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venerdì 18 maggio 2012

L' autonomia dello splendido mondo animale!





Nel nostro Pianeta originario tutte le creature erano state create per avere una vita autonoma. E la Natura aveva fornito a ciascuna  specie le risorse per condurre un'esistenza autonoma. I diversi gradi di civilizzazione delle specie dipendevano dal tipo di intelligenza e dal grado di evoluzione. Ad esempio si possono esaminare le vite autonome di alcune specie che non dipendono assolutamente dalla vita dell'uomo: un lupo, ma anche la volpe, ma anche un gatto selvatico possono vivere indipendentemente dall'uomo che è all'apice della scala gerarchica degli esseri viventi. Ma anche gli animali più feroci come il leone e le tigri e tutti i felini in genere non avrebbero bisogno dell'uomo per condurre una vita "decente". Per non dire degli elefanti che hanno un'intelligenza sviluppata, vivono più a lungo di noi e che , dall'uomo, hanno ricevuto, almeno in passato, solo stragi per essere derubati delle loro zanne di avorio. Ma voglio andare oltre: abbiamo sempre pensato, e forse continuiamo a pensare, che alcune specie animali, di più basso profilo per la nostra concezione, siano state create appositamente e solo per noi. Prendiamo ad esempio il pollame, le belle galline e i galli spavaldi. Li abbiamo sempre considerati come solo ed esclusivamente al nostro servizio. Ma forse potrebbero avere una vita autonoma ed anche un'esistenza migliore con più erba genuina e fresca senza la nostra esistenza. E le loro uova in surplus potevano servire come alimentazione a qualche uccello rapace e a qualche serpentello affamato. Quindi tutte specie autonome e senza condizionamenti anche e soprattutto senza l'Uomo. Il quale ha preteso, nel corso dei secoli, con il lavoro ed anche l'ingegno a volte mal sfruttato, di voler modificare l'ambiente circostante. Tra gli altri misfatti si è cimentato tra l'altro nelle opere di deforestazione, con la sua idea di voler "civilizzare". E questa parola per lui significava solo assoggettare alla sua volontà, alle sue  esigenze ed ai suoi stili di vita tutti gli esserei viventi. O quasi tutti. Perché civilizzare un pescecane o un ippopotamo è sempre risultato molto più difficile. E di queste battaglie ancora da vincere non ne parliamo quasi mai. Invece abbiamo trasformato i lupi sradicando alcuni elementi dal branco per poi trasformarli in cani ed abbiamo quasi eliminato in toto i gatti selvatici per trasformarli in animali quasi domestici, per la nostra compagnia. Anche se i gatti hanno sempre mantenuto la loro più bella caratteristica della loro  indole che è la grande libertà.  Ed allora ci siamo illusi che i nostri grandi amici di sempre: i cani ed i gatti siano al nostro servizio, completamente assoggettati alla nostra volontà. Ma queste bellissime specie hanno forse capito una cosa, nella lunga corsa secolare dell'evoluzione. Che stare vicino all'uomo, come tutte le cose, presenta vantaggi e svantaggi. Tra i principali vantaggi è che il vitto è assicurato. E questo allo stato selvaggio è l'aspetto più problematico. Un cane domestico forse nei suoi sogni ha qualche incubo di essere una volpe e di  dover sbarcare ogni giorno il lunario con mille difficoltà e con mille giorni con  spasmi allo stomaco dovuti alla fame. Ringrazia di essere vicino all'uomo anche se deve sopportare, molte volte, le sue ossessioni, le sue prepotenze ed a volte la sua malvagità. Come il gatto domestico non rimpiange di essere come il suo collega selvatico che oltretutto deve sopportare, oltre alla fame, anche il freddo, la neve e le intemperie. Ed allora queste specie e soprattutto queste, sono diventate spesso nostre compagne di vita. Ci affezioniamo a loroe troppe volte e  anche loro si affezionano a noi. Sembrano partecipare e senz'altro lo fanno con il cuore, ai nostri passaggi di vita che possono belli o brutti, molto lineari e complicati. E loro continuano a guardarci, cercando di starci più vicini possibile. Molti giorni sembrano volerci dire di non preoccuparci mai. Come se loro sapessero, molto meglio di noi, che non vale la pena. Come volessero dirci, infatti, che esiste un'altra dimensione, da qualche parte, in cui tutti i nostri affanni non avranno più senso. E che volerci ribellare all'ordine delle cose è un affanno inutile e forse anche controproducente. E che conviene fare come loro: godersi il sole, annusare i fiori appena sbocciati ,rincorrere per scherzo qualche farfalla. Ed ammirare di notte le stelle. Anzi più che le stelle, la Luna. E più vicina a tutti noi: Uomini e Bestie che guardano e scrutano tutto il creato per cercare di decifrarlo. Per ora l'Uomo da solo non c'è riuscito. Ma prova una strana sensazione quando è vicino a un suo amico di sempre. Che sia un gatto o un cane sembra che questi esseri, molto diversi da lui e che non sa neppure da dove vengano, lo aiutino a capire almeno una cosa: che esiste un'armonia naturale ed  un patto arcaico tra esseri che non bisogna mai tradire. Perché é come se esistesse un patto antico, primitivo, arcaico, costitutivo: il rispetto tra  esseri viventi che proprio per questo sono in simbiosi armoniosa con il rimanente Universo. Quindi non conviene neppure all'uomo rompere  questo antico patto di rispetto! Basterebbe  semplicemente rifletterci un pò sù. E nessun animale subirebbe più nessun torto, neanche quello di essere abbandonato d'estate.   

Permettetemi un piccolo pensiero alla mia vecchia gatta con la quale ci siamo guardati negli occhi per tanti anni. 
Tu non mi hai mai tradito! Ed allora non importa se sei stata solo una bella gatta!
Dopo 18 anni di vita in comune dove tu, nonostante tu non parlassi, hai condiviso le cose ed i momenti belli e brutti della nostra famiglia, te ne sei voluta andare con lo stile e la tua riservatezza che ti ha sempre caratterizzato. Che tu possa avere tutto l'affetto che ti abbiamo dato noi nel nuovo mondo dei Gatti che ti accolto proprio oggi. Ciao Briciola!


Honest Maverick productions










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