"Dans la vie, rien n’est à craindre, tout est à comprendre - Marie Curie"
Dove andiamo questo fine settimana? Al mare in montagna o a vedere i muri etruschi nello "svoltino"?
"La Toscana è ben nota, ma le roccaforti degli Etruschi - le persone che hanno dato il loro nome alla regione - restano fuori dai sentieri battuti per molti turisti".
Valorizzare il territorio?. E' una parola!. Ma poi in definitiva non sarebbe neppure tanto difficile, se si valorizzassero anche quelle cose a cui noi non facciamo quasi più caso. Su per la montagnola c'è lo svoltino che altro non è che la vecchia strada che portava a Simignano e da lì nella Val d'Elsa. Si notano ancora bene le vecchie pietre che delimitano il passo carrabile. Ma dando più ampi veduta all'occhio si notano nel bosco vecchi sentieri abbandonati, ormai ricoperti dalla vegetazione boschiva. Ma quello che risalta subito all'occhio è la lunga e continua sequela di muri a pietra, quasi tutti ricoperti dalla borraccina. Ma quello che risalta all'occhio è la precisione della costruzione. Hanno qualcosa di diverso dai normali muri a secco. Per esempio negli angoli e nelle curve le pietre furono scelte con cura, quasi ad incastro e sembrano stondati appositamente per formare la curva, per abbellirla. Sono nato da quelle parti e dopo quasi sessant'anni questi muri sono nelle stesse condizioni. Credo che anche i miei genitori ma anche i miei nonni li abbiamo sempre visti così. Ma bisognerebbe fare un'ampia escursione a ritroso nel tempo per sapere chi li aveva fatti. Tutti mi hanno detto che erano etruschi; ed infatti lì vicino esistono i ruderi di un vecchio villaggio etrusco con un vecchio pozzo. Io non ho mai capito perché, ma quando mi avvicino a quei muri sento qualcosa di indefinibile nell'aria.Sembra qualcosa di etereo, oggi si direbbe di magico intorno.Forse non ho la sensibilità giusta per avvertire presenze che, però, sento che ci sono. Forse, chissà, basterebbe scavalcarne uno per ritrovarsi in un'altra dimensione dove accanto a me mi vedrei passare donne con brocche di acqua sulla testa, un vecchio fabbro intento a "ferrare" un cavallo e tutta la gente di un villaggio molto tranquillo che lavora e si aiuta a vicenda. Chissà poi se quella gente, vedendomi, non scavalcasse subito il muro per non condividere con me la mia stessa dimensione.Vecchi muri etruschi che dividete millenni di storie, di voci, di pensieri e speranze umane rivelatemi con il vostro silenzio tutti i segreti dell'essere umano che voi avete visto con abiti ed atteggiamenti diversi nel corso dei secoli. E perchè a voi è toccata la sorte di essere testimoni di esseri viventi molto più fragili di voi?. Se nella vita tutto è da comprendere questo non l'ho ancora capito. Dipenderà da me!.
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