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mercoledì 23 settembre 2009

Una brutta sensazione a metà doccia


Non è bello, lì per lì, essere tutti insaponati, mezzi sudati e mezzi lavati, ed improvvisamente l'acqua va via. E' quello che è successo a me stamani. Sarebbe un'eresia lamentarmi perchè non mi era mai successo da tanti anni a questa parte, ma ti vengono tutti i dubbi. Non saremo mica un Paese che dà tanto peso alle cose esteriori e non a quelli importanti ma poco visibili e che non fanno look.? Ed allora ho fatto una ricerca instantanea (qualcuno alla TV avrebbe detto instant research, ma non cambierebbe nulla) su Internet e ho visto che la cosa è più grave del previsto. E se lo dice l'Unicef e Legambiente (come potrete meglio vedere cliccando qui) credo proprio che sia vero.

Ma allora perchè non evidenziare il problema più a livello generale facendo trasmissioni in prima serata sull'argomento e lasciare qualche ballerina a casa per una sera con il sedere coperto. Sarebbe estremamente interessante sapere tutti che nulla è gratis ed anche l'acqua del rubinetto, perchè arrivi comodamente in cucina, ha richiesto generazioni di lavoro, e richiede generazioni per l'ammodernamento e l'ampliamento e molte risorse.
Ma una volta, quando si andava a prendere l'acqua al rubinetto pubblico con i secchi, apprezzavamo di più quel bene essenziale per la vita e quando l'acqua, negli anni, fu portata negli appartamenti fu una festa familiare ed anche un pò collettiva: toccavamo ed apprezzavamo con mano i progressi fatti.
Ora pensiamo che tutto sia dovuto senza problemi e che l'acqua sia un bene di consumo come i famosi cioccolatini.
Peccato che senza l'acqua non ci sarebbero neppure quelli. E diamo importanza (e a volte mettiamoli in prima fila come fossero persone famose e premiamo anche loro, visto che da noi premiano un pò tutti), quelli che mantengono le tubature, le controllano e le aggiustano. Per me sono "campioni" anche loro, e diventano fuoriclasse se riescono a farci tornare l'acqua in breve tempo.
Così finisco di farmi la doccia.

Un mio carissimo amico parroco (Don Mino Marchetti), purtroppo scomparso, per me insigne studioso, storico scrittore, ad una conferenza che parlava della storia del Duomo di Siena, in occasione di una Sua pubblicazione su tale argomento, disse che tutti si ricordavano degli architetti e dei finanziatori e degli artisti, ma nessuno dei muratori che avevano permesso la realizzazione di quel capolavoro, murando tutte quelle pietre e quei marmi e quelle statue.
Forse dovrebbero avere dei ricordi dettagliati anche loro, come gli operai dell'acquedotto che ci permettono tutte le sere di fare la pastasciutta. Altrimenti oltre che sporchi resteremmo anche a bocca asciutta. E in quelle condizioni credo che sarebbe davvero difficile gustare la partita di pallone in TV.

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