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domenica 10 marzo 2019
I frattali ...copiamo la Natura nel caos ordinato!
Apparire caotico ma non esserlo. Anche la Natura può ingannare per rendersi più bella agli occhi degli altri. I finti stami dell'Orchidea ne sono un esempio. Ma quando si parla di frattale si parla anche di alta matematica perché trattasi di un oggetto che si ripete nella sua forma su scale diverse.
Ad esempio in ogni albero di abete ogni ramo si ripete simile all'intero albero ed ogni rametto è uguale nella forma ma non nella dimensione al ramo su cui è attaccato. Ma potremmo fare mille esempi come guardando attentamente un broccolo romanesco e vediamo che è costituito da forme uguali anche se in dimensioni e posizioni diverse. E' un pò l'emblema del caos ed infatti il frattale viene studiato anche per la teoria del caos. Lo studioso che, più di tutti, si è dedicato allo studio dei frattali è Benoît Mandelbrot nel libroLes Objets Fractals: Forme, Hasard et Dimension il quale dice anche :
«Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l'argomento più il mistero aumenta» ed anche
«Meraviglie senza fine saltano fuori da semplici regole, se queste sono ripetute senza una fine.».
A noi non interessano i difficili studi matematici anche perché non siamo così intelligenti da capirli, ma interessa capire il concetto di frattale nella vita di tutti i giorni e le interrelazioni con gli altri come se fossimo un frattale anche noi
Pensiamo che se applicassimo il concetto alle azioni di tutti i giorni avremmo dei vantaggi evidenti sia per noi stessi che per gli altri. Prendere per esempio un'azione che nel passato ci ha portato dei vantaggi nei rapporti interpersonali o semplicemente vantaggi personali e ripeterla in contesti ed in formato diversi, ma sempre con le medesime caratteristiche, potrebbe essere molto interessante e da controllare nei risultati finali.
Ricordarsi di un'occasione positiva o di un ritrovo che ci ha portato allegria o soddisfazione e cercare di ricreare le medesime condizioni perché si ripeta, credo che potrebbe portare grossi vantaggi.
Non solo, cercare di portare le persone ad interagire in maniera "proattiva" renderebbe tutto migliore e più soddisfacente. E sfruttare ogni occasione anche le più diverse. Sembrerebbe di agire senza un programma, senza un obiettivo. Sembrerebbe che agissimo nel caos più completo. Ed invece niente di tutto questo. Sarebbe un agire matematico, spiegabile con complessi algoritmi. Sarebbe un bel frattale. Perché niente è casuale. E niente è fine a se stesso. Anche nel piccolo, si può benissimo ripetere. Allora potremmo riscoprire anche come facevano i nostri "vecchi" a realizzare e manutenere cose che attualmente ci creano molti grattacapi. Come edifici pubblici anche nel territorio che, quando eravamo in miseria sessanta anni fa, erano efficienti ed ora cadono a pezzi. Honest Maverick
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