coltrare la terra con i buoi ed il vecchio aratro. Poi, la maggior parte dei contadini toscani lasciarono la mezzadria per imparare nuovi mestieri che si ritenevano più "nobili" e "fruttuosi". Ma forse dipendeva dal fatto che con la Terra e l'Agricoltura si era avuto un rapporto di grande amore, di profonda simbiosi e reciproca conoscenza, ma anche tanto odio-amore per diversi ordini di motivi. Il primo è che, come dice sempre lui, l'agricoltura non si può programmare. E questo lo dice in ordine ai piccoli programmi fatti per quel giorno nel quale, invece, ha deciso di piovere. Quindi un conflitto meteo e non solo quasi quotidiano. Troppo sole e troppa siccità. Troppa acqua e troppa pioggia. Oppure troppo gelo. Anche se poi ci accorgiamo che la natura ha un computer molto più potente del nostro e quasi sempre "compensa" anche se, quasi mai, in maniera ordinata come vorremmo noi. Io penso che lo fa anche per variare la nostra alimentazione. Quest'anno, ad esempio, abbiamo mangiato meno pomodori, ma ci siamo tolti la soddisfazione di gustare delle buonissime albicocche e delle favolose susine. Ed anche le pere. Quindi, almeno da noi, ha favorito la frutta a discapito degli ortaggi. Ed ha favorito i fiori, quindi il giardino, più che gli ortaggi. Io che non ho molta esperienza di agricoltura, anche se mi attribuisco un grande pollice verde, ho sempre avuto una grande "fissa". Sostituire il più possibile le piante da giardino con le piante da orto e con le piante officinali. Ma cercando di dare al tutto un ordine ed una architettura da giardino. Tutto questo con grande disappunto di mio cugino che distingue in modo netto le due cose. L'orto può essere per lui più disordinato ma più efficace, mentre il giardino deve essere più ordinato. Quindi quasi tutti i giorni, lavorando insieme, le due diverse concezioni si scontrano. Ma poi ambedue abbiamo notato che le due cose non sono poi tanto antitetiche. Anzi, con nostro grande stupore, abbiamo visto che cercando di creare un giardino facendo un orto, spesso vengono fuori delle composizioni originali e veramente belle all'occhio. Facciamo ad esempio tre file di pomodori, di belle pianti verdi. Circondiamoli da una parte da coltivazioni ordinate di insalate diverse. Dall'altra di peperoni rossi, verdi e gialli. E dall'ultimo lato un pò di zucche che quando fioriscono producono i loro fiori d'oro. Qualche pianta di nipitella profumata, di basilico prosperoso, una bella pianta di salvia rotonda, una pianta di timo ed una di lavanda. Un pò di menta e, alla fine, due o tre piante di girasoli. Altro che giardino. E' un grande Orto - Giardino. Ed è bellissimo se tutte le piante che vi abbiamo piantato fanno il loro dovere. Quindi l'unica vera difficoltà è avere la completa armonia tra tutte le piante dell'orto-giardino. Perchè tutto deve essere prospero e vigoroso. La vera difficoltà è quando si cominciano a cogliere i frutti durante le mattine d'estate. Si colgono i pomodori e manca un pò di rosso. Si coglie l'insalata e manca un pò di verde. Si colgono i fiori di zucca e manca tanto giallo. Meno male che ch'abbiamo i girasoli. Ed allora comincia a rimbombarmi nelle orecchie quello che mi era stato detto cento volte. L'orto non è un giardino. L'agricoltura non si può programmare. Mi allontano un pò e lo guardo da più lontano. Effettivamente oggi sembra più un orto che un giardino. Ma sono sicuro che, domani mattina, sarà di nuovo un giardino con i nuovi pomodori maturi ed il nuovo "oro" dei fiori di zucca. D'altra parte anche i miei gerani un giorno hanno più fiori ed un giorno meno. Forse ha ragione mio cugino. L'agricoltura non si può "stilizzare". Ci ingannano le foto dei campi fatte dall'alto, i teleobiettivi potenti che nascondono i difetti, le belle riprese televisive della Natura. Che, da lontano e nel mondo artificiale, sembra perfetta. Ma quanto più t'avvicini e la guardi nei dettagli e più ti appare meno perfetta. Più bisognevole di cure. Perchè reclama tanto lavoro per mantenerla e questo te lo fa intuire se Le rimani accanto. Si, avevano ragione i nostri mezzadri. Giardino da lontano, Orto da vicino. Ed anche loro, dopo tanto orto, volevano vedere anche un pò di giardino. Perchè quelli che guardano la Natura solo da lontano pensano che la Natura ed il famoso Territorio siano solo un bel giardino. E quello che vale in Natura vale nella vita di tutti i giorni. Si sente dire: "che bel lavoro è quello là!". Ma non si pensa che quando ci sei dentro e fatichi per la sua realizzazione molte volte ci rimani impigliato e molte volte il giardino si trasforma spesso in mille piccoli orti da coltivare, che si possono chiamare più semplicemente difficoltà di ogni genere.
Ma guardandolo finito, quando il lavoro suscita ammirazione, ti suggerisce anche che nulla si ottiene per caso e che nulla ti viene concesso con facilità. Ma che ne vale, comunque ed in ogni caso, la pena! Anche il semplice tentare! E senza starci troppo a pensare!
Honest Maverick productions
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