E a quelli che "devono" essere esclusi per forza e farli parlare quasi mai!
Alla
gente di buona volontà;
A
quelli che amano i luoghi d’origine e cercano di preservarli;
Ai volontari di qualsiasi specie;
A
quelli che apprezzano l’amicizia "originaria" dell’infanzia;
A Quelli che amano la verità anche se non la
percepiscono sempre;
A
quelli che odiano l’ipocrisia di ogni genere; Anche a quelli che hanno valutato questo blog sulle URL metriche, sbagliando anche i riferimenti;.....pazienza nel mondo c'è di peggio!
A
quelli che non saltano mai nel carro del vincitore e guardano quelli che non scendono
mai senza curarsi del conducente;
Anche a quelli che festeggiano sempre qualcosa, obiettivi e traguardi raggiunti senza valutare il valore del traguardo e soprattutto a chi può essere utile;
A quelli che rischiano sempre qualcosa in proprio; Agli auto-glorificatori di mestiere;a quelli che dicono"ma poi, del resto....così fan tutti" A
quelli che vogliono seguire una piccola regola che forse mette a posto la
coscienza nel cercare di fare qualcosa per migliorare questo mondo:Essere
un po’ fuori dal coro; lo diceva anche qualcuno
piuttosto importante:"Forse non cambierete il Mondo ma avete
contributo ad inclinare il piano nella vostra direzione....Un uomo che non
dissente è un seme che non crescerà mai”(B.Russell).
Auguri
anche a quelli che scambiano un motivo di dissenso per “scorbuteria”; Auguri
anche a quelli che (chissà chi saranno?!.....) affinché abbiano, talvolta, uno sguardo ed una valutazione migliori e giudizi più obiettivi e spassionati !
ED ANCHE UN PICCOLO AUGURIO A TUTTI NOI CHE ABBIAMO SEMPRE CERCATO DI FARE DEL NOSTRO MEGLIO, ANCHE QUANDO ABBIAMO SBAGLIATO ALLA GRANDE. MA CI SIAMO ACCORTI DELLA GRANDE QUANTITA' E DELLA GRAVITA' DEI NOSTRI ERRORI. PURTROPPO NON POSSIAMO FARE IL "REWIND". Ed anche se molti lo considerano solo una consuetudine, noi pensiamo che gli AUGURI siano MOLTO IMPORTANTI: un po’ di tiepido Vento in una fredda giornata d’Inverno! E poi, alla fin fine......... ed, alla fine di tutti i nostri conti:
AUGURI A TUTTI PER DAVVERO! da Honest maverick
A wild blogger A risentirci dopo le Feste
Foto Honest maverick
foto Honest Maverick
Foto Honest Maverick
Honest Maverick's Photo
AUGURI A TUTTI PER DAVVERO! da Honest
maverick
A wild blogger
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Srozhdestvom Kristovym!
С Рождеством иНовым годом
Froue Weihnåcht'n, und a guad's nei's Joah
Frohe Weihnachte unn ein gudes neus Jahr
Schöni Wiehnachte und es guets Neus Schöni Wiänachtä, äs guets Nöis
Premessa: Quanti dubbi ti insinua l'insana ed ingenua passione di andare avanti con un blog di provincia e molto "casereccio"! Ho riletto cento volte questo post prima di pubblicarlo. Avevo paura di fraintendimenti. Perchè la mia intenzione (molto presuntuosa) era (ed è ) solo quella di dare ulteriore lustro (se possibile) ai mille nostri connazionali "geniali" e spesso "poco conosciuti" del passato. Perché quelli del presente e del futuro, credo e spero proprio, che sapranno farsi conoscere da soli nel migliore dei modi. E quindi tutte le considerazioni anche di tipo economico riportate nel post sono riferite ad un mondo passato.....un mondo di cinquant'anni fa. Un mondo a cui io cerco di ispirarmi molto spesso ed al quale sono rimasto molto ( forse troppo) attaccato! La Storia, come diceva Qualcuno, si ripete per cento e mille volte: non bastava Meucci, e quindi il telefono, il pianoforte, il microchip e cento altre invenzioni frutto dell'ingegno italico e non "sfruttate" appieno per la giusta "gloria" e, perché no, anche per la giusta mercé, dagli Inventori. C'era anche la lampadina! Ed allora al cospetto di cotanto "ingegno italico" mi viene da esprimere, anche per dare corpo alla statistica dei contrari, il mio modesto pensiero. E, certo di prendere per l'ennesima volta un abbaglio, per quanto mi riguarda, io la penserei in questo modo. Se poi a qualcuno il mio parere non piace, spero comunque che mi perdonerà. E veniamo al dunque. Da cosa può dipendere tutto questo limitato e/o tardivo riconoscimento di tante invenzioni e dei loro Autori? Forse dalla diversa organizzazione industriale e sociale che c'era nel passato rispetto alle altre realtà? O da una semplice parola (ed un concetto) con la quale, tanti di noi abbiamo forse avuto, storicamente, qualche problemino: l'"organizzazione". Per tanti di noi, ed anche e soprattutto per me, è un concetto piuttosto difficile. Le sue definizioni possono essere le più disparate e possono spaziare in molti campi, ma per l'argomento trattato, è forse sufficiente prendere in considerazione le organizzazioni aziendali. Esse, come sappiamo, dipendono anche dal diverso grado di sviluppo del settore finanziario (sic!). E quest'ultimo, come sappiamo, dovrebbe costituire la cinghia di trasmissione dell'attività manifatturiera e delle "start-up" che, per definizione, sono la culla delle invenzioni e delle nuove idee.Ma forse il carattere mediterraneo, grande "spronatore" e "grande genio-folletto" era (non so e non credo che la cosa valga anche ai nostri giorni), allo stesso tempo e molto spesso, insofferente allo sfruttamento industriale e commerciale "organizzato" su