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mercoledì 15 aprile 2009

Il libro del mese - Per me il Libro di Sempre


« Chi salva una vita, salva il mondo intero »

Il libro che consiglio questo mese merita, da parte mia, un'annotazione particolare. Il suo autore è stato il mio prete di  sempre: mi ha battezzato, mi "ha passato a comunione", mi ha insegnato la dottrina in un lungo tavolo di noce color nero, mi ha dato le prime caramelle nel piccolo circolo "Acli " da lui creato e mi ha dato le pastine della POA con la marmellata dentro, in quegli anni cinquanta, quando ci mancavano quasi tutte le sostanze di un' elementare alimentazione come quella degli zuccheri. Mi ha insegnato a suonare le campane  ed a servire la Santa Messa ed a fare le rogazioni.
Poi ha lasciato un diario pubblicato postumo ed abbiamo scoperto che il "nostro" parroco è tra i "Giusti tra le Nazioni".
Poi, poichè io sono uno spirito polemico, devo dire che sono arrivate commemorazioni dalle autorità locali, da qualche studioso di moda e qualche celebrazione in Comune che io ho saputo, per caso, molto tempo dopo.   Quindi non ho potuto partecipare neppure come ultimo spettatore. Sapevano tutto loro. E le loro signore, vestite all'ultima moda con i foulards di seta, e con aria intellettualoide che non vedevano l'ora di ritornare in città. 
Ma non sapevano quando veniva a portare la comunione ogni venerdì mattina a mia nonna inferma, le discussioni di politica con mio babbo (ma quanta stima umana reciproca), le pulsioni dell'uomo sacerdote quando celebrava, con noi ragazzi accanto, in quella Chiesa piena di storia e quando annaffiava le azalee nel piazzale della Chiesa in quelle calde serate d'estate mitigate dal vento che faceva  "cantare" le foglie dei tigli tra le quali si intravedevano gli ultimi raggi di sole che andavano a nascondersi nella Montagnola. E noi ragazzi sognavamo orizzonti lontani ed un futuro migliore. Gli studiosi non sapevano neppure quanto era grande il sorriso di Don Alfredo non appena incontrava qualcuno di noi ragazzi con i calzoni corti, i sandali di Alighiero e il gilet a quadri di lana grezza fatto a mano dalla nonna in vegliatura. E a Pasqua si portava le uova di gallina colorate a scuola dal Maestro Berti che ci insegnava, assieme a Don Alfredo, ad avere speranza e sopratutto a cercare di  vivere onestamente. Allora era il tempo delle giornate del "Risparmio" e delle lunghe spiegazioni sull'ONU che ci appariva come qualcosa di buono, da apprezzare, come le schiacciate della mamma tolte poco prima dal forno a legna.   

Ovviamente ritorneremo sull'argomento perchè il nostro parroco è uno dei grandi della Montagnola oltre che delle Nazioni. La storia degli eroi

"Tempo d'Odio - Risposta d'Amore" - Don Alfredo Braccagni Parroco di Ancaiano 
 
Edizioni Cantagalli Siena

H.M. productions   

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