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domenica 4 luglio 2010

Il ritmo dell'incudine:cosa c'è di meglio dei ricordi?

Credo nella solidarietà dell'uomo, nella vicinanza, nella ricerca della verità. Aborro l'ipocrisia, le falsità anche quelle che poduco io perché nessuno è esente, anche se in quantità e forme diverse. Ma noi tutti siamo strani: non ci apprezziamo in vita per magnificarci dopo. E poi ci incontriamo, dopo tanto tempo, magari in circostanze non troppo belle e allora affiorano i ricordi dei tempi andati, delle fotografie e delle scenette di Paese o di quartiere di tanti anni fa e ci accorgiamo di quanto siamo cambiati. Forse ci accorgiamo tutti di tante cose in più che abbiamo, ma tutti, proprio tutti, manifestiamo nello sguardo un senso di vuoto, di qualche smarrimento, di insicurezze nascoste. Eppure basterebbe un piccolo passo gli uni verso gli altri, al di là di preconcetti, di false e ipocrite divisioni molte volte create ad arte, per vivere il tempo di ora senza dimenticarci il passato.
Perché è dal passato che scaturiamo con le nostre forme, i nostri pregi e difetti e tutto in futuro ci potrebbe succedere, anche di avere un fantasmagorico yatch, ma non ci libereremo mai dei legami e del guscio del passato. Ed allora io raccolgo fotogrammi, fotografie di un istante, pellicole da film interrotto e poi ripreso, quasi tutte di quel passato molto più genuino, quando non ci si guardava il vestito, la marca dell'auto o qualche altra cosa. Per molto mesi dell'anno ci bastava un film in bianco e nero ed il ritmo dei battiti
sull 'incudine del nostro amico fabbro che scandiva le ore del giorno. Ed anche questo è un caro fotogramma, su cui tu amico fabbro, amico anche dei nostri padri, resterai impresso per sempre.
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Un post di qualche tempo fa:
La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva.
David Hume

Si avvicina l'epoca del ricordo e dei ricordi: basta andare nel piccolo cimitero del paese dove sei nato per vedere scorrere intorno un altro film: scene e fotogrammi di vita vissuta con persone che non ci sono più. Ma quelle scene ti riappaiono e si svolgono in un film che a me sembra molto più presente di quello che succede oggi. Poi arriva una persona con cui hai passato tutta l'infanzia, i tuoi ed i suoi genitori erano di casa, si amavano e si rispettavano e lottavano insieme per il quotidiano e si cerca di ricreare il calore di allora. C'è la tomba del Proposto che ci ha insegnato i primi rudimenti della religione e della vita, del Maestro elementare che ci ha insegnato a leggere ed un mondo più giusto che non si è mai avverato, del "professore" delle ossa che ha assistito in quei tempi molto più semplici centinaia di persone con tanti traumi, del gestore della bottega dove a noi ci veniva l'acquolina in bocca con la cioccolata Martesano, c'è il calzolaio ed il fabbro Saladino.E ci sono molti altri, molti amici, molti conoscenti, molte persone care, con le quali si parlava quasi tutti i giorni. Ed il film si svolge lentamente un pò in bianco e un pò a colori, con mille scenette quotidiane molte simpatiche altre tristi. E ci sei tu bellissima ragazza con il tuo sorriso splendido che rallegri sempre questo luogo triste e "set" del lungo lungometraggio di un percorso sconosciuto ma fatto da un grande e sconosciuto Regista. Un film ad episodi dove entriamo tutti, a poco a poco, cambiando il ruolo da comparse in questo mondo per diventare protagonisti nel lungo trailer della storia. Ed anche se questo blog viene poco seguito per mille motivi, ma anche per piccineria e per le piccole ripicche di noi "comparse", Vi voglio ricordare tutti in queste pagine del WEB che a volte viene poco sopportato perchè è etereo come i film ad episodi che si ricordava prima.

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