larga scala delle grandi e geniali idee (l'organizzazione appunto) e li portava, di frequente, ad un loro peculiare "concetto" di produzione (nel quale io mi ci ritrovo anche ai nostri giorni) che, appena si allargava poco più della cerchia familiare, provocava loro, molto spesso, mille preoccupazioni e tanti incomprensibili (o.... forse comprensibili e giustificabili ) "dubbi" da cui ne uscivano con grande difficoltà. Magari qualcuno dei nostri connazionali aveva appena inventato una "Grande Cosa" che risultava essere poi necessaria ed apprezzata dall'Umanità per Cento e Mille anni, ma, forse, si imbatteva subito in mille difficoltà esterne di ogni tipo. E poi, tra l'altro, come se non fosse bastato, in qualche altra difficoltà endogena in quanto, molto spesso, a lui interessava relativamente poco capire appieno l'impresa ad azionariato diffuso o tutti i nuovi (e molto spesso anche i vecchi) sistemi di finanziamento e altri complicati concetti economici. Avrebbero costruito, ad esempio, (ma è solo uno dei mille esempi che possiamo fare) strumenti musicali in maniera artigianale ed insuperabili per bellezza e precisione nelle loro botteghe artigiane. A volte, o molto spesso, avrebbero sofferto di liquidità (cfr. Meucci case), ma a loro non interessava "allargarsi" con il rischio di perdere un pò del loro controllo. Loro la "Bottega" la vedevano, spesso, in questo modo. Perché poi gli sarebbe piaciuto tanto che il loro figliolo, una volta chiuso l'abbecedario, avesse potuto continuare la loro grande avventura. Tanto erano sicuri che avrebbe inventato qualcosa di grande anche lui con la loro più grande soddisfazione..... anche postuma. E quest'ultima cosa, per loro, in confronto alla "soddisfazione" di "allargarsi" era veramente ...........cosa di poco conto! Non è vero tutto quello detto finora? Peccato! .....Perché io mi ci stavo ritrovando parecchio. E poi, credo, che più la grande soddisfazione sia inventare, tutto il resto viene dopo. Anche quella grande "noia" di cercare il modo di rendere duraturo il grande momento della "scintilla" che il genio-folletto fa spesso approdare nei nostri lidi. Molto meglio andare subito alla ricerca di una nuova scintilla. Tutto quanto scritto sopra in un solo concetto? Eccolo: "Veri e Grandi Uomini e Geni da ammirare, scolpiti in maniera indelebile nella grande Pietra della Storia dell'Umanità". Honest Maverick productions
Mi ricordo quei pomeriggi di Maggio seduto sulle scale di casa, leggendo un fumetto dell'epoca (Pampurio Arcicontento o qualcosa di simile) con il forte Vento che faceva sbattere le porte e le finestre, ma che era anche tanto gradevole. Aveva un sibilo gentile ed un alito non caldo ma gradevolmente tiepido che ti avvolgeva i polpacci e, da lì, si avviluppava lungo le cosce di un ragazzo di dieci anni con i pantaloni corti. Era un Vento amico con un grande potenziale di "nuove" positive. Che ti faceva pensare a qualcosa di piacevole, di quelle cose piacevoli di allora. Il tempo dei gelati che tra poco sarebbero arrivati dal bottegaio. Ti faceva pensare di andare all'indomani nel prato a rotolarsi nell'erba e forse, ma proprio forse, chissà, un viaggetto con il pulman al mare quello vicino e quello vero. Perché c'era anche il surrogato del mare che, poi, non era da disprezzare. Perché allora il fiume era quasi come al mare. Poi si poteva sempre andare al castagneto e, come se non bastasse, la sera potevamo anche fare un pochino più tardi con i ragazzi del bar. Ma il Vento ti faceva subito rinsavire. Pareva dirti: non sognare troppo! Stai con i piedi per terra. Perché poi, lo sai, che la realtà delle cose, molto spesso o quasi sempre, non corrisponde ai sogni. Nel frattempo avevo chiuso il libretto dei fumetti. Forse perché il Vento sembrava aver cambiato "rumore". Era sempre molto tiepido, ma il rumore era diverso. Era un fischio più forte, un pò più sgraziato. Forse perché si andava vicino al tramonto. Ma io pensavo che Lui volesse dirmi qualcosa, forse ammonirmi di non pensare solo alle cose gradevoli. Avevo anche molti altri obblighi: aiutare a fare qualcosa nell'orto e poi studiare i libretti delle vacanze. L'altra sera ho risentito lo stesso rumore. Era proprio lo stesso rumore anche se ero in una casa e in una condizione molto, se non completamente, diversa. Ma il rumore era bello ed avvolgente come allora, come cinquant'anni prima. Ma che significava avere ora lo stesso rumore del Vento quando io ero in condizioni completamente diverse, con uno spirito ed un animo differenti ed un fisico ed un volto quasi irriconoscibili? E mentre mi domandavo questo, sentii un sibilo più forte che fece sbattere una finestra ed allora mi venne in mente qualcosa di vero: ero cambiato nell'aspetto ma l'animo era sempre lo stesso! Mi vennero in mente le caramelle Martesano, i Baci al liquore, il Frou-Frou e la "Spuma d'oro". Con e attraverso il Vento, la pellicola aveva fatto il "rewind" ed io ero ritornato a rincorrere proprio lo stesso Vento. E mi venne in mente che, forse, la vita è solo una pellicola di celluloide. Si, ma di una celluloide speciale. Ci vuole sempre il Vento per farla riprendere da un punto speciale del "Film". Ma poi, purtroppo, si riavvolge da sola.