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venerdì 11 giugno 2010

In cosa credi? Nel "microfinance"!


In the first photo:Community-based savings bank in Cambodia. There is a rich variety of financial institutions serving poor people.


Ci siamo passati anche noi cinquant'anni fa.Va beh, le condizioni e le situazioni potevano essere diverse, la natura più generosa, ma di moneta per andare avanti ce n'era molto poca. E di quella poca si aveva tanto rispetto. Ci insegnavano dalle elementari con quelle belle e mai noiose "giornate del risparmio", quando ci davano un salvadanaio di coccio per mettere i pochi spiccioli a disposizione. Quando speravamo anche che le galline facessero molte uova per poterle vendere, le coniglie tanti coniglietti per mangiarli e venderli per "autofinanziamento". E poi venivano i funghi, quelli preziosi, quelli porcini che erano anche allora ricercatissimi non tanto per consumo personale ma soprattutto per poterli venderli ai compratori ambulanti che li portavano nelle città del nord. Si vendevano persino le pelli essiccate di coniglio. Non so a cosa potessero servire ma ce le pagavano 10 lire a pelle. Autofinanziamento anche questo, a volte dedicato alle piccole voglie dei bambini. Ma pur sempre monetizzazione della miseria. Ed oggi quasi le stesse condizioni si verificano in tanti paesi in via di sviluppo. A mio parere definizione un pò ipocrita perchè alcuni di questi sono da sempre in via di sviluppo. Forse quando sentono questa parola molti di loro credono ad un miraggio come per noi fermare il buco nero dell'ozono, ma la situazione è questa. Popolazioni dell'Asia e dell'Africa, specialmente nelle zone rurali e nelle grandi città, vivono delle loro piccole intraprese: ortaggi che poi vendono al mercato, piccolo artigianato, magari aiutati da qualche occidentale che ha scelto di piantare la sua vita agiata per dedicarsi ad insegnare un lavoro ai ragazzi di strada di Pnhon Pehn. E dico questo perché conosco che questo caso è proprio vero. Ed allora, in questi frangenti, per andare avanti assume molta importanza il ruolo della microfinanza che forse è anche più istruttiva delle donazioni. Questo blog ha già dedicato un post al microcredito che riproporrò in calce. Ma mi è venuta questa ulteriore ispirazione perché proprio ieri sera ho letto in una famosa rivista economica mondiale che una grande azienda mondiale aveva destinato parte dei suoi utili alla costituzione di una onlus per il microcredito. E credo che questa sia una grande funzione.Anche perché mettendo via, moneta su moneta, piccoli penny su piccoli penny, si riescono a ripagare i piccolissimi prestiti con una percentuale di contenzioso veramente irrisoria.E forse anche perché una volta qualcuno disse che per aiutare davvero era forse più importante insegnare a pescare che dare qualche pesciolino gratis qua e la. E concludo con la frase in inglese che ho trovato nella rivista che ho citato prima:

"Microloans are a simple, effective way to help communities prosper. They create jobs, diversify the local economy, and give people the chance to be their own boss. So in 2004, we formed partnerships that allowed us to offer increased access to microfinance.......omissis.....Now the are more motorcycle taxi drivers in Penajam. Farmers in Benguelaare growing more bananas. And there's a particularly good new bakery in Luanda.These are our families. And our neighbors.And by changing their lives, we're in more than the energy business.....omissis".

Finalmente qualcosa di effettivo, di concreto al di fuori di tanti falsi lamenti ( a parte quelli veri che sono tanti tanti) che sentiamo dalle nostre parti, dall'ipocrisia di chi si sente sempre nel giusto senza alcun spirito critico e che, a volte, risulta molto antipatica. Come lo sono io quando mi lamento di cose stupide o del tanto impegno che richiede il mio blog, senza un immediato riscontro di nessun tipo. E subito mi vergogno di averlo detto perché, dicendo questo, mi sento tanto tanto antipatico.Mi si perdoni, quasi sempre non posso fare di meglio.

Ma ora un'ultima cosa:
BUON WEEK END A TUTTI E BUONA DOMENICA.


IL MIO POST DI UN ANNO FA SULL'ARGOMENTO:

SABATO 30 MAGGIO 2009

Banking for the poors- Il microecredito internazionale


Non c'è bisogno di presentazioni per un'iniziativa che ha fruttato il premio Nobel per il suo fondatore Yunus.
La sua azione è stata meritoria anche per il fatto di stimolo alla piccola economia locale con una percentuale di insolvenza irrisoria specialmente da parte dei prenditori donne.
I meriti sono riassunti dalla citazione del presidente onorario:

“By giving poor people the power to help themselves, Dr. Yunus has offered them something far more valuable than a plate of food—security in its most fundamental form.” —Former President Jimmy Carter
Honest Maverick productions- Int. Site of Montagnola- Intell rights reserved(Little better than nothing as in Microfinance)

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