Quando nasciamo e fino all'età dell'adolescenza pensiamo che il mondo sia costruito per noi: poi le prime avvisaglie che non è così: basta una piccola delusione d'amore o la malattia in famiglia e cominci ad accorgerti che il mondo può fare a meno di te: lui va avanti lo stesso: Ed allora tu ti affidi ad un altro sentimento:la speranza. D'accordo il mondo non mi dà perfettamente retta ma io cerco di plasmarlo o meglio cerco di prendere la mia vita in mano: cerco di lasciare una piccola traccia nel lavoro, negli affetti, qualcosa nella società'.Ed allora sulle macerie precedenti uno cerca di costruire qualcosa: cercare di essere almeno una persona decente e non doversi vergognare. L'importante è non cadere nel contrario della speranza che è la disperazione perchè quella è il peccato più grave . Anche perchè al contrario delle illusioni (le disillusioni) abbiamo fatto il callo come si usa dire da noi.
Poi ci sono quelli che riescono a fare qualcosa di meglio di quello sopra descritto:
"mica tutti siamo uguali.....quello non è capace.....ha dei limiti.......".
Beh qui rientriamo in un'altra dimensione: quella dello spazio - tempo.
Il percorso dell'"ottovolante" è obbligatorio....occorre vedere solo quando parte la corsa che ci riguarda.
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