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domenica 11 giugno 2017

Resilienti abbastanza nel grande girotondo di parole?

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"Quando la vita rovescia la nostra barca, alcuni affogano, altri lottano strenuamente per risalirvi  sopra. Gli antichi connotavano il gesto di tentare di risalire sulle imbarcazioni rovesciate con il verbo ‘resalio’. Forse il nome della qualità di chi non perde mai la speranza e continua a lottare contro le  avversità, la resilienza, deriva da qui”.(Pietro Trabucchi)

E' un mondo dove le parole vanno di moda come il vestiario. Vengono utilizzate  come un  tormentone  per un certo periodo (diciamo un annetto) e poi abbandonate come se  fossero esaurite alla stregua di cartucce. Mandata in soffitta o quasi "la filiera" che veniva utilizzata per ogni aspetto della vita, arriva il tormentone del "populismo", ancora in pieno vigore, e poi qualche altra espressione che ascoltiamo quasi tutti i giorni.  E poi ci sono state anche altre parole "di moda" che hanno un significato molto più importante come, ad esempio, "proattività"; "problem solving"; "leadership"; ed infine, ma solo per farla molto breve, "resilienza". E tante volte abbiamo scambiato resilienza per resistenza forse perché sono simili per assonanza. Ma le parole "proattività", "problem solving"; "leadership" sono parole che esprimono un significato positivo perché in esse si intravedono caratteristiche di "professionalità" che, nella nostra epoca, sono molto importanti. Ma non abbiamo ancora finito con  queste parole che ne spunta subito un'altra: il Karma. Ed anche il carisma. E qui si va sul soggettivo, sull'aleatorio. Chi ha carisma e chi no? Chi lo determina? Un giorno forse si ha carisma e l'altro no? Quando qualcuno si arrabbia continua ad avere carisma? Ma sorvoliamo su questo punto ed andiamo oltre. Forse è il nostro bisogno di spiritualità  che ci fa riscoprire parole che avevamo utilizzato tanto tempo fa, negli anni della nostra gioventù o nei movimenti sociali di più recente sviluppo. Ma vorrei finire riprendendo la nostra parola che dà il titolo a questo post: la resilienza. E credo che questa caratteristica l'abbia utilizzata parecchio anch'io nella mia vita, fatta di alti e bassi, di piccole soddisfazioni , di  torti  e difficoltà, come per 
 tanti altri.
 La resilienza serve quindi a superare tutte le vicissitudini anche quelle relative alla salute, agli schiaffi ricevuti  in modo gratuito, alle ingiustizie e alle vicissitudini della vita.  E forse la resilienza si dovrà avvalere anche di un pò di Karma e di proattività per far sì  che possiamo  rialzarci  tutte le volte, come quei pupazzi, molto in voga tanti anni fa, che restavano sempre in piedi. Gli "ercolini .....sempre in piedi".  Ed allora bisogna essere resilienti abbastanza: abbastanza per utilizzare la ragione per finalità migliori; abbastanza per non sentirsi isolati; per non sentirsi inutili e/o dimenticati.  E sperare tanto che non venga mai di moda  la "υποκρισία" ( non è utopia ma una parola che inizia per i).
Honest Maverick productions
